Sembra scontato ma la prima cosa da valutare è che il tuo smartphone sia compatibile con lo smartwatch, altrimenti avrai speso soldi per niente. Non solo compatibilità tra sistemi operativi, ma anche tra bluetooth visto che è la connessione più comune tra smartphone e smartwatch. Infatti il bluetooth smart (che sia versione 4.0, 4.1, 4.2, ecc) non può connettersi con versioni più vecchie. Per fortuna solo pochi smartwatch hanno il bluetooth smart; solitamente si tratta di quelli sportivi costruiti appositamente per l’attività fisica. Tutti gli altri montano un bluetooth smart ready che è compatibile con qualsiasi versione.
1° consiglio: verifica sempre che il sistema operativo dello smartphone sia compatibile con lo smartwatch, inoltre accertati che il bluetooth dello smartwatch sia smart ready.
Le dimensioni dello smartwatch e il peso possono incidere sulla scelta dato che solitamente non sono propriamente contenute. Per certi polsi sono davvero grandi. Anche il design sembra esser pensato soprattutto per il genere maschile, ma qualche marchio fortunatamente si sta orientando verso il mondo femminile.
Gli schermi possono essere quadrati o tondi: il primo caso racchiude la quasi totalità degli smartwatch. Ricorda che se si desidera un display di qualità non si può lesinare sulle dimensioni.
Anche lo spessore può incidere; sicuramente a qualcuno è capitato di indossare un bell’orologio, ma spesso più di 1 cm e, per questo, di non riuscire ad indossarlo a causa del fastidio procurato. Gli smartwatch difficilmente sono più sottili di 1 cm, quindi valuta bene anche quest’aspetto prima di comprarlo!
La quasi totalità degli schermi è touchscreen; questi sono davvero ben fatti, sia dal lato strutturale sia sotto il profilo dei colori e della users experience. Infatti, il tocco del dito viene percepito molto bene anche su una superficie ridotta e il vetro è davvero molto robusto. Per quanto riguarda la luminosità si trovano in commercio smartwatch che non hanno la funzione automatica di regolazione della luminosità; se ce l’hanno, è meglio fare una prova sotto la luce diretta per vedere se la realtà soddisfa le aspettative.
Per quanto riguarda la risoluzione, è meglio puntare a qualcosa che superi i 300 x 300 pixel, per essere sicuri di avere tra le mani un buon prodotto.
2° consiglio: prima di acquistare lo smartwatch, verifica sulla scheda tecnica le dimensioni e le altre caratteristiche che per te possono fare la differenza. Se sei particolarmente minuto/a, scegli uno smartwatch dalle dimensioni ridotte ed evita quello che, anche se ti piace, sarebbe troppo grande e/o pesante per il tuo polso.
Questo argomento è tra i più delicati e tra quelli che generano più frustrazione. Sembra quasi scontato che lo smartwatch possa inviare notifiche e chiamate, ma così non è. Infatti la maggior parte mostra solo una notifica, nonostante tu ne abbia ricevute diverse (siano esse Whatsapp, Telegram o altre app di messaggistica). Sono pochi quelli che permettono di rispondere direttamente dallo smartwatch, e la risposta solitamente è dettata a voce e trascritta dallo smartwatch con evidenti problemi di comprensione.
Esistono alcuni modelli che all’arrivo di una notifica vibrano quel tanto da segnalarne l’arrivo, in altri invece la vibrazione è quasi assente.
Per quanto riguarda le altre funzioni, è possibile avviare una chiamata da smartwatch o rifiutarla, ma si deve parlare tramite lo smartphone. Per ora solo pochissimi orologi permettono la chiamata diretta.
3° consiglio: se compri uno smartwatch con l’obiettivo di rispondere direttamente a chiamate e messaggi da app, dovrai fare molta attenzione: per ora la maggior parte non è ottimizzata.
Il design gioca la sua parte: in commercio si trovano smartwatch con cassa in metallo, plastica o ceramica; con colori scuri luminosi; eleganti o sportivi; con il cinturino in silicone, pelle o metallo. Non sottovalutare i cinturini alternativi, per cambiare colore o materiale.
Gli smartwatch di ultima generazione, oltre ad avere il sensore per il battito cardiaco, includono molti altri sensori che permettono il controllo e l’analisi di dati derivanti dall’attività fisica. Ognuno prevede l’installazione di applicazioni diverse, alcune fornite dalla casa madre, altre compatibili, scaricabili a discrezione dell’utilizzatore. Molti orologi permettono di monitorare attività al chiuso e all’aperto, in acqua o ad alte quote. Se ami le camminate e le escursioni, devi scegliere uno smartwatch con il GPS integrato.
4° consiglio: esteticamente non devi far altro che seguire i tuoi gusti, ma non dimenticare di considerare se alcune parti dello smartwatch si possono sostituire, per diletto o necessità. Se pratichi sport o attività fisica, soffermati sulle possibili app con cui lo smartwatch può interfacciarsi.
Negli ultimi anni si è sempre più sentito parlare di certificazione IP nel settore della tecnologia. Cerchiamo di capire cos’è esattamente. Secondo la norma internazionale IEC 60529 la sigla “IP” sta per International Protection ed indica un punteggio in merito alla protezione da acqua e polvere. Le certificazioni che interessato gli smartwatch sono IP67 e IP68: entrambe certificano che il prodotto è completamente protetto da infiltrazioni di sabbia e polvere e che non subisce danni derivanti dall’acqua. L’unica differenza tra i due è che l’IP67 garantisce l’impermeabilità all’acqua fino a 1 metro di profondità per un massimo di mezz’ora, IP68 invece per immersioni superiori al metro, fino a 10 bar, per un massimo di un’ora.
La certificazione in oggetto però prende in considerazione esclusivamente l’acqua dolce, quindi l’acqua salata e l’acqua delle piscine (con altre concentrazioni di cloro) potrebbero risultare corrosive nel lungo periodo. Questo non vuol dire che non puoi usare lo smartwatch al mare o in piscina ma assicurati, una volta uscito dall’acqua, di risciacquarlo con cura.
5° consiglio: verifica la certificazione IP dello smartwatch così da non avere brutte sorprese.