Esistono in commercio due tipologie di sterilizzatori: a caldo o a freddo.
Gli sterilizzatori a caldo, a loro volta, possono essere elettrici o a microonde. Innanzitutto, bisogna specificare quali sono gli sterilizzatori a caldo e come funzionano. Chiamati anche sterilizzatori a vapore, hanno un serbatoio in cui versare una determinata quantità di acqua, la quale viene scaldata da una resistenza, producendo il vapore che sterilizza gli oggetti contenuti. Rappresentano senza dubbio la tipologia più diffusa, sono sicuri e semplici da utilizzare. L’alta temperatura del vapore consente di sanificare il 99,9% degli oggetti.
Tra gli sterilizzatori a vapore (o a caldo), gli sterilizzatori elettrici sono quelli più diffusi. Si utilizzano riempiendo il serbatoio d’acqua, inserendo l’oggetto da sterilizzare, chiudendo il coperchio e avviando l’apparecchio. È il vapore che sterilizza in modo naturale, senza la necessità di altri prodotti, in un periodo di tempo compreso tra i 5 e i 15 minuti.
Sempre a caldo sono gli sterilizzatori da forno a microonde. Anch’essi si utilizzano riempiendo d’acqua il contenitore, inserendo l’oggetto da sterilizzare, chiudendo l’apparecchio e inserendolo nel microonde. Dovrai regolare tempo e potenza in base alle istruzioni del produttore. Rispetto agli sterilizzatori elettrici, quelli per forno a microonde sono più economici.
Gli sterilizzatori a freddo funzionano senza vapore, attraverso degli appositi agenti chimici, testati e certificati come assolutamente sicuri e atossici; sono in forma liquida o in pastiglie da sciogliere. Solitamente questi sterilizzatori sono più compatti, meno ingombranti e meno costosi, però impiegano più tempo degli sterilizzatori a caldo a compiere il processo di sterilizzazione. Solitamente, è necessaria almeno un’ora di immersione dell’oggetto nella soluzione chimica, affinché questo sia sterilizzato. Dato il loro minimo ingombro, si rivelato degli ottimi sterilizzatori da viaggio.
1° consiglio: scegli innanzitutto la metodologia di sterilizzazione che più si adatta alle tue esigenze e, in fase di scelta, ricordati che dovrai sterilizzare più volte nel corso della giornata, forse anche di notte.
Se non hai una presa di corrente a portata di mano nella stanza in cui desideri sterilizzare, escludi a priori lo sterilizzatore elettrico. Al contrario, orientati su questa tipologia se la tua priorità è sterilizzare in modo naturale, senza i prodotti chimici o le onde elettromagnetiche del forno a microonde.
Se possiedi già uno sterilizzatore che, però, da solo non ti basta, puoi optare per le bustine che sterilizzano in forno a microonde, dalla durata limitata. Dopo circa 20 utilizzi vanno buttate. Dato il loro prezzo contenuto, sono ottimali se l’uso che ne devi fare è limitato.
Se vuoi utilizzare lo sterilizzatore all’aperto, la scelta migliore ricade sullo sterilizzatore a freddo che, compatto e leggero, può essere facilmente trasportato. Questo è anche un ottimo sterilizzatore da viaggio.
Tra i vari modelli di sterilizzatore in commercio ci sono delle differenze anche sostanziali nella capienza, direttamente proporzionata all’ingombro del macchinario naturalmente.
Per gli sterilizzatori a freddo si tratta solitamente di una semplice vaschetta, quindi sono meno ingombranti e più semplici da spostare.
Gli sterilizzatori a caldo elettrici avranno un corpo principale con la vasca per l’acqua e con lo spazio per disporre gli oggetti, ma non dimenticare anche il cavo elettrico da gestire e da attaccare alla presa di corrente. Gli sterilizzatori da microonde hanno la stessa struttura ma sono più compatti, perché devono entrare nella maggior parte dei forni a microonde in commercio.
Negli sterilizzatori possono essere inseriti non solo i biberon, smontati nelle loro parti, ma anche ciucci, posate per bambini, vasetti e piccoli contenitori per il latte o per la pappa. Sotto quest’aspetto, bisogna fare attenzione al modello di sterilizzatore: alcuni consentono di sterilizzare solamente i prodotti dello stesso brand, altri sono universali e possono contenere anche oggetti di altre marche. Anche alcuni giocattoli per la dentizione possono essere sterilizzati, ma controlla sempre bene le istruzioni dei produttori.
La capienza è fondamentale. Alcuni modelli sono configurabili a seconda delle tue esigenze: cambia la disposizione interna delle griglie per gli oggetti, permettendoti di ottimizzare gli spazi.
2° consiglio: probabilmente metterai il tuo sterilizzatore in cucina, perciò se non hai tanto spazio a disposizione devi scegliere attentamente lo sterilizzatore con il miglior rapporto capacità/ingombro che trovi.
Un elemento fondamentale della vita quotidiana è sicuramente il tempo. Il tempo a disposizione non basta mai, sopratutto quando vuoi stare con il tuo bambino e dedicare a lui tutta la tua attenzione.
Un buono sterilizzatore perciò dovrà essere anche veloce nella sua funzione, in modo da permetterti di dedicare il tuo tempo prezioso ad altre attività. È proprio questo il punto forza dei moderni sterilizzatori, molto più rapidi e comodi rispetto al vecchio metodo di bollire gli oggetti in acqua, sui fornelli.
I tempi necessari alla sterilizzazione variano: in genere uno sterilizzatore a vapore sterilizza in un tempo che va dai 5 ai 15 minuti.
Nel caso dello sterilizzatore da microonde i tempi variano in base alla potenza consigliata dalla casa produttrice: per sterilizzare solamente due ciucci possono bastare anche tre minuti, ad esempio.
Se invece desideri sterilizzare a freddo con gli appositi prodotti chimici considera che dovrai rispettare tempi più lunghi, fino ad attendere anche un’ora intera. I lunghi tempi d’attesa vengono però compensati dalla possibilità di utilizzare questo tipo di sterilizzatore fuori casa.
3° consiglio: se hai diversi biberon a disposizione non ti cambierà molto dover aspettare a lungo prima di disinfettarne uno, perché nel frattempo potrai usare gli altri. Diversamente ci sono casi in cui una sterilizzazione rapida più fare la differenza, soprattutto di notte.
Solitamente gli sterilizzatori a caldo sono piuttosto semplici da utilizzare. Se non sei un grande esperto di tecnologia, però, controlla per prudenza che il modo di utilizzo sia semplice, per non trovarti poi in difficoltà. Nel caso degli sterilizzatori a freddo è ancora più semplice: si tratta solamente di versare nell’acqua la giusta proporzione di liquido disinfettante; se non vuoi essere obbligato a usare il misurino, puoi utilizzare i prodotti in pastiglie monouso.
Dal punto di vista della praticità ci sono diversi aspetti che devi considerare. Come si accede al serbatoio dell’acqua? Riempirlo è semplice o scomodo? Controlla che montare le griglie su cui alloggiare gli oggetti da sterilizzare sia facile e veloce.
Un coperchio trasparente ed ampio permette di tenere sott’occhio il processo di sterilizzazione, mentre sta avvenendo.
Un modello pratico e funzionale deve essere semplice da smontare, facile da suddividere nelle sue varie parti (coperchio, vasca per l’acqua, griglie per alloggiare gli oggetti) e ciascun componente deve essere facilmente lavabile in lavastoviglie. La vasca dell’acqua probabilmente andrà pulita regolarmente dal calcare, perciò ricordati di controllare che sia facile accedervi.
Nel caso dei kit più completi potresti avere a disposizione anche degli accessori inclusi con lo sterilizzatore: ad esempio, alcuni biberon o delle pratiche pinze per estrarre gli oggetti ancora caldi o bagnati di liquido igienizzante.
4° consiglio: controlla che la maggior parte delle operazioni principali dello sterilizzatore possa essere svolta con una mano sola, perché spesso avrai il bebè in braccio.
Come per tutti gli acquisti per il tuo piccolo, anche in questo caso devi prestare una grande attenzione alla qualità e alla sicurezza dei materiali utilizzati per il tuo sterilizzatore.
Se un particolare modello di sterilizzatore ha un prezzo particolarmente basso controlla che non vada a scapito della resistenza del materiale. Un coperchio troppo sottile e poco resistente, ad esempio, può deformarsi con il caldo del vapore o rovinarsi in microonde se viene utilizzata una potenza troppo elevata. Per un momento di stanchezza potrebbe scivolarti di mano lo sterilizzatore a freddo e, cadendo, la plastica potrebbe fessurarsi se composta da materiali scadenti.
La sicurezza è molto importante: controlla che lo sterilizzatore abbia un sistema di blocco dell’apertura finché la temperatura interna è troppo alta, in modo da non scottarti per un momento di disattenzione. I migliori modelli hanno un sistema di spegnimento automatico in caso l’acqua del serbatoio finisca improvvisamente.
Ricordati che è meglio rivolgersi ai grandi marchi, che garantiscono la marcatura CE obbligatoria per avere garanzia di conformità ai requisiti di sicurezza e salute. Puoi anche valutare l’acquisto di uno sterilizzatore BPA Free e quindi l’utilizzo di plastiche più sicure.
5° consiglio: valuta tutte le caratteristiche dello sterilizzatore che vuoi acquistare, senza farti incantare solo dal prezzo: non sempre un risparmio immediato si rivela una buona scelta a lungo termine.