Il ferro da stiro verticale a vapore può si declina in due modelli: il ferro da stiro fisso e il ferro da stiro portatile. Nonostante entrambe le tipologie abbiano lo stesso sistema verticale di utilizzo, possiedono delle differenze non da poco.
Il ferro da stiro verticale portatile risulta essere estremamente compatto e pratico; pertanto può essere facilmente riposto e tirato fuori all’occorrenza e può essere addirittura portato in viaggio dato che può essere comodamente inserito in una valigia. Questi modelli, tuttavia, non sono caratterizzati da una potenza elevata e non sono adatti per stirature impegnative (si pensi a un abito appena estratto dall’asciugatrice), ma piuttosto per dare una sistemata ai capi che sono stati conservati per un lungo periodo nell’armadio.
Il secondo tipo, ovvero il ferro da stiro fisso, consente di stirare in maniera approfondita e impeccabile qualsiasi tessuto: sarà sufficiente girare attorno a esso e produrre il getto di vapore. Queste stiratrici a vapore hanno un grande serbatoio di circa un litro, caratteristica che permette una lunga stiratura senza il bisogno di dover ricaricare il serbatoio continuamente. In alcuni casi il serbatoio può raggiungere 2,5 litri di capacità, il che aumenta notevolmente l’autonomia del ferro. I modelli più avanzati possiedono un serbatoio con una comoda maniglia che ne facilita la rimozione per poter essere facilmente riempiti. Questa tipologia è generalmente dotata anche di un elevato livello di potenza. Si tratta, dunque, della soluzione ideale per stirare un’ampia quantità di panni. Mentre il ferro portatile non è paragonabile come capacità al ferro da stiro tradizionale, la versione portatile fissa supera il modello classico.
1° consiglio: se hai bisogno di un ferro da stiro verticale potente e sempre efficiente, scegline uno fisso; se invece l’utilizzo che ne fai è piuttosto sporadico e serve solamente a dare una sistemata a capi precedentemente stirati, puoi orientarti su un ferro portatile, decisamente più maneggevole.
La potenza è sicuramente un fattore decisivo del ferro che stira verticale: essa, infatti, influisce sui tempi di riscaldamento dell’apparecchio e sulle sue performance. Il wattaggio permette di avere un’idea circa i tempi di impiego, come ad esempio il tempo necessario perché l’acqua si riscaldi a sufficienza. In genere il tempo massimo di riscaldamento è di 5 minuti, ma già i ferri da stiro di media qualità possono arrivare a riscaldare l’acqua della caldaia in meno di un minuto. Coloro che intendono usare la stiratrice sporadicamente e solo per effettuare piccoli ritocchi possono anche acquistare un modello con potenza inferiore ai 1500 watt. Per una stiratrice verticale a vapore di qualità, invece, è necessario orientarsi su un modello la cui potenza è compresa tra i 1500 e i 2000 watt. Il ferro da stiro, sia orizzontale che verticale, è uno degli elettrodomestici che consuma di più in termini di corrente elettrica. Più il ferro è potente e più tende a consumare.
Anche il getto di vapore, espresso in grammi per minuto, è fondamentale per valutare le performance dell’apparecchio. Un prodotto di qualità, lo ricordiamo, dovrebbe presentare una capacità di erogazione continua di vapore pari a 45 grammi al minuto; i migliori in assoluto possono raggiungere anche 200g/m. Per capire la differenza basta pensare che i ferri orizzontali migliori sul mercato arrivano a massimo 50 grammi di vapore al minuto.
2° consiglio: verifica sempre potenza e consumi della stiratrice a vapore prima di procedere con l’acquisto. Scegli un ferro da stiro con potenza superiore ai 1500 watt per il massimo dell’efficienza; orientati su un modello meno potente se il ferro ti serve solo per un uso sporadico e piccoli ritocchi.
Nella scelta di uno stiratore verticale bisogna tenere presente che per risultare efficiente deve avere una potenza media di 1500 watt.
Infatti, la potenza è un elemento importante da considerare per ottenere migliori risultati nel togliere le pieghe dai vestiti, infatti i prodotti che assicurano prestazioni maggiori sono quelli compresi tra i 1500W ed i 2000W, e ovviamente consumano di più.
La potenza dello stiratore verticale incide quindi sul costo della bolletta energetica, ma quali sono i consumi effettivi di questo accessorio versatile e utile?
Per comprendere meglio i consumi dello stiratore verticale, prendiamo come esempio un modello con potenza intorno ai 2000 watt. Tenete conto però, che quando si parla di questi apparecchi, così come dei ferri da stiro in generale, solo nella fase di riscaldamento viene erogata la massima potenza, indicata dalla spia rossa accesa.
Invece, quando la temperatura va a regime, la richiesta di corrente elettrica si riduce e si stabilizza intorno al 25-50% della potenza massima. Secondo quanto affermato, quindi, se lo stiratore verticale rimane acceso per un’ora, utilizzando circa 1 kWh di energia, ipotizzando un costo medio pari a 0,23 €/kWh, se lo usate due ore a settimana, in un anno il costo sarà equivalente a circa 24 €.
Ma se usate lo strumento per piccoli ritocchi e quindi per alcuni minuti, lo spreco di energia elettrica è veramente minimo, quindi non abbiate paura di scegliere un apparecchio che garantisce prestazioni eccellenti e quindi più potente. Il consumo annuo è così irrisorio che neanche influisce sulla bolletta.
Consumi a confronto
Se sei alla ricerca di uno stiratore verticale e vuoi saperne di più sui consumi ecco alcuni modelli a confronto che ti daranno un quadro più chiaro sulla scelta da fare.
Ariete 4167 Stiratrice Verticale, 1200 W – la potenza di questo prodotto raggiunge i 1200 Watt, assicura consumi inferiori ma promette 20 grammi di vapore continuo al minuto. La capienza del serbatoio si attesta su 0,26 l, ideale per stirare 3-4 indumenti prima di rabboccare l’acqua.
Welltin stiratore Verticale 2000W – con la sua potenza di 2000Wha un consumo maggiore, ma assicura vapore forte e concentrato. Il flusso di vapore è di 30 grammi al minuto ed è in grado di rimuovere con una sola passata anche le pieghe più difficili.
Rowenta Ferro da Stiro Verticale 2170 W – l’elevata potenza si traduce in maggiore consumo, ma in compenso lo stiratore è pronto all’uso in 70 secondi. Il modello garantisce una erogazione continua del vapore fino a 90 grammi al minuto e la sua potenza uccide germi, batteri e virus.
Altro elemento da considerare prima di un eventuale acquisto è la capacità del serbatoio. Per una stiratura continua e senza interruzioni causate dalla necessità di introdurre altra acqua nel serbatoio, è opportuno optare per un apparecchio con capienza pari ad almeno due litri; se il serbatoio ha una capacità di solo 1 litro, il ferro avrà autonomia per non più di 45 minuti. Un modello del genere consente di lavorare un’ampia gamma di abiti e tessuti, anche di dimensioni significative: si pensi, ad esempio, a tende, tovaglie o teli mare.
Naturalmente i ferri per stiratura verticale di tipo portatile sono assai meno capienti (in genere circa 200 ml) rispetto a quelli con struttura fissa.
La manutenzione per questo apparecchio consiste sostanzialmente nella periodica rimozione del calcare. Se quest’ultimo è presente, infatti, la stiratrice tende a lasciare macchie bianche o marroni sui vestiti e il vapore non lavorerà alla massima potenza. I ferri da stiro verticali, così come quelli tradizionali, sono progettati per poter essere usati anche con l’acqua di rubinetto. Se però l’acqua è molto dura, il calcare tenderà ad accumularsi con più facilità. Per evitare questo problema le strade sono due: o si utilizza acqua di rubinetto e si inserisce nel serbatoio un misurino di anticalcare per stiratrici a vapore, o si utilizza l’acqua distillata. In alternativa si può riempire il serbatoio per metà con acqua demineralizzata mentre l’altra metà con acqua di rubinetto. è necessario introdurre nel serbatoio esclusivamente acqua distillata; se si utilizza acqua dura, invece, è necessario inserire di tanto in tanto nel serbatoio un misurino di anticalcare per stiratrici a vapore. È altamente sconsigliata l’introduzione di amido o sostanze disincrostanti poiché potrebbero provocare la comparsa di macchie marroni se non addirittura danneggiare il ferro da stiro. Se si vogliono capi profumati, si può spruzzare acqua profumata dopo la stiratura ma questa non va mai inserita all’interno del serbatoio.
Dopo la stiratura, è preferibile svuotare il serbatoio dell’acqua residua per prevenire la formazione di calcare.
3° consiglio: scegli un ferro da stiro verticale con capienza uguale o superiore a 2 litri se pensi di utilizzarlo con frequenza e non vuoi perdere tempo a riempire il serbatoio. Inoltre, alla fine di ogni stiratura, ricorda di aspettare circa un’ora prima di eliminare l’acqua residua.
Le funzioni delle stiratrici verticali variano a seconda del modello preso in esame.
Una funzione essenziale di questi apparecchi è, ad esempio, la regolazione dell’erogazione di vapore. Grazie a un apposito selettore, collocato sul corpo macchina o sull’erogatore di vapore, l’utilizzatore potrà variare l’intensità del getto, in base al tipo di stiratura che si intende effettuare e al tipo di tessuto con cui si ha a che fare. In numerosi modelli è possibile optare tra 3 diversi livelli di erogazione, ciascuno dei quali è contrassegnato da una immagine esplicativa.
Gran parte dei ferri da stiro verticali in commercio permettono di regolare la temperatura. Se da un lato sono adatti per tutti i tipi di tessuti, è anche vero che alcuni tessuti, come ad esempio la seta, sono più delicati di altri, come il cotone, e di conseguenza necessitano di una temperatura inferiore.
Altra funzione di cui un ferro da stiro verticale può essere dotato è quella che consente di ridurre i consumi energetici. Alcuni modelli, ad esempio, sono provvisti di uno stop automatico, che mette in stand by l’apparecchio quando non viene usato.
Altra funzione fondamentale da valutare prima dell’acquisto è quella anticalcare che consente di tutelare la stiratrice verticale e di preservare la qualità delle performance. Il calcare, infatti, lo ricordiamo, è il nemico numero uno di questo tipo di apparecchi.
Alcuni ferri da stiro verticali possono essere 2 in 1 quindi permettono di stirare sia in verticale sia su un piano orizzontale. Non è una funzione da poco, basti pensare alla comodità di stirare le lenzuola direttamente sul letto o la tenda già fissata alla finestra.
Tutte le stiratrici verticali possiedono un interruttore di accensione/spegnimento situato sul corpo assieme a una spia luminosa che indica se il ferro sta funzionando oppure no.
4° consiglio: scegli il tuo ferro da stiro in base all’utilizzo che ne devi fare: preferiscine uno in cui si possa variare l’intensità del getto, che preveda lo spegnimento automatico e che abbia la funzione anticalcare inclusa. Per farlo, dai un’occhiata alla sua scheda tecnica, in modo tale da sapere se queste e altre funzioni sono incluse o meno.
Tra i possibili accessori presenti segnaliamo i seguenti:
- spazzole a vapore: ne esistono differenti tipi che si applicano sull’erogatore del getto di vapore; esse servono, ad esempio, a rimuovere i pelucchi dagli indumenti oppure a conferire un verso al pelo dei copri abiti. Si rammenta a tal proposito che le spazzole vanno applicate esclusivamente quando il ferro da stiro verticale è spento;
- gruccia: è immancabile in qualsiasi elettrodomestico che stira a vapore e fa parte della struttura stessa dell’apparecchio. Le grucce più preformanti sono quelle che, dotate di gancio, consentono all’utilizzatore di appendere qualsiasi tipo di indumento: giacche, t-shirt, abiti, camicie, pantaloni e gonne. Questo strumento si caratterizza per un movimento rotante, che rende la stiratura più pratica e agevole;
- guanto termoisolante: non tutti i ferri da stiro a vapore sono dotati di questo importantissimo strumento. Esso, in effetti, consente di tutelare le mani dell’utilizzatore dalle temperature più elevate. Grazie a questo guanto sarà possibile maneggiare gli abiti appena stirati, senza correre alcun rischio. Va segnalato a tal proposito che il getto di vapore raggiunge una temperatura molto alta, superiore ai 90 °C, quindi se il ferro da stiro ne è sprovvisto, è opportuno acquistarlo separatamente;
- custodia: i ferri da stiro verticali portatili sono dotati di custodia dato che sono progettati anche per essere inseriti in valigia.
5° consiglio: se desideri un apparecchio che ti garantisca il massimo del comfort e della praticità, informati sul numero e sul tipo di accessori presenti in dotazione nella confezione di vendita.
Vantaggi
- Occupa poco spazio: se si ha poco spazio in casa, un ferro da stiro verticale è una buona alternativa a quello classico perché non prevede l’uso dell’asse da stiro.
- Garantisce una stiratura veloce: i tempi di stiratura sono notevolmente ridotti.
- Pesa poco: non solo non richiede di esercitare pressione sui capi in fase di stiratura, ma consente anche di evitare la posizione a cui obbliga il ferro tradizionale.
- Sono ottimi igienizzanti: grazie al vapore, tutti i capi, oltre che stirati saranno anche igienizzati. La quantità di vapore inoltre supera di gran lunga quella di un ferro tradizionale.
- Possiedono un serbatoio funzionale: in alcuni casi i serbatoi sono molto capienti, garantiscono una notevole autonomia e sono rimovibili quindi possono essere riempiti direttamente sotto il rubinetto dell’acqua.
Svantaggi
- Hanno una precisione limitata: poiché non sono dotati di punta affusolata, non sono precisi nella stiratura di alcuni capi, come ad esempio delle camicie.
- Sono poco efficaci su alcuni capi: se i capi sono difficili da stirare in quanto costituiti da materiali particolari, si consiglia l’uso del ferro da stiro tradizionale.