I migliori topper del 2024 a confronto: guida alla scelta
Prima di tutto vogliamo cercare di spiegare che cos’è il topper.
Questo articolo per il vostro letto, sia a una piazza che a due piazze, è un specifico modello di coprimaterasso che, ha la funzione di salvaguardare il giaciglio dal pulviscolo, dalla traspirazione corporea e dall’inquinamento che, spontaneamente il nostro corpo abbandona, regalando un livello di delicatezza, comfort e calore nel momento del vostro sonno.
Negli ultimi anni, a far emergere l’importanza di questo accessorio, ha contribuito Bruno Barbieri che durante le sue verifiche delle migliori camere d’albergo, verifica la presenza del topper sopra il materasso della sua camera, per essere sicuro di godere di un sonno più ristoratore.
Il topper si adopera specialmente per ammorbidire un letto parecchio duro, così da ricavarne i benefici, senza sostituire il materasso.
Il topper di che materiale è fabbricato
Per comprendere se il topper è di qualità ottima, una delle prime cose da guardare è il materiale con cui è stato fabbricato, poiché questo è uno degli aspetti importanti. Dovete domandare al commerciante, due cose molto fondamentali per la vostra persona:
- l’interno del prodotto ossia l’imbottitura che deve essere antiallergica
- il rivestimento, ottimo se avete problemi con la schiena oppure vari dolori muscolo-scheletrici.
Imbottitura del topper
L’imbottitura di un topper può essere fatta con tanti materiali, sia di origine naturale sia sintetici.
- Filamenti naturali appaiono lana e cotone, quindi una combinazione mista di questi due sostanze, oppure piuma e piumino d’oca. In modo generale, le imbottiture di origine naturale sono unite da buonissime doti di traspirazione che, facilitano la semplice termoregolazione del corpo ed eludono la sudorazione notturna. Voglio ricordarvi che, sono in ogni caso tutte alquanto soffici, per questa ragione danno meno sostegno al corpo.
- Fra le fibre sintetiche che si trovano in commercio, vi è una distribuzione cospicua del poliestere che, benché sia anch’esso con un’imbottitura soffice, non gode le stesse caratteristiche traspiranti dei materiali natura, di cui abbiamo parlato prima.
- Ora, però è arrivato il momento di parlare delle imbottiture in memory foam e in lattice, due materiali più resistenti rispetto a quello di fibre, il quale potete prenderlo se vi è una circostanza che il topper vi possa servire per mutare la durevolezza o certi cedimenti del pagliericcio. La memory foam ed in lattice sono ottime, per dei problemi di ossa poiché, vi possono dare supporto ed evitando l’avvallamento.
Rivestimento del topper
Il rivestimento di un topper si può anche trovare realizzato in fibra naturale o sintetica. Si tratta generalmente di cotone, poliestere o un misto dei due, le qualità rimangono le medesime elencate sopra: il cotone è più trasudante, il poliestere è meno legato all’ammasso di allergeni.
Un topper come viene lavorato
Le imbottiture così come i rivestimenti di un topper, a prescindere dal materiale di cui sono ideati, possono subire delle lavorazioni antiallergici ed igienizzanti: i piumaggi, ad esempio, possono essere sterilizzate e unte, mentre tutte le altre fibre possono venire trattate con aloe vera, un battericida naturale.
Topper creati totalmente in fibra di bambù
Alcuni anni fa sono stati messi sul mercato anche i topper creati totalmente in fibra di bambù, quindi sia le imbottiture che i rivestimenti, sono realizzati di questo materiale e sono dotati ovviamente di proprietà antibatteriche, perciò il semplice utilizzo di queste fibre, senza lavorazioni extra, garantiscono un buon livello di igiene.
Le misure di un topper
A differenza di altri prodotti “letto” (come copriletto o le traverse igieniche), il rivestimento superiore deve corrispondere esattamente alle misure di un topper. I topper sono disponibili nelle taglie più comuni: modello singolo, due e uno e mezzo. Tuttavia, poiché i valori misurati non sono completamente standardizzati, consigliamo sempre di misurare il materasso in anticipo in modo da poter acquistare il topper della misura giusta senza doversi affidare interamente al calcolo del “quadrato”.
Lo spessore del topper
Lo spessore del rivestimento di un topper superiore, varia da circa 2 a 7 cm, e dipende principalmente dal materiale dell’imbottitura e dal tipo di rivestimento superiore: i modelli “correttivi” sono più spessi e “robusti”, mentre le sagome comfort, sono più sottili. Sono una rarità alla regola i topper in piuma e/o piumino, rimangono molto flessibili anche quando il loro spessore è importante.
Il topper ed il suo impianto di fissaggio
È fondamentale che il topper rimanga al suo posto mentre dormiamo, così da assicurarci realmente il maggiore beneficio. Quindi dovete considerare che il topper si fissi al materasso, con un impianto di fissaggio. Vi sono le sagome più ponderose, le quali possono sembrare dei materassini affusolati, la loro funzione è che, si accostano solamente sopra il letto e sostano lì più o meno fermi, in funzione del loro peso e del vostro movimento notturno.
Un topper leggero, è consigliato per ottenere più agio che alla variazione del materasso, dovrebbe avere delle strisce elastiche le quali permettono il fissaggio agli angoli del letto. In assenza di queste vi suggeriamo l’uso di un coprimaterasso, magari con zip, per custodire materasso e topper in un solo contenitore e ricavarne la vostra stabilità.
La certificazione per il topper
La certificazione del tessuto e della fodera utilizzata per realizzare il topper è un pregio in più per voi che, volete averlo in casa: sono molteplici gli enti di certificazione che garantiscono determinate caratteristiche del prodotto acquistato. Oeko Tex è un società di certificazione che mette in circolazione una serie di attestazioni diversi riguardanti svariati ambiti della creazione di tessili e pelli. Dall’impatto ambientale alla nocività dei prodotti adoperati nella produzione, la documentazione Oeko Tex è la più riconosciuta come marchio di qualità. La scelta di un topper di buona qualità mostrerà la certificazione Oeko Tex Standard 100, che prova l’assenza di sostanze tossiche nel prodotto ultimato.
Da non sottovalutare anche la certificazione biologica per il tuo topper la quale, assicura che la produzione realizza questo componente aggiuntivo per il vostro materasso, con soltanto.
Come lavare il topper
Questo potrebbe non essere il fattore principale che ci guida nella scelta del prodotto da acquistare, ma è meglio prestare attenzione su come pulire e asciugare un topper. Ogni tipo di topper, ha dei consigli vari per il lavaggio e per l’asciugatura ma, non preoccupatevi poiché troverete queste istruzioni sull’etichetta.
Comunque, vi voglio dare dei piccoli suggerimenti, o meglio dei consigli che ho sentito da delle signore. Allora, una diversità rilevante tra i topper più leggeri e quelli più pesanti c’è ed ho compreso che è molto importante.
Quando si ha la possibilità di sfoderare l’imbottitura, si può lavare il rivestimento esterno, particolarità che accomuna molti dei topper “correttivi”, in memory foam o in lattice. Mentre al contrario, i modelli topper più leggeri e delicati riempiti di fibra o piuma non sono sfoderabili, ma possono essere in ogni modo lavati a mano o in lavatrice ma mi raccomando, con un lavaggio delicato.
In genere, il grado di calore dell’acqua non deve superare i 40 °C. Mi raccomando anche la funzione della centrifuga dovrebbe essere minima anzi, se potete evitare di metterla è meglio. I rivestimenti da soli, potete lavarli senza nessun problema anche con una temperatura che, raggiunge i 60 °C, specialmente se sono in cotone.
Asciugatura del topper
L’asciugatura del topper si può effettuare anche con l’asciugatrice, oltre che, disteso all’aria aperta. Normalmente, a meno che non si tratti di un articolo realizzato completamente in cotone (imbottitura e rivestimento), il ciclo di essiccamento deve essere delicato a temperature moderate.