È possibile distinguere questo dispositivo in due principali tipologie: il deumidificatore chimico e il deumidificatore elettrico.
Qual è il funzionamento deumidificatore chimico? I deumidificatori chimici o essiccativi per eliminare l’umidità si servono di appositi prodotti essiccanti che sono in grado di assorbire l’acqua; uno dei più utilizzati è il gel di silice, ovvero un prodotto disidratante di sintesi. Questa tipologia di deumidificatore viene particolarmente utilizzata nei luoghi caratterizzati da clima rigido, ovvero laddove il livello di umidità è relativamente basso. Talvolta possono essere utilizzati in combinazione con quelli elettrici.
I deumidificatori elettrici, lo ricordiamo, sono assai più efficienti degli essiccativi, poiché, essendo alimentati a corrente, garantiscono migliori performance. Una volta attaccato alla presa di corrente, l’apparecchio elettrico aspira l’aria per poi spingerla tramite un’apposita ventola in direzione della serpentina di raffreddamento. In tal modo il vapore acqueo che si trova nell’aria viene condensato e l’acqua che se ne ricava viene depositata in un recipiente apposito. Alla fine l’aria privata dell’umidità viene riemessa nell’ambiente. Si rammenta che l’acqua prodotta può essere utilizzata per stirare e per lavare il pavimento, ma non è potabile.
È infine possibile realizzare un deumidificatore naturale con una bottiglia di plastica e del sale grosso. Naturalmente il deumidificatore fatto in casa non garantisce performance di alto livello.
1° consiglio: se vuoi un clima perfettamente sano e asciutto per la tua casa orientati su un deumidificatore elettrico.
Prima di acquistare un deumidificatore è importante informarsi sulla capacità di deumidificazione, ovvero il numero di litri di acqua che l’apparecchio riesce a estrarre in un certo periodo di tempo. I deumidificatori economici, ad esempio, riescono a contenere un massimo di 10 litri in 24 ore, mentre quelli più costosi sono in grado di assorbire anche 30 litri al dì. Dai prezzi dei deumidificatori, quindi, dipendono in parte le prestazioni.
Un altro dettaglio a cui dovrai prestare attenzione è la potenza del deumidificatore. Questo parametro viene indicato in Watt. Si parte dai 100 Watt per i modelli base; le versioni più prestanti possono superare i 600 Watt. In quest’ultimo caso, parliamo di apparecchi realizzati in funzione di locali dalle superfici nettamente più ampie. Pensando ad una comune abitazione, potresti valutare l’acquisto di un deumidificatore la cui potenza non sia inferiore ai 300 Watt.
Occhio però ai consumi. Il costo d’esercizio di un simile elettrodomestico non deve essere sottovalutato. L’unità di misura su cui dovrai focalizzarti è il kilowattora (kWh): grazie a questo valore potrai stimare il consumo elettrico a cui andrai incontro. Facciamo alcuni esempi per comprendere meglio il tutto: 1 kWh equivale a poco più di 3 ore di attività per un modello con potenza di 300 Watt (300Wx3h), 5 ore per un deumidificatore da 200 Watt (200Wx5h).
2° consiglio: se il livello di umidità dell’ambiente che intendi deumidificare è elevato, avrai bisogno di un apparecchio dotato di un contenitore dalla elevata capacità.
In commercio è disponibile sia il deumidificatore a parete (fisso) sia il deumidificatore portatile.
Il modello fisso è potente e assai efficace e riesce a regolare il livello di umidità di qualsiasi tipo di ambiente, anche di dimensioni considerevoli. Esso solitamente viene collocato a incasso nello spessore di una parete oppure nello spessore del controsoffitto. È da rilevare tuttavia che i consumi deumidificatore fisso possono incidere significativamente sulla bolletta dell’elettricità.
Il deumidificatore portatile è senz’altro meno potente del modello precedente e pertanto costituisce la soluzione ideale per stanze di piccole dimensioni; sono apparecchi leggeri e facilmente trasportabili, in quanto dotati di pratiche ruote. Ne consegue che essi possono essere tranquillamente utilizzati in ambienti diversi a seconda delle proprie necessità. Il miglior deumidificatore portatile può essere tenuto in funzione per diverse ore al giorno, ma il consumo energetico è più basso rispetto al modello fisso.
3° consiglio: se hai necessità di deumidificare un ambiente ampio orientati su un modello fisso, in caso contrario prediligi un deumidificatore portatile.
Dopo aver stabilito la classe di potenza a cui appartiene il deumidificatore, l’aspetto su cui dovrai concentrarti riguarderà le funzioni principali che sarà possibile utilizzare. Tieni conto che, alla medesima potenza, le diverse proposte cambiano proprio in base alla completezza ed alla capacità o meno di operare in relazione all’aria presente nell’ambiente. Alcune unità sono in grado di procedere alla purificazione, al riscaldamento e tanto altro ancora riguardo al funzionamento specifico.
In linea di massima, il motivo per il quale si decide di acquistare un deumidificatore è quello di contenere l’umidità presente in determinati ambienti. Non vanno sottovalutati i rischi per la salute: nelle peggiori ipotesi, in locali “al limite” potrebbero essere individuati alti tassi di polveri e muffe. La stragrande maggioranza dei deumidificatori prevede la presenza di filtri in grado di trattenere le particelle dell’aria: di conseguenza, la loro azione permette di ridurre in modo considerevole la presenza di allergeni. Quanto detto è una diretta conseguenza delle modalità con cui l’apparecchio riesce a movimentare l’aria facendo affidamento su uno o più ventilatori. Com’è ovvio che sia, più efficaci sono le prestazioni da questo punto di vista e tanto più alto sarà il prezzo. Allo stesso tempo, prodotti di questo tipo richiedono maggiore attenzione sotto il profilo della manutenzione, del lavaggio dei filtri e dell’eventuale sostituzione di alcuni componenti dopo un certo periodo. La loro efficacia, tuttavia, è garantita.
C’è un altro aspetto che devi considerare: l’aria in uscita, di solito, è leggermente più calda rispetto a quella presente nell’ambiente: fino ad 1°C in più. Nell’eventualità in cui desiderassi una temperatura ancora più calda, potresti valutare alcuni dei modelli che prevedono l’opzione del riscaldamento nelle loro caratteristiche tecniche.
Tra le altre funzionalità ricercate dai consumatori abbiamo anche la ionizzazione dell’aria. In questo caso, la deumidificazione può contare su cariche negative (ioni) che, andando ad unirsi a particelle di fumi, pollini e polvere (cariche positive) danno vita a particolari composti che poi si depositano sulle superfici e non restano sospesi nell’ambiente. L’aria risulta quindi ancora più pulita e questo è un importante vantaggio soprattutto nel caso in cui soffrissi di disturbi all’apparato respiratorio. Un’altra funzione da non sottovalutare è quella di asciugatura dei panni, che agevola grazie a una deumidificazione più rapida o attraverso l’emissione di un flusso di aria calda, il processo di asciugatura della biancheria.
Infine, vi sono alcune caratteristiche secondarie che però farebbe sempre piacere avere a propria disposizione. Ad esempio, pensa al blocco della tastiera: questo impedirebbe di modificare accidentalmente le impostazioni che hai scelto per attivare il deumidificatore, oltre a rappresentare un ulteriore aspetto di sicurezza in caso ci fossero dei bambini nelle vicinanze. Altre unità sono invece dotate di un sistema di autospegnimento. Quest’ultimo può agire in diverse modalità: l’apparecchio si spegnerebbe dopo un certo periodo di tempo oppure una volta raggiunto il livello di deumidificazione desiderato. Completano il quadro eventuali comandi wireless a distanza (magari tramite applicazioni dedicate).
4° consiglio: se soffri di allergie orientati su un modello dotato della funzione di purificazione dell’aria.
Un altro aspetto che non dovrai assolutamente tralasciare durante l’acquisto di un deumidificatore è la manutenzione ordinaria. Quest’ultima dovrà risultare facile e rapida, alla portata di tutti. Considerando la maggior parte dei modelli tradizionali, bisognerà periodicamente procedere all’estrazione ed alla pulizia del filtro dell’aria a rete sintetica inserito a protezione del ventilatore. Si tratta di un’operazione fondamentale che non può essere rimandata: con il lavaggio del filtro si eliminano depositi di polvere accumulati nel corso del tempo che, se non rimossi, darebbero vita a batteri, virus e muffe. Ecco perché diventa importante accertarsi riguardo alla praticità di estrazione del filtro ed alla possibilità che quest’ultimo possa essere ripulito efficacemente in ogni zona. Nel caso in cui il tuo interesse dovesse ricadere su un deumidificatore con filtri integrativi per purificare l’aria dovrai informarti attentamente circa la procedura da seguire per pulirli ed eventualmente sostituirli: in quest’ultima circostanza, accertati dei costi d’acquisto che bisognerà sostenere per i relativi pezzi di ricambio.
Anche la rumorosità di funzionamento è un dettaglio a cui dovrai prestare particolare attenzione. Ti capiterà certamente di attivare questo elettrodomestico durante le ore notturne: se il tuo appartamento non è dotato di isolamento acustico, il funzionamento del dispositivo potrebbe rappresentare un fastidioso problema e disturbare il riposo.L’emissione acustica viene indicata in decibel (dB): questo parametro, in media, si assesta sui 45 dB. Un modello che dovesse riportare valori inferiori a tale cifra sarebbe indubbiamente molto silenzioso e rappresenterebbe l’alternativa ideale nella circostanza che abbiamo ipotizzato poco fa. Esistono poi unità con emissione sonora a 38 dB, adatti per un utilizzo continuativo in qualunque ora del giorno.Attenzione alle proposte il cui tasso di rumorosità dovesse raggiungere o addirittura superare i 50 dB: in questi casi, il deumidificatore sarebbe tutt’altro che discreto e risulterà impossibile non accorgersi della sua presenza. Prendi in considerazione queste proposte solo per installazioni in locali adeguatamente insonorizzati o comunque ben distanti dalla tua zona di riposo (cantine o magari luoghi dell’edificio non abitati, per evitare di arrecare disturbo a terzi).Come puoi facilmente intuire, la rumorosità di funzionamento dev’essere presa in esame riflettendo sulla fascia oraria un cui si prevede che possa essere maggiormente utilizzato il deumidificatore. Fondamentale sarà quindi il punto all’interno del quale lo posizionerai: nell’eventualità in cui l’installazione riguardasse un ufficio è chiaro che (salvo in casi eccezionali) l’uso dell’apparecchio avverrebbe soprattutto di giorno. Il discorso cambierebbe installandolo nella camera da letto.
5° consiglio: prediligi un deumidificatore che non sia eccessivamente problematico da gestire, tenendo conto, ad esempio, delle opinioni degli acquirenti che trovi sul web.