Secondo le recensioni e le opinioni dei migliori chef, per scegliere il frullatore ideale bisogna innanzitutto valutarne la potenza, e di conseguenza la tipologia del motore. La potenza del motore indica l’energia, espressa in watt, che assorbe dalla corrente elettrica. Non sempre una potenza alta implica migliori prestazioni. I motori che vengono montati sui minipimer si distinguono in due macro-classi:
- Motore a corrente continua (CC): ): i motori a corrente continua hanno potenze molto variabili che oscillano dai 200 W fino agli 800 W. All’aumentare della potenza, aumenta anche la capacità di sminuzzamento degli alimenti. Se si desidera, per esempio, un minipimer in grado di tritare il ghiaccio o la frutta secca, è opportuno acquistare un modello molto potente. Se invece il frullatore a immersione viene usato solo per preparare frullati o smoothies, basta una potenza di 400 W. Questi motori, indicati per un utilizzo domestico, sono però piuttosto suscettibili ai surriscaldamenti, quindi vanno usati con una certa moderazione
- Motore a corrente alternata (CA): i motori a corrente alternata, montati sui minipimer professionali, hanno una potenza più bassa che oscilla tra i 150 w ed i 300 w, ma allo stesso tempo possono essere utilizzati per lunghe sessioni di lavoro. Il rischio di surriscaldamento è molto basso e garantiscono un minor assorbimento di energia. Poiché si tratta di prodotti professionali, il costo sarà indubbiamente più elevato, tuttavia, se si vuole acquistare un apparecchio in grado di lavorare qualunque tipo di alimento, vale la pena spendere di più.
1° consiglio: i produttori raccomandano di utilizzare i frullatori con corrente continua ad intervalli di 30 secondi, lasciandoli raffreddare per un paio di minuti ogni 5 riprese.
Alcune ricette col frullatore a immersione richiedono un lungo tempo di preparazione, quindi bisogna tener conto anche della praticità e della maneggevolezza del prodotto. Un buon frullatore deve pesare circa 900 g, essere dotato di un’impugnatura ergonomica, di un rivestimento anti-scivolo, da tasti ampi e morbidi e da un motore piuttosto silenzioso che non emette troppe vibrazioni. Altro requisito che incide sulla praticità del frullatore è la lunghezza del cavo: se il cavo è corto non permette una libertà di movimento adeguata. I modelli più economici hanno un cavo di circa 1 metro, che potrebbe non essere sufficiente per muoversi liberamente in cucina. In tal caso meglio optare per modelli che abbiano un cavo più lungo. Se invece non si vogliono altri cavi ingombranti, si può scegliere un modello a batterie ricaricabili, privo di filo. Il coperchio dev’essere dotato di un’apertura sufficiente per poter raggiungere tutti gli elementi in fase di lavorazione. Per una maggiore facilità di pulizia è opportuno scegliere un modello con un gambo estraibile, in modo da poterlo lavare facilmente anche in lavastoviglie. Per un utilizzo comodo ed estremamente funzionale in cucina è infine consigliabile optare per un modello con gancio, così da poterlo appendere ed averlo sempre a portata di mano durante le varie fasi di lavorazione.
2° consiglio: se il gambo del frullatore estraibile è in plastica, è opportuno controllare le istruzioni riportate sul libretto delle istruzioni, poiché non tutti i materiali plastici sono lavabili in lavastoviglie.
I prezzi del frullatore ad immersione dipendono ovviamente anche dai materiali, che sono di fondamentale importanza poiché entrano a contatto col cibo che sarà ingerito. Il blocco motore può essere realizzato in qualunque materiale, basta che sia resistente e sicuro. Il contenitore invece, spesso viene fabbricato o in vetro o in policarbonato. Il primo è vantaggioso perché si lava con facilità e non assorbe gli odori. Il plus del policarbonato è invece quello di essere indistruttibile. Nella scelta del mixer ad immersione è importante analizzare soprattutto i materiali del gambo. I materiali utilizzati sul mercato sono prevalentemente due: la plastica del tipo ABS, e quindi particolarmente resistente, e l’acciaio. La plastica è indubbiamente un materiale più economico, quindi uno dei più utilizzati tra i minipimer di fascia medio-bassa, ma di contro è più soggetto alla rottura e si macchia più facilmente a contatti con alcuni alimenti (in modo particolare quando si prepara la maionese col minipimer o si frullano le carote). Se si ha a che fare poi con composti bollenti, l’asta in plastica non è adatta. L’acciaio è un materiale decisamente robusto, resistente e duraturo, e soprattutto non rilascia sostanze potenzialmente pericolose. Ovviamente i frullatori ad immersione in acciaio sono di maggiore qualità e quindi costano di più.
3° consiglio: le plastiche non certificate come “senza BPA” possono rilasciare alle alte temperature il bisfenolo, una sostanza che rischia di causare problemi come l’infertilità maschile. Prima di procedere all’acquisto di un frullatore è quindi opportuno controllare le specifiche del prodotto.
Altro elemento decisivo in fase di acquisto del frullatore è la sua struttura. La maggior parte dei minipimer è dotata di un gambo estraibile, estremamente pratico per la pulizia ma poco solido. I modelli professionali o semi-professionali invece hanno un gambo fisso ed un corpo macchina completamente impermeabilizzato, che assicurano pulizia e resistenza. Il gambo estraibile può avere tre sistemi di sgancio e aggancio. Il primo sistema è lo sganciamento a tasto singolo, in cui il gambo si aggancia a pressione e si sgancia con un tasto. Il secondo sistema è lo sganciamento a tasto doppio, in cui il gambo si aggancia a pressione e si sgancia con la pressione di due tasti. Il terzo sistema è l’avvitamento, in cui il gambo si aggancia e si sgancia avvitandolo al corpo motore. Altro fattore importante nella scelta di un frullatore ad immersione è rappresentato dalle lame. I modelli più comuni in commercio sono dotati di 2 lame, ma sempre più produttori prediligono minipimer con 4 lame (2 più lunghe e 2 più corte).
4° consiglio: i minipimer sul mercato sono realizzati con lame inclinate a diverse angolazioni, garantendo così un’azione più ampia, e con le più svariate forme per sminuzzare gli alimenti. Bisogna tenere a mente questa caratteristica per personalizzare e ottimizzare il proprio lavoro di frullatura in base alle proprie esigenze e necessità.
I frullatori ad immersione possono essere dotati di diversi accessori, che ottimizzano il suo utilizzo in cucina. Prima di tutto bisogna esaminare le lame, sia in termini di forma (e quindi di funzione) sia in termini di quantità. I minipimer di media qualità hanno al massimo quattro lame mentre quelli più costosi possono arrivare fino a sei lame diverse. Essere informati sul tipo di lame è fondamentale perché è da queste che dipende gran parte della prestazione del frullatore. Le lame migliori sono lunghe, orientate in posizioni diverse, in parte seghettate e in parte liscie. Uno degli accessori che viene fornito quasi sempre in dotazione col minipimer è il bicchiere, la cui capacità in genere va da 500 ml fino ad un litro. Talvolta è dotato anche di un coperchio per conservare il frullato in frigorifero; tale coperchio è dotato di un foro mediante cui si possono inserire altri ingredienti anche quando la preparazione è già stata avviata. Questo vaso è in genere graduato, quindi è possibile misurare con precisione la quantità degli ingredienti. Nei modelli di media qualità è realizzato in plastica; nei modelli invece più costosi, lo si può trovare anche in vetro. Se da un lato la plastica è più resistente, il vetro è molto più facile da pulire e non assorbe gli odori.
Altro accessorio molto gettonato è il tritatutto, con una capacità che può andare da 250 ml a 500 ml, e solitamente dotato di un coperchio che favorisce l’aggancio del corpo motore del frullatore. Molto spesso il frullatore ad immersione viene fornito con una frusta, che si aggancia al corpo motore al posto della barra ad immersione. Ci sono poi altri accessori destinati però ai modelli professionali top di gamma, come il robot da cucina ed il gambo schiacciapatate e passaverdure.
5° consiglio: alcuni modelli di tritatutto “promettono” di triturare ogni cosa, ma in realtà non sono compatibili con gli alimenti più duri e rischiano di rompersi. Per questo motivo è consigliabile consultare le opinioni di altri utenti del web, per verificare l’effettiva consistenza del tritatutto fornito in dotazione col frullatore.
La pulizia costante è importante non solo per mantenere alte le prestazioni ma anche per una questione di igiene. Il frullatore può essere pulito con prodotti diversi: il metodo “classico” prevede l’utilizzo di detersivi liquidi e una spugna per i piatti. In questo caso è importante non utilizzare il lato abrasivo della spugna perché si rischia di graffiare irrimediabilmente l’apparecchio.
Se il minipimer è stato utilizzato per ingredienti dall’odore forte, questo può essere eliminato con l’alcol. Immergete le parti interessate in una bacinella precedentemente riempita con una soluzione di acqua e alcol. Dopo aver lasciato i vari pezzi in posa per almeno 10 minuti, risciacquarli solo con l’acqua. Una buona alternativa per eliminare eventuali odori è data dalla buccia di limone che deve essere strofinata sull’elettrodomestico.
Se si è in possesso di un frullatore a immersione la cui asta non è estraibile si può procedere alla pulizia riempiendo per metà il contenitore con acqua bollente e qualche cucchiaio di aceto. Si avvia il minipimer e lo si tiene in azione per almeno 30 secondi. Alla fine del processo le parti di cibo che si erano attaccate al frullatore si saranno staccate. Successivamente si asciughi il frullatore con un panno pulito.
Quando la plastica si ingiallisce a causa dell’utilizzo prolungato, l’aceto di mele è il miglior rimedio per rimuovere le macchie: si aggiunge in una bacinella un cucchiaio di acqua ogni 2 cucchiai di aceto. È una soluzione adatta sia per le parti in metallo che per quelle in plastica.
Attenzione al motore: questo non può essere pulito con liquidi. L’unica modalità possibile che non ne mette a rischio il suo funzionamento consiste in un panno asciutto o nell’uso dell’aria compressa per rimuovere la polvere.
I consumi di un frullatore, apparecchio presente in tutte le case e largamente utilizzato, sono davvero irrisori e incidono pochissimo sui costi della bolletta. Le potenze di questi dispositivi sono ridotte, vanno dai 300 ai 500 W per quelli ad uso domestico, ma per uso professionale sono presenti apparecchi con potenze maggiori, anche fino a 2000 Watt, molto performanti.
Tenendo conto che in media in 1 ora un frullatore può consumare 400Watt, è evidente che se il valore viene calcolato per il costo dell’energia applicato dal gestore si arriva a cifre molto basse. Infatti, anche se viene acceso in totale per 2 ore a settimana, i costi sono abbastanza irrisori.
In casa, infatti, vengono usati per il tempo necessario per preparare frullati, frappè, omogeneizzati e altro, e quindi l’impatto sulla bolletta non è così eccessivo come lo sono invece gli apparecchi energivori come la lavatrice o la lavastoviglie.
Anche nel caso dei frullatori professionali, che hanno una potenza maggiore, in realtà non consumano di più, perché consentono di dimezzare i tempi di lavoro, ottenendo risultati ancora migliori. Optare per i frullatori professionali è una buona idea, perché anche se lavorano a lungo non si surriscaldano, visto che hanno un motore più potente e quindi non si danneggiano.
In questo caso, a far aumentare i consumi sarà il periodo di tempo durante il quale l’apparecchio rimane acceso, e non la potenza maggiore, indispensabile per svolgere egregiamente il loro compito. Anzi, grazie alla potenza superiore le lame ruoteranno ad una maggiore velocità e saranno più efficaci nel tagliare e sminuzzare.
Consumi a confronto
Ecco alcuni modelli di frullatori presenti sul mercato, fra cui scegliere per preparare tanti frullati e frappè in casa.
Philips HR2052/00
Frullatore economico ma molto efficiente, ha una potenza di 350 Watt ed è indicato anche per tritare il ghiaccio. Dotato di una velocità, presenta la funzione Pulse-one-tuch, utile per tenere la miscelazione sotto controllo, una caraffa di 1,25 litri ed è realizzato in plastica anti urto. Ha anche una lama composta da quattro punte in acciaio inox, perfette per realizzare frullati, salse, frappè, pesti e ottenere eccellenti risultati.
Aigostar Pomegranate 30JDF
Adatto per miscelare qualsiasi tipo di frutta e verdura, questo frullatore ha 750W di potenza, compie 15.800 giri come minimo al minuto e arriva a compierne 20.000.L’apparecchio permette di preparare frullati, frappè ed è perfetto anche per triturare il ghiaccio. Presenta quattro lame realizzate in acciaio inox, ha una caraffa che può contenere 1,5 litri di liquido e si può lavare in lavastoviglie. Il frullatore è dotato di sistema di bloccaggio e ha anche una base antiscivolo. Le componenti sono realizzati in plastica BPA, che non è dannosa per la salute.
Homgeek – Frullatore Professionale
Frullatore dotato di un motore dalla potenza di 2000 Watt, ha una rotazione delle lame fino a 33.000 giri al minuto e consente di mescolare in modo uniforme i cibi e di tritare il ghiaccio senza difficoltà. L’apparecchio ha quattro pulsanti e otto lamelle seghettate in acciaio inox inossidabile, perfette per realizzare gustosi frullati, pesti, passati di verdure e molto altro.