Nella scelta del migliore spazzolino manuale uno dei primi aspetti da tenere in considerazione è la forma della testina dove per testina si intende la parte su cui vengono applicate le setole. Da questa infatti dipende la facilità con cui si riesce a pulire i denti anche negli angoli più difficili da raggiungere senza ferire le gengive o provocare fastidi di altro genere. Lo spazzolino da denti ideale per un adulto ha una testina piccola, sui 2,5 cm con setole divise in 4 ciocche e punte rotonde. Se la testina è troppo grande la detersione sarà sempre incompleta.
Meglio poi scegliere una testina arrotondata e senza spigoli per evitare di creare traumi a gengive o palato. Nonostante tutti sappiamo come sia importante dedicare tempo a lavare i denti alle volte si va di fretta e può capitare di farsi male!
Alcune testine, sicuramente più costose, sono realizzate in argento. Ogni volta che si utilizza uno spazzolino generico, la testina viene messa a contatto con molteplici batteri presenti nel cavo orale. La testina in argento, se messa a contatto con l’acqua, grazie alla capacità antibatterica degli ioni d’argento, riduce quasi del 100% la contaminazione batterica, ragion per cui il prezzo è più che giustificato.
Altre testine ancora, oltre a garantire l’igiene orale, permettono anche di sbiancare i denti grazie ad apposite lamelle inserite tra le setole il cui compito è di lucidare i denti.
Per una maggiore igiene orale è fondamentale poi assicurarsi che non vi siano delle fenditure nell’attacco delle setole dello spazzolino. In queste aree difficili da sciacquare si possono annidare dei batteri.
Le testine possono essere anche dotate di uno speciale puliscilingua sul retro. Eseguire una buona igiene orale non significa pulire adeguatamente solo i denti ma anche la lingua e la parete interna delle guance. È una pratica che viene molto trascurata ma è fondamentale perché sulla lingua si genera una patina detta film batterico costituita da batteri, placca e residui di cibo che possono fermentare. Se il film batterico non viene rimosso, questo finisce con l’emanare un gas, causa principale dell’alito cattivo, delle carie e delle gengiviti. Per utilizzare in modo corretto il puliscilingua bisogna partire dal fondo della bocca, verso la punta della lingua.
1° consiglio: scegli uno spazzolino con testina flessibile se vuoi la certezza di pulire in modo più efficace anche i molari e non spazzolare mai troppo forte.
Uno degli aspetti spesso sottovalutati riguarda il materiale che compone le setole. In commercio troviamo spazzolini da denti con setole naturali oppure sintetiche.
Le setole naturali secondo gli esperti non sono una buona soluzione. La tendenza è infatti quella di rompersi e separarsi. Il materiale organico di cui sono composte poi una volta bagnato tende a deteriorarsi e non si asciuga. Anche la conformazione irregolare delle setole naturali non aiuta la pulizia dentale e, essendo cave, i residui di cibo rimangono incastrati favorendo la formazione di batteri e di conseguenza di carie dentali.
Gli spazzolini manuali con setole artificiali invece garantiscono una pulizia efficace. Le setole sono ben salde e non c’è lo stesso rischio che si spezzino. Gli spazzolini economici possiedono setole uguali sia in termini di altezza che di inclinazione. Negli spazzolini di qualità superiore le setole sono organizzate per gruppi, hanno altezze e posizioni diverse. Le setole più lunghe raggiungono le aree interdentali mentre quelle più corte servono per pulire la parete, sia interna che esterna, dei denti. La conformazione arrotondata evita di rovinare lo smalto, mentre l’uniformità delle setole offre lo stesso grado di pulizia in ogni angolo. Inoltre, si asciugano rapidamente e non trattengono cibo all’interno quindi non c’è pericolo che sviluppino batteri.
2° consiglio: qualsiasi modello tu scelga cambia lo spazzolino ogni 3 mesi e confrontati con il tuo dentista su come lavare bene i denti.
Un altro aspetto poco considerato quando si parla di spazzolini da denti riguarda la durezza delle setole. Sul mercato possiamo trovare setole più o meno dure e più o meno delicate, ma spesso acquistiamo lo spazzolino sulla base dell’abitudine consolidata, senza pensare che le esigenze cambiano nel tempo.
Le setole si dividono in 3 categorie:
- Setole morbide: sono la scelta migliore se i denti sono sensibili o se le gengive tendono a irritarsi facilmente. Se sono stati effettuati interventi chirurgici nel cavo orale, queste setole sono fortemente indicare per la loro delicatezza. Gli spazzolini con setole morbide puliscono i denti senza rovinare lo smalto e non fanno retrocedere le gengive. Se si è abituati a lavare i denti con forza e grande pressione, sono le uniche setole che possono limitare i danni di questa tendenza. Tutti gli spazzolini per bambini sono realizzati con setole morbide.
- Setole medie: numerosi studi hanno dimostrato che la durezza delle setole non incide sulla quantità di placca rimossa, ma è la tecnica di spazzolamento a fare la differenza. Gli spazzolini con setole medie (diametro fibre 0,2-0,25 mm) sono quelli più acquistato, rimuovono bene cibo e placca e, se con testina piccola, raggiungono bene anche i molari posteriori.
- Setole dure: nonostante siano molte resistenti, devono essere acquistate solo su consiglio del dentista perché possono avere effetti negativi sul tessuto dentale, oltre che danneggiare le gengive. Ovviamente è una tipologia che va evitata in modo assoluto in caso di gengiviti e sensibilità dentaria.
3° consiglio: non usare spazzolini duri con polveri abrasive tipo bicarbonato perché invece di sbiancare rovinerà lo smalto portando a denti gialli.
Anche l’impugnatura in uno spazzolino da denti fa la differenza e aiuta a lavarsi i denti con la massima semplicità e a curare l’igiene dentale.
L’impugnatura è determinata dal manico, dritto oppure leggermente ricurvo. Il manico dev’essere maneggevole ed ergonomico, ragion per cui molti preferiscono lo spazzolino manuale a quello elettrico. I modelli ricurvi facilitano una pulizia profonda potendo appoggiare più facilmente il pollice. Alcuni modelli di migliore spazzolino manuale hanno il manico antiscivolo, che evita la caduta dalle mani durante la pulizia e l’urto accidentale delle gengive. Questo sistema è particolarmente utile anche per i bambini, per gli anziani e per chi è colpito da disabilità. In questo ultimo caso meglio un’impugnatura spazzolino più robusta oppure ricurva.
La tipologia di impugnatura è ovviamente legata anche ai gusti personali, così come la forma e il colore. Un aspetto però va tenuto in massima considerazione: il manico dovrebbe essere in plastica, un materiale più impermeabile e resistente all’umidità.
4° consiglio: spazzola i denti per almeno 2 minuti consecutivi, come raccomandato dai dentisti.
Anche il design è importante nella scelta di un kit pulizia denti e non si tratta solo di un aspetto estetico. E’ infatti una caratteristica che facilita la pulizia dei denti. Innanzitutto la forma dello spazzolino deve favorire la rimozione dei residui di cibo e della placca dentaria, anche fra gli spazi interdentali dove poi si dovrà passare anche il filo.
Come abbiamo visto, la testina è da preferire corta e con ciocche di setole sintetiche con punta rotonda. Alcuni spazzolini hanno una struttura di setole studiata per un’azione sbiancante e antimacchie. Meglio scegliere per tutta la famiglia un modello senza lattice, considerando che questa allergia è sempre più frequente e causa irritazioni.
Da un punto di vista dei colori invece massima libertà alla fantasia! Per i più piccoli si può acquistare uno spazzolino dal design colorato e divertente, con disegnati i personaggi preferiti per rendere più piacevole l’igiene dentale e la pulizia denti a casa.
5° consiglio: chiedi al tuo dentista di fiducia come lavare i denti, quali movimenti utilizzare e come spazzolare i denti.
Troppi caffè, tè e vino contribuiscono a ingiallire i denti e a macchiarli. Esistono però dei rimedi naturali che costituiscono un’alternativa più economica e naturale allo sbiancamento professionale, noto anche come bleaching chimico. In seguito, una lista di rimedi “fai da te” per donare brillantezza a ogni sorriso:
- Bicarbonato: il bicarbonato è uno dei rimedi più conosciuti per sbiancare i denti. Se mischiato a qualche goccia d’acqua e di succo di limone, crea una pasta dentifricia efficace tanto quanto i dentifrici sbiancanti in commercio. Il bicarbonato è in grado di eliminare le imperfezioni dei denti tuttavia è sconsigliato un uso prolungato sia perché erode lo smalto sia perché altera la flora batterica.
- Salvia: la salvia è un agente sbiancante usato sia in ambito cosmetico che domestico. Il consiglio è di strofinare una foglia di salvia direttamente sui denti. Perché funziona? La foglia di salvia possiede al suo interno cristalli minerali, oli essenziali e acidi che oltre ad avere un effetto sbiancante, diminuiscono l’alitosi. Questo trattamento naturale può essere effettuato non più di due volte a settimana; un utilizzo eccessivo aumenta l’ipersensibilità dei denti.
- Fragole, arancia, mela: l’acidità che caratterizza le fragole aiuta a rimuovere le macchie dai denti. Sia la fragola che la buccia d’arancia devono essere strofinate direttamente sui denti. In entrambi i casi è sconsigliato un uso troppo frequente, a maggior ragione se si soffre di ipersensibilità dentale. La mela è ricca di acido malico, un ottimo sbiancante naturale, ma non solo: è un frutto che aumenta la produzione di saliva. Questa sostanza prodotta dall’organismo è in grado di prevenire la formazione della placca.
- Acqua: risciacquare i denti con l’acqua per mezzo minuto dopo ogni pasto, aiuta a prevenire le macchie.
- Broccoli e cavoli: le verdure verdi scure generano una storta di pellicola che avvolge i denti e li protegge dalle macchie.
Questi rimedi sono certamente utili ma bisogna avere già in partenza delle buone abitudini e pratiche di igiene. Per ottenere denti più bianchi la prima regola consiste nell’evitare le bibite gassate dato che gli acidi contenuti nelle bevande analcoliche in commercio corrodono lo smalto dei denti. L’unico modo per limitarne in parte i danni prevede l’utilizzo della cannuccia. I denti poi vanno lavati tre volte al giorno, senza lasciar passare troppo tempo tra i pasti e la pulizia. Ogni tre mesi lo spazzolino va cambiato perché le setole si consumano e diminuiscono la loro azione pulente.