Miglior prezzo Coperta isotermica: Guida 2024

Hai presente quelle coperte argentate da un lato e dorate dall’altro che si vedono spesso quando ci sono incidenti, incendi o in generale casi di emergenza? Si tratta di coperte isotermiche, con uno spessore simile ad una carta stagnola in alluminio che svolge una doppia funzione: mantenere il calore in caso di ipotermia oppure, al contrario, riflettere il calore in caso di colpi di calore con l’obiettivo di ripristinare la corretta temperatura corporea.

Come si utilizza la coperta isotermica? Con quali materiali è fatta? Come funziona? Quali sono i migliori modelli disponibili in commercio? Nei seguenti paragrafi rispondiamo a tutte queste domande così puoi avere una panoramica completa sulle funzionalità e sull’utilizzo delle coperte isotermiche.

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Classifica coperte isotermiche

Cos’è la coperta isotermica

La coperta isotermica è a tutti gli effetti un presidio medico usato per stabilizzare la temperatura dei pazienti che sono a rischio ipotermia oppure che hanno subito dei colpi di calore. Si stende facilmente sul paziente e non crea increspature, rendendo l’utilizzo estremamente semplice.

La coperta isotermica di emergenza fu sviluppata per la prima volta nel 1964 dalla NASA, con l’obiettivo di proteggere gli astronauti dalle temperature estreme dello spazio. Negli anni successivi è diventata un elemento praticamente imprescindibile dell’attrezzatura outdoor.

Benché venga usata principalmente nelle operazioni di primo soccorso per stabilizzare la temperatura corporea di persone ferite o disperse, è consigliabile averla sempre a disposizione nei kit di emergenza ma anche nella propria automobile poiché può risultare sempre utile.

Si tratta di un foglio metallico molto sottile che si può ripiegare, quindi occupa poco spazio e può essere conservato ovunque senza creare eccessivo ingombro. Inoltre ha un costo piuttosto contenuto, quindi più che una spesa va considerato come un investimento sulla propria sicurezza e sulla salute della propria salute e quella dei propri cari.

A cosa serve la coperta isotermica

La coperta isotermica ha due lati, uno di colore argento e uno di colore dorato, e svolgono due funzioni diametralmente opposte.

In caso di trauma o ipotermia la parte di colore argento va rivolta verso il paziente in modo da mantenere il calore corporeo all’interno senza farlo disperdere. In caso di colpo di calore invece la parte di colore argento deve essere esterna rispetto al paziente così da bloccare il calore proveniente dall’esterno. Verso il paziente deve invece essere rivolta la parte di colore dorata che facilita la dispersione di calore.

La coperta isotermica può essere usata anche per creare ombra contro il calore irradiato, ma non va usata per avvolgere una persona in caso di caldo eccessivo poiché intrappolerebbe il calore corporeo facendo aumentare ulteriormente la temperatura.

Questi presidi medici, noti anche come coperte di emergenza o coperte di sopravvivenza, sono impermeabili al vento e all’acqua e garantiscono un’ottima resistenza contro le escursioni termiche in inverno e in estate. Per le loro peculiari caratteristiche di leggerezza, resistenza e prezzo contenuto sono particolarmente utilizzate dai senzatetto o in caso di pronto soccorso di persone disperse, ferite o rimaste coinvolte in incidenti o disastri naturali.

Con quali materiali è fatta la coperta isotermica?

Le coperte isotermiche sono state sdoganate nei più disparati ambiti e quindi in commercio ne esistono svariati modelli realizzati in differenti materiali che possiamo così elencare:

-mylar. La maggior parte delle coperte di emergenza, caratterizzate da un aspetto metallico, dorate e argentate, sono realizzate in mylar. I modelli realizzati in mylar sono noti anche come coperte spaziali, coperte di sopravvivenza e coperte solari. Sono realizzati in alluminio vaporizzato e stratificato su un sottile foglio di plastica.

L’alluminio è un materiale riflettente e proprio per questo motivo impedisce la dispersione di calore per irraggiamento, tenendo al caldo il corpo di una persona e conservando la sua temperatura corporea. Avrai notato che queste coperte vengono date alla fine della corsa ai maratoneti, proprio perché il calore corporeo tende a scendere rapidamente una volta che si smette di correre. Il mylar aiuta quindi a riflettere fino all’80% del proprio calore verso se stessi.

Le coperte in mylar sono anche impermeabili, quindi bloccano la perdita di calore causata dall’evaporazione. Sono anti-vento, quindi possono essere usate per proteggersi dal vento o per rivestire l’interno di rifugi di fortuna;

-lana. Le coperte isotermiche in lana sono particolarmente versatili e multifunzionali e risultano utili in tante occasioni. All’occorrenza possono essere usate come poncho, avvolte intorno al corpo per riscaldarsi o per proteggersi dalla pioggia oppure piegate ed essere usate come telo da terra.

La lana, in caso di pioggia non molto forte, respinge l’acqua e ti mantiene asciutto e continua ad isolare anche quando è bagnata. Una volta smesso di piovere, è possibile togliersi di dosso la coperta bagnata. Le coperte di lana sono più resistenti rispetto alle coperte in mylar e sono anche ignifughe, quindi possono essere usate tranquillamente in prossimità di un fuoco acceso o di fiamme vive. In caso di vento le coperte di lana non sono così efficaci, ma assicurano comunque una buona protezione.

-pile. Un altro materiale usato per realizzare le coperte isotermiche è il pile che, rispetto alla lana, fornisce prestazioni decisamente migliori in ambienti interni. Il pile è morbido, leggero, compatto e non irrita la pelle. Se è vero che assorbe velocemente l’acqua, è anche vero che si asciuga con altrettanta rapidità una volta messo al sole. Occhio però che si danneggia facilmente, non è ignifugo e non è antivento.

Come funziona la coperta isotermica?

Per comprendere meglio come funziona la coperta isotermica, è opportuno capire quali sono gli strati che la compongono:

• PET (polietilene tereftalato) generalmente di colore giallo trasparente con caratteristiche di trasparenza agli infrarossi che, accoppiato allo strato di alluminio, assume una colorazione oro-metallica;
• alluminio come forma di rivestimento presente sul lato che non entra direttamente a contatto con lo strato di PE, evitando così la conduzione termica e quindi la dispersione del calore. In questo modo si ottiene la massima riflessione possibile degli infrarossi, vicina al 100%;
• PE (polietilene) trasparente che ha maggiori caratteristiche di trasparenza all’emissione degli infrarossi emessi dallo stesso corpo umano.

Questi tre strati, a mo’ di sandwich, garantiscono alle coperte isotermiche quelle caratteristiche di prevenzione da ipotermia (abbassamento della temperatura corporea) o da ipertermia (innalzamento della temperatura corporea).

Tale struttura è finalizzata ad isolare lo stato conduttivo termico/elettrico ed è realizzata in alluminio depositato in CVD (Chemical Vapour Deposition). In caso contrario l’alluminio svolgerebbe la sua naturale funzione di conduzione termica, quindi aumenterebbe la velocità di dispersione di calore oppure di surriscaldamento. 

Quando usare la coperta isotermica?

Come abbiamo già avuto modo di spiegare la coperta isotermica svolge principalmente due funzioni: innalzare la temperatura corporea oppure mantenere il calore corporeo.

Se si sono verificati colpi di calore è necessario proteggere il corpo dal sole forte o da altre fonti di calore esterne, quindi si usa il lato argentato verso l’esterno per non far innalzare la temperatura corporea.

In caso di ipotermia o di freddo gelido invece bisogna usare il lato dorato verso l’esterno in modo da mantenere il calore corporeo ed evitare che la temperatura del corpo scenda ulteriormente.

Naturalmente le coperte isotermiche non sono indicate per l’uso quotidiano, quanto piuttosto per i casi di emergenza o di reale pericolo imminente. Esistono però tantissime alternative per usare in modo intelligente la coperta isotermica in casi di emergenza o semplicemente per affrontare al meglio condizioni meteo particolarmente ostili.

La coperta isotermica può ad esempio essere usata come telo sottotenda o come coperta da picnic per proteggersi dall’umidità del terreno. In alternativa si può usare per aumentare il calore del fuoco durante il campeggio, facendo attenzione a tenere il lato argentato in modo tale che rifletta il fuoco verso di te.

Tagliata a strisce e legata agli alberi la coperta può essere usata come segnavia e quindi tenere traccia del percorso, così da non perderti nei boschi o nei sentieri. Con un po’ di nastro adesivo applicato in modo corretto è possibile trasformare la coperta in un sacco a pelo d’emergenza dove dormire, per riflettere il calore verso te stesso e difenderti dalle rigide temperature. Facendo un buco nella coperta puoi invece usarla come poncho antipioggia, applicando un po’ di nastro adesivo. Se ti sei perso puoi usare il lato riflettente argentato per fare luce e segnalare così la tua posizione ai soccorritori.

Quando si va in ipotermia e cosa fare per evitarla

Quando si espone l’organismo troppo a lungo a temperature estremamente fredde c’è il serio rischio che il corpo vada in ipotermia. Il corpo generalmente è in grado di termoregolarsi e mantenere una temperatura di 37°, ma in caso di ondate di freddo eccezionali o di prolungata esposizione a temperature molto rigide la temperatura corporea può andare sotto i 35°. In questi casi si parla di ipotermia che rallenta la circolazione del sangue che invece serve per evitare dispersioni di calore.

Ci possono essere tre tipologie di ipotermia, ognuna delle quali con un differente livello di gravità:

• ipotermia lieve che si verifica quando la temperatura corporea scende fino a 32°. Tra i sintomi principali ci sono pallore del viso e del corpo, brividi continui, battito cardiaco accelerato, dolori muscolari e articolari;
• ipotermia moderata, quando la temperatura corporea oscilla tra i 32 e i 26°. Oltre ai sintomi precedentemente elencati, possono verificarsi stati di sonnolenza e confusione, aritmia, respiro rallentato e rigidità muscolare;
• ipotermia grave che si verifica quando la temperatura corporea scende sotto i 26°. Le funzioni vitali sono gravemente compromesse e subentra uno stato di incoscienza che può portare alla morte dovuta ad arresto cardio-respiratorio.

In caso di ipotermia lieve e moderata, che si manifesta con il raffreddamento delle mani e dei piedi e uno scarso afflusso del sangue, c’è il rischio di congelamento che determina danni alla pelle e ai tessuti molli causati dall’esposizione prolungata a temperature inferiori allo zero oppure da mancanza di ossigenazione e calore.

Come per l’ipotermia ci sono differenti livelli di congelamento e nei casi più gravi l’assenza prolungata di flusso sanguigno nei tessuti può provocare la morte delle cellule e la comparsa della cancrena. In tal caso è necessario seguire una terapia antibiotica ma, se l’infezione risulta molto estesa, potrebbe essere richiesta l’amputazione della parte gravemente infettata.

Come prevenire l’ipotermia e il congelamento?

Ecco una serie di consigli molto utili:

• evitare l’esposizione prolungata del corpo a temperature molto fredde;
• vestirsi con più strati, preferibilmente con indumenti impermeabili e antivento;
• indossare guanti, sciarpa e cappello e proteggere bene le orecchie;
• cambiare gli indumenti bagnati appena possibile;
• monitorare con attenzione i possibili sintomi di ipotermia;
• ai primi sintomi di congelamento trovare subito un riparo caldo;
• avere con sé degli indumenti di ricambio e anche provviste, soprattutto quando si va in montagna;
• bere liquidi preferibilmente caldi e seguire un’alimentazione corretta;
• evitare l’uso di alcolici che favoriscono la dispersione di calore;
• mantenersi costantemente in movimento.

Recensioni coperte isotermiche

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• Coperta d'emergenza adatta a mantenere la temperatura del corpo, ideale per proteggere sia dal freddo che dal caldo
• L’interno argentato della coperta trattiene il calore del corpo, l’esterno dorato riflette i raggi solari
• Coperta in film di poliestere metalizzato ideale per proteggere sia dal freddo che dal caldo
• Le proprietà di riflessione del materiale permettono di proteggere il corpo dai raggi solari o di evitare dispersione di calore. Lato oro esterno per trattenere il calore, lato argento esterno per riflettere i raggi solari.
• E' consigliato l'uso in caso di incidenti, venti, pioggia e luoghi soleggiati. Stendere la coperta sul corpo senza stringere.

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Le 5 migliori coperte isotermiche disponibili in commercio

Diamo adesso uno sguardo alle 5 migliori coperte isotermiche disponibili in commercio:

Coperta di sopravvivenza Shayson

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Modello versatile e resistente, che può essere usato in vari ambiti come nel kit di pronto soccorso in virtù della sua leggerezza, robustezza e impermeabilità;

Coperta Ofkpo

Coperta di salvataggio che protegge dal freddo, dalla pioggia, dal calore e dal vento;

Coperta di emergenza Vordas

Modello compatto a doppia faccia (argento interno e oro esterno) che fornisce una comoda protezione in tutte le condizioni climatiche estreme, sia calde che fredde;

Coperta di emergenza Gisinti

Modello realizzato in poliestere adatto per proteggere dal raffreddamento e dal calore dei raggi solari.