Esistono diversi tipi di termometro. I più diffusi sono i seguenti:
- il termometro alimenti a inserimento: si tratta di un termometro digitale caratterizzato da una sorta di spillone che va introdotto all’interno delle pietanze e da un display su cui viene segnalato il grado di cottura del cibo. Esso, lo ricordiamo, è in grado di rilevare la temperatura in pochi secondi;
- il termometro con sonda: è caratterizzato dalla presenza di una sonda di dimensioni variabili, collegata a un piccolo schermo dove viene segnalata la temperatura, dotato di una serie di pulsanti per le impostazioni. Si tratta di un tool versatile e pratico, che può essere utilizzato per una vasta gamma di pietanze;
- il termometro a infrarossi (o pirometro): questo utensile basa il suo funzionamento sulla tecnologia dei raggi infrarossi. A differenza dei precedenti termometri, il modello a infrarossi non ha bisogno del contatto con l’alimento per rilevarne il grado di cottura. Anche in questo caso è presente un display digitale sul quale viene indicata la temperatura.
1° consiglio: se la tua ambizione è quella di realizzare preparazioni culinarie impeccabili, comincia a utilizzare un termometro da cucina professionale.
Un termometro cucina per essere di qualità non può prescindere da alcune caratteristiche tecniche. È importante che il termometro digitale da cucina sia in grado di rilevare un ampio range di temperatura. Se si vuole, per esempio, misurare la temperatura dell’olio per la frittura è importante che il termometro per alimenti sia capace di riconoscere e segnalare anche un livello di cottura significativamente elevato.
D’altra parte anche il parametro della sensibilità alle variazioni è fondamentale: per alcune pietanze, come lo zabaione, la rilevazione deve essere molto precisa.
Ne consegue che è sempre opportuno optare per termometri che abbraccino un range di temperatura ampio e che siano dotati di un elevato grado di accuratezza.
2° consiglio: conoscere la temperatura esatta di cottura è estramemente importante, soprattutto nel caso di determinati cibi. Il migliore termometro da cucina quindi deve avere un buon livello di sensibilità anche alle variazioni.
Oltre alle caratteristiche tecniche e al principio di funzionamento, prima dell’acquisto di un termometro da cucina è opportuno verificarne anche la praticità di utilizzo, ovvero il livello di comodità e di maneggevolezza. Il termometro deve perciò essere in grado di misurare rapidamente la temperatura di cottura degli alimenti e, al contempo, deve essere leggero, facile da estrarre e poco ingombrante, in modo da poterlo riporre in qualsiasi cassetto della cucina.
3° consiglio: quando ti accingi a effettuare una frittura abbondante non dimenticare di avere a portata di mano il tuo termometro alimentare per ottenere un cibo croccante e ben cotto.
Ogni modello di termometro alimentare è più adatto alla misurazione della temperatura di particolari pietanze. In particolare sul mercato possiamo trovare i seguenti tipi di termometro cucina, realizzati per specifiche funzioni:
- termometro per carne: dotato di una sonda metallica della lunghezza di circa 10 centimetri, questo termometro è in grado di misurare la temperatura interna della nostra pietanza a base di carne. Per una misurazione esatta si consiglia di introdurre il termometro all’interno dell’alimento e di tenerlo per circa 20 secondi nella parte più polposa. Nel caso in cui si tratti di cibi piatti (si pensi all’hamburger bovino) il termometro alimentare va inserito in orizzontale;
- termometro per forno: si tratta di un termometro a sonda che misura la temperatura interna mentre le pietanze sono in cottura. Questo tipo di strumento è realizzato in acciaio inossidabile ed è munito di un apposito gancio per essere appeso alla griglia del forno. Il termometro forno riesce a misurare temperature comprese tra i 50 e i 350 gradi;
- termometro per friggere: conoscere l’esatta temperatura dell’olio è importante per preservarne le qualità nutritive e per ottenere fritture gustose. Questo termometro da cucina, lo ricordiamo, è munito di un gancio per essere attaccato al bordo della pentola;
- termometro da zucchero: noto anche come caramellometro o termometro per dolci, presenta una forma simile al tradizionale termometro per la misurazione della temperatura corporea. Realizzato in vetro e in acciaio inossidabile, viene utilizzato per rilevare il livello di cottura dello zucchero quando si prepara il caramello, ma anche per registrare la temperatura dei liquidi.
4° consiglio: ricordate di pulire di tanto in tanto il termometro alimentare e di rimuovere eventuali residui di cibo.
Alcuni tipi di termometri alimentari (come, per esempio quelli utili a misurare la temperatura del cioccolato o del caramello) presentano un aspetto simile a quello dei tradizionali termometri a mercurio e sono caratterizzati da un involucro in plastica dura, mentre altri (si pensi ad esempio ai modelli da forno) sono in acciaio inox o in alluminio temperato. Tra i modelli a inserimento poi è possibile che alcuni abbiano il corpo in plastica, mentre la parte che entra in contatto con i cibi è in metallo.
I termometri con tecnologia a infrarossi, invece, sono realizzati per lo più in plastica dura, in quanto nessuna parte deve entrare in contatto diretto con i prodotti alimentari.
I termometri in metallo, come è facilmente intuibile, sono più resistenti e duraturi: ne consegue che il loro prezzo, rispetto ai modelli in plastica, risulta più elevato.
5° consiglio: prima di acquistare il tuo termometro da cucina, assicurati che esso sia realizzato con materiali atossici e in grado di resistere anche a temperature molto elevate.