La prima caratteristica da considerare quando si acquista una piastra per capelli è il materiale con cui è realizzata. Per la precisione, ci si riferisce al materiale di rivestimento delle piastre riscaldate, meglio conosciute come “placche”. Dal materiale utilizzato dipende la qualità della dispersione del calore, l’aderenza dei capelli sulla piastra, il tempo impiegato per l’utilizzo e di conseguenza la sua efficacia e quindi costo.
Alluminio. Appena nate, tutte le piastre erano realizzate in alluminio. L’alluminio è un materiale economico che ha permesso di ammortizzare i costi delle prime piastre per capelli uscite sul mercato. L’alluminio ha il difetto però di non permettere al calore di distribuirsi in maniera uniforme. Inoltre, è un materiale che, a contatto con il capello, lo danneggia irrimediabilmente, quindi è meglio non farne un utilizzo frequente.
Ceramica. Molto diffusa come rivestimento per le placche delle piastre per capelli in commercio è la ceramica. Le piastre in ceramica hanno un prezzo generalmente abbordabile e, a differenza di quelle in alluminio, consentono una diffusione uniforme del calore a beneficio del capello, raggiungono alte temperature tempestivamente, scorrono molto bene durante l’utilizzo, non sottopongono il capello a stress termico. Attenzione però alla fragilità: dato che il materiale è molto sensibile, le placche rischiano di scheggiarsi facilmente. La ceramica, inoltre, prevede una pulizia costante perché tende ad accumulare i prodotti usati per i capelli come ad esempio la lacca.
Tormalina. Le piastre di ultima generazione hanno abbandonato la ceramica a favore della tormalina e del titanio. Sono materiali in grado di distribuire il calore in maniera omogenea. La tormalina è un cristallo ionizzante ed è indicata per le persone dai capelli crespi e spenti poiché, grazie all’emissione di ioni negativi, riveste il capello di uno strato protettivo che lo rende più lucente. È un materiale molto più costoso della ceramica, tuttavia il costo viene ripagato dal risultato di gran lunga superiore.
Titanio. Le piastre in titanio sono consigliate per capelli già lisci ma trattati. Il titanio emette ioni d’argento ed è un materiale anallergico. Permette di ottenere velocemente il risultato voluto anche se si ha a che fare con capelli difficili da domare. Le piastre in titanio sono principalmente usate per i trattamenti liscianti chimici e sconsigliate per un utilizzo quotidiano.
1° consiglio: valuta l’acquisto di una piastra rivestita con materiali che siano rispondenti alle tue necessità; non è consigliabile farsi attirare da modelli eccessivamente economici, il rischio è di pagare con danni ai capelli dopo un lungo utilizzo.
In commercio esistono piastre per capelli professionali di una varietà di dimensioni molto ampia, da piastre piccolissime adatte ad essere portate con sé in borsa fino a piastre maxi, dalle dimensioni XXL.
Bisogna considerare anche il cavo di alimentazione: se è morbido, di media lunghezza e buona flessibilità, farà la differenza in termini di comodità e praticità durante l’utilizzo della piastra per capelli. Un cavo con almeno 1,5 m di lunghezza permette maggiore facilità di utilizzo anche nel caso di presa di corrente non vicinissima. Se il cavo è girevole significa che ruota su se stesso e si riduce il rischio di romperlo, problema molto comune nelle piastre di bassa qualità.
Una buona piastra professionale avrà uno sviluppo in lunghezza di almeno 10 cm, che equivale alla superficie corretta per pinzare una buona ciocca di capelli, non troppo piccola né troppo ampia. Per i capelli spessi è consigliabile una piastra più lunga, mentre per quelli sottili una piastra dalla lunghezza ridotta potrebbe essere l’ideale. Una piastra di dimensioni medie e standard è quindi la scelta migliore se non hai particolari esigenze e sei alle prime armi.
Se hai una folta chioma, voluminosa e crespa, puoi indirizzarti all’acquisto di una piastra maxi; questa tipologia comprende piastre più larghe dello standard e sicuramente meno maneggevoli, più ingombranti, ma fondamentali per te in quanto rendono l’operazione più veloce rispetto alle piastre normali. Occhio a non esagerare: acquistare una piastra troppo pesante e difficile da utilizzare rischierebbe di finire in fondo al cassetto. Se hai i capelli particolarmente corti è indicato l’utilizzo di una piastra più compatta, dalla larghezza di 2 cm.
In ultimo le mini piastre, compatte e piccoline, sono molto comode per piccoli ritocchi alla acconciatura fuori casa e per chi ha un taglio di capelli corto; sono pensate anche per utilizzatori maschili per gestire piccoli ciuffi di capelli o frange, secondo la moda corrente. Sono poco ingombranti quindi possono essere riposte in uno spazio ridotto e sono ideali per essere trasportate in viaggio.
Per quanto riguarda la forma, è possibile distinguere tra:
- piastra dalla forma squadrata: consente solamente di lisciare i capelli;
- piastra dalla forma arrotondata: consente di lisciare o arricciare i capelli; per ottenere dei capelli lisci basta passare la piastra normalmente dalla radice alla punta; per ottenere dei capelli ondulati o ricci, basta arrotolare la ciocca sulla piastra e attendere qualche secondo;
- piastra multistyler: consente di realizzare diverse acconciature, grazie alla placche intercambiabili.
2° consiglio: oltre alla dimensione della piastra giusta per te, ricorda di verificare anche le dimensioni e caratteristiche del cavo: se è molto spesso e rigido può intralciarti nelle tue operazioni di bellezza.
La tecnologia dà il meglio di sé in tutte le applicazioni possibili, e anche in questo caso c’è una grande scelta in commercio. Ci sono piastre innovative che sfruttano un effetto ionizzante per aiutare a ottenere una migliore stiratura. Si tratta di piastre che contengono un generatore di ioni, detto ionizzatore, in grado di liberare ioni che scompongono le particelle di acqua dei capelli. In altre parole, queste piastre, a differenza delle altre, sono adatte per essere usate sui capelli bagnati. Il vantaggio sta tutto nel risultato: i capelli appariranno setosi, morbidi, idratati, nutriti, sani.
Esistono poi le piastre a vapore: questo tipo di piastre ha un piccolo serbatoio di acqua, preferibilmente distillata, che va riempito ogni volta che si utilizza l’accessorio. Quando la piastra si riscalda, l’acqua del serbatoio si trasforma in vapore, il migliore alleato per lisciare i capelli senza rovinarli e per avere un risultato duraturo. Prima di utilizzarla, molti hair stylist consigliano di trattare i capelli con prodotti specifici alla cheratina, una proteina che rende i capelli morbidi, lisci e sani. Attivata con il vapore, la cheratina penetra nella fibra capillare e protegge dallo shock termico i capelli durante la stiratura. Si tratta di prodotti professionali ed eccellenti, ma costosi.
Le piastre a infrarossi contengono un riscaldatore: i raggi infrarossi permettono di raggiungere temperature elevate in poco tempo e distendono il capello senza togliere la naturale brillantezza. Queste piastre hanno una temperatura che varia dagli 80 ai 230 gradi e sono realizzate in ceramica o tormalina, mai in alluminio. Sono piastre innovative che costano sicuramente di più però permettono una stiratura in grado di durare fino a tre giorni!
3° consiglio: scegli la piastra con la tecnologia migliore per te in base all’utilizzo che ne farai. Tenere i capelli lisci è una moda passeggera o un vezzo duraturo? Scegli anche in base al tempo che vuoi dedicare ai tuoi capelli ogni giorno.
La maggior parte dei modelli di piastra per capelli professionale in commercio permette di regolare la temperatura secondo le tue esigenze. La regolazione del calore è molto importante: utilizzare temperature non adatte può rendere opachi e secchi i capelli, se non addirittura bruciati. Non c’è una temperatura unica indicata poiché questa dipende dal tipo di capello.
Le piastre molto economiche non permettono di visualizzare i gradi in uso; esse aumentano la temperatura gradualmente fino a quando non raggiungono un livello costante. Quelle con una qualità superiore possiedono quasi tutte un display su cui controllare la temperatura.
Altre ancora sono le piastre intelligenti, studiate appositamente per personalizzare autonomamente la temperatura in base al tipo di capello e alla frequenza di utilizzo. Su di esse, quindi, non c’è la possibilità di regolare manualmente la temperatura, ma si trova un’indicazione tipo: “Intellistyle Technology“.
Se hai capelli fini, un po’ rovinati o già lisci ti basterà utilizzare le temperature più basse, tra i 130°/140°. Se hai i capelli normali una temperatura di 150°-160° andrà bene per te.
Per capelli mossi le temperature di 170°-180° sono ideali, e si sale a 180°-200° per i capelli un po’ più spessi. Le temperature più alte, 210°-230°, vanno usate solo per capelli grossi e difficili da acconciare, o molto ricci.
Ricorda sempre che l’utilizzo della piastra comunque rovina un po’ i capelli, perciò presta attenzione alla temperatura corretta da utilizzare e ad alcuni piccoli accorgimenti come ad esempio i prodotti termoprotettori.
4° consiglio: in base al tipo del tuo capello verifica che la piastra che vuoi acquistare abbia le temperature migliori per te. Diffida dai modelli che vantano di raggiungere temperature troppo alte, che sono dannose oltre che inutili: la temperatura massima raggiungibile può essere 230° e va usata solo in determinate situazioni.
Un piastra per capelli, professionale e non, può offrire diverse funzioni e optional, come:
- display: la piastra può includere un display, a volte retroilluminato e/o a colori, che indica la temperatura raggiunta e altre eventuali impostazioni;
- riscaldamento rapido: la piastra può raggiungere la temperatura selezionata rapidamente, in pochissimi minuti o addirittura secondi, nei modelli più tecnologicamente avanzati;
- spegnimento automatico: se la piastra rimane inutilizzata per un certo periodo di tempo, si spegne automaticamente;
- blocco delle piastre: la piastra può essere dotata di un pulsante che, se schiacciato, blocca le due piastre, in modo da ridurre il rischio di scottarsi avvicinandosi alla piastra rovente.
Indipendentemente dalla presenza o meno di queste funzioni, la piastra capelli va utilizzata secondo diversi accorgimenti che proteggono la chioma e riducono al minimo i danni dati dallo shock termico ai capelli. È fondamentale, innanzitutto, utilizzare la piastra sempre sui capelli puliti per ottenere il miglior risultato possibile. Il primo step di bellezza è quindi un bello shampoo, possibilmente accompagnato da un’applicazione di balsamo o di latte lisciante specifico per essere applicato sui capelli prima della piastra. Si tratta di prodotti facilmente reperibili nei negozi specializzati o dal parrucchiere di fiducia.
Normalmente prima di usare la piastra i capelli devono essere anche perfettamente asciutti, perciò con l’asciugacapelli dovrai pettinare e asciugare bene la tua chioma. Alcuni modelli, tuttavia, possono essere utilizzati anche sui capelli umidi, grazie a specifici fori posti sul lato della piastra che permettono al vapore così sprigionato di uscire.
La possibilità di utilizzare la piastra anche sui capelli semi bagnati è un’ottima soluzione in mancanza di tempo, però ricordati che quando il capello è ancora umido, a contatto con la piastra si può facilmente bruciare e perde più umidità (ovviamente), con il possibile risultato di danneggiarsi, rimanendo secco e brutto a vedersi. L’ultima funzione, ovvero quella delle piastre wet to dry, è consigliabile durante giorni umidi e di pioggia, nei quali comunque il capello può riassorbire la necessaria idratazione dall’ambiente esterno.
5° consiglio: se sei una persona che non asciuga mai del tutto i capelli, nemmeno quando fuori nevica, una piastra utilizzabile anche sui capelli bagnati è per te fondamentale. Diversamente puoi farne a meno e concentrarti sulle altre funzioni del prodotto.
Hai presente quella patina depositata e, a volte, anche incrostata sulle placche di una piastra per capelli ormai datata? Quello è il risultato di una cattiva manutenzione.
La piastra, infatti, per funzionare al meglio e per lungo tempo, necessita di una manutenzione costante, a maggior ragione se viene usata quotidianamente. Andrebbe pulita una volta al mese per rimuovere i residui dei prodotti per capelli depositati sulle placche.
Per procedere alla pulizia bisogna prima di tutto assicurarsi che l’elettrodomestico non sia collegato alla corrente e che le placche siano fredde. Fatti questi accertamenti, è opportuno munirsi di:
- un panno morbido, preferibilmente in microfibra
- acqua tiepida
- alcool
- qualche cotton fioc
- un nuovo panno pulito
Dopo aver strofinato la piastra con molta delicatezza, prima con l’acqua e poi con l’alcool, si può passare un nuovo panno per asciugarla adeguatamente. Il cotton fioc può essere poi usato per gli angoli difficili da raggiungere dove la polvere o i prodotti per capelli tendono ad accumularsi con molta facilità.
In alternativa all’acqua e all’alcool, si può decidere di utilizzare anche una pasta fai da te realizzata mischiando un cucchiaio di bicarbonato di sodio e acqua ossigenata.
6° consiglio: mai utilizzare la piastra subito dopo la pulizia poiché anche la minima traccia di umido può bruciare i capelli.