Il termometro a infrarossi è dotato di una lente che direziona l’energia infrarossa (IR) su un ricevitore. Questo ricevitore, a sua volta, converte l’energia infrarossa in un segnale elettrico.
Il segnale viene compensato per via delle variazioni di temperatura dell’ambiente e visualizzato sotto forma di temperatura.
In questo modo si avrà la configurazione necessaria per permettere la misura della temperatura da una certa distanza, senza venire a contatto con la fonte di calore.
Per le modalità di funzionamento del termometro infrarossi, essi sono consigliati per misurare la temperatura di oggetti in movimento, oggetti molto distanti e non avvicinabili, oggetti con temperature superiori a quelle che un sensore a contatto può sopportare o in casi in cui le misurazioni senza contatto sono necessarie per evitare contaminazioni o possibili pericoli.
1° consiglio: se dovete misurare degli oggetti in movimento, vi consigliamo di scegliere un modello con tempi di risposta brevi affinché possiate misurare correttamente la temperatura proprio nel punto in cui vi occorre.
I termometri a raggi infrarossi hanno molte funzionalità e per questo ne esistono di molti tipi: il termometro laser portatile e quello fisso, il termometro a infrarossi tascabile e le termocoppie a infrarossi.
Soprattutto quando vengono impiegati in ambiti professionali, rispetto a questi strumenti, ci sono alcuni aspetti e alcune funzionalità da non sottovalutare.
Per alcuni ambiti, avere la possibilità di scegliere se misurare la temperatura in °C o °F è fondamentale; per noi in Italia, è preferibile usare i modelli dotati di unità in °C, ma potrebbe tornare utile poter convertire il valore in gradi °F.
Un altro aspetto è la velocità di rilevazione della temperatura. Di solito il termometro restituisce il valore in mezzo secondo ma, anche in base al prezzo, la rilevazione potrebbe durare più o meno. E dopo averla rilevata, se occorre memorizzare più rilevazioni, come per esempio nel caso in cui debbano essere segnalate temperature minime, medie e massime, è necessario trovare un modello che abbia anche un minimo di memoria oltre che una funzione di salvataggio delle ultime rilevazioni.
Di solito i termometri a infrarossi vengono alimentati tramite una batteria da 9 Volts ma si possono trovare in commercio alcuni strumenti che supportano le batterie ricaricabili in modo da garantire una maggior sicurezza.
In ultimo, la luminosità del display e il laser sono due aspetti spesso da non sottovalutare. Per rilevare la temperatura in notturna, infatti, il display retroilluminato è essenziale, così come lo è il laser se avete la necessità di conoscere il punto esatto in cui viene rilevata la temperatura.
2° consiglio: nella ricerca del migliore termometro a infrarossi non occorre concentrarsi solo sul confronto prezzo ma anche e soprattutto sul tipo di utilizzo e sull’ambiente in cui lo strumento dovrà lavorare. Valutate, quindi, attentamente il materiale di cui è fatto, la possibilità di pulirlo o proteggerlo dalla polvere, dai batteri o anche se è dotato di protezioni per gli eventuali urti.
Le rilevazioni della temperatura effettuate con un termometro a infrarossi hanno solitamente un’attendibilità molto alta.
Nonostante ciò ci sono due variabili che potrebbero influenzare la precisione: il rapporto distanza-punto (D : S) e l’emissività.
Il rapporto distanza-punto nei termometri a infrarossi
Si tratta di un valore che informa l’utilizzatore su quale superficie si può misurare la temperatura e da quale distanza.
Facciamo un esempio pratico: se un termometro ha un (D : S) di 10:1, ciò significa che il termometro può misurare la temperatura in un’area di 1 pollice di larghezza da una distanza massima di 10 pollici.
Quindi più ci si allontana da quella distanza e più la precisione diminuisce. Ciò non vuol dire che effettuare una rilevazione nel punto più vicino garantisca la massima precisione. In poche parole, il rapporto distanza-punto (D : S) indica la distanza ottimale da cui poter ottenere un rilevamento il più preciso possibile della temperatura.
Emissività
L’emissività è un fattore molto importante che potrebbe influenzare le rilevazioni, perchè attraverso essa è possibile ottenere una misurazione più o meno precisa a seconda del materiale da cui deve essere misurata la temperatura.
L’emissività è il rapporto che si ha tra l’energia emessa da un oggetto ad una data temperatura e l’energia emessa da un radiatore perfetto o corpo nero – che ha emissività pari a 1 -, alla stessa temperatura. Tutti i valori di emissività dei materiali sono compresi tra 0 e 1.
Le misurazioni che vengono effettuate su superfici di oggetti che hanno un indice di emissività molto bassa, inferiore a 0.2 per esempio, possono risultare inaffidabili e poco accurate.
3° consiglio: scegliete un termometro che possa dare il meglio nella maggiorparte delle situazioni in cui vi troverete ad utilizzarlo. Pensate a quando il termometro verrà usato più spesso e in base a ciò scegliete quello con l’indice distanza-punto più corrispondente.
Il vantaggio principale che deriva dall’acquisto di un termometro a infrarossi è che non è necessario essere molto vicini all’oggetto del quale bisogna conoscere la temperatura. Per questo possono essere impiegati in diversi campi.
Il termometro a infrarossi in cucina
Per conoscere con precisione la temperatura del forno prima di introdurre i cibi da cuocere al suo intenro, tenere sotto controllo la temperatura per la cottura di alimenti che hanno bisogno di una temperatura costante per la cottura ottimale, controllare la temperatura della superficie di padelle, alimenti o olio. In ultimo, ci sono alcuni cibi per i quali, per non pregiudicarne la bontà, deve essere verificata la temperatura dei contenitori per gli alimenti prima di essere conservati.
L’uso domestico del termometro a infrarossi
Chiaramente, la versatilità e la semplicità d’uso di questa tipologia di termometri li rende utili non solo per i professionisti ma anche per uso domestico.
Come potrebbero essere impiegati? Per trovare, in una casa, aree di scarso isolamento termico, per rilevare la presenza di spifferi, per misurare la temperatura corporea di uomini o animali.
L’uso professionale del termometro a infrarossi
Gli usi professionali sono veramente moltissimi.
I medici li utilizzano per misurare la temperatura corporea dei pazienti senza venirne a contatto e senza usare strumenti che avrebbero bisogno di una sterilizzazione accurata tra un uso e l’altro, nel settore alimentare vengono usati per garantire che le temperature rispettino gli standard qualitativi richiesti, i vigili del fuoco, con questi strumenti, individuano le aree più calde dopo un incendio, i meccanici controllano il surriscaldamento di alcune delle parti del motore o del motore stesso, gli elettricisti prevengono eventuali corto circuiti e, infine, coloro che si occupano di riscaldamento e raffreddamento di ambienti, utilizzano termometri a infrarossi per valutare le temperature nell’ambiente prima e dopo aver effettuato un loro lavoro.
4° consiglio: i termometri a infrarossi professionali sono un po’ diversi da quelli economici destinati all’uso domestico, come è giusto che sia. Pensate bene a ciò di cui avete bisogno e, per un uso domestico, comparate bene caratteristiche e prezzi. Potreste, per esempio, fare a meno della doppia unità di misura scegliendo un modello più semplice. Inoltre, nonostante ci siano termometri in grado di misurare temperature molto fredde o molto calde, va benissimo un range di misurazione compreso tra i -50°C e i 550°C.
I termometri a infrarossi non hanno bisogno di una particolare manutenzione se non quella dettata dal buon senso.
Se non dovrete utilizzarlo per un lungo periodo è sempre bene rimuovere le batterie – sia che siano ricaricabili o meno – perché potrebbero rilasciare acido che danneggerebbe lo strumento.
Una particolare accortezza va al vetrino anteriore da cui parte la misurazione. Cercate di preservarlo evitando che si righi o che si macchi pregiudicando la precisione delle misurazioni; pertanto darebbe buona abitudine pulirlo con un panno morbido e asciutto, dopo averlo soffiato leggermente con una piccola pompetta.
5° consiglio: dopo aver scremato tra i tanti prodotti in commercio e averne scelti 4 o 5 che rispondono alle vostre esigenza, le recensioni saranno davvero la discriminante che potrà farvi capire se è davvero il termometro a raggi infrarossi che risponde alle vostre esigenze oppure no.
Per poter confrontare i prezzi al fine di individuare il migliore termometro a infrarossi, assicurati che abbia il giusto rapporto distanza-punto, che il display sia illuminato, che ci sia un puntatore laser che indica il punto in cui viene rilevata la temperatura e che la rilevazione venga fatta con le unità di misura di cui hai bisogno.