Per un suo utilizzo ottimale, ci sono diversi valori dell’acqua da tenere sotto controllo (PH, cloro, alcalinità etc.), per ciascuno dei quali esiste un test specifico.
Il ph misura il grado di acidità o basicità dell’acqua: Il suo valore ideale deve essere compreso tra 7,2 e 7,6.
Il ph alto in piscina, che supera quindi il valore di 7,6, riduce la capacità disinfettante del cloro. Di conseguenza, avremo più rischi di sviluppi di batteri nocivi all’interno della piscina.
Il ph basso in piscina invece è ancora più pericoloso. Al di sotto del valore 6,7 infatti, l’acqua presenta un alto grado di acidità, che può corrodere addirittura apparecchiature come il sistema di filtraggio. Dunque pericolosissima per gli essere umani.
L’acronimo TAC (Titolo Alcalimetrico Completo) misura l’alcalinità ossia la capacità dell’acqua di ”resistere” a cambiamenti indotti del suo pH.
In altre parole,Il TAC determina la stabilità del pH: il TAC ideale è compreso tra 100 e 250 mg/l, se il TAC è inferiore agli 80 mg/l, il pH è molto instabile e l’acqua diventa aggressiva mentre se il TAC è superiore ai 250 mg/l, il pH è troppo stabile.
Per quanto riguarda Il cloro, è fondamentale per disinfettare la piscina e mantenere l’acqua pulita e igienizzata e deve essere presente in una quantità compresa tra 0,6 e 1,50 ppm.
Oltre a tali valori, è importante controllare la temperatura dell’acqua della piscina affinchè chi fa il bagno non si trovi a nuotare in acqua troppo calda o troppa fredda e per evitare la proliferazione di alghe e batteri, rischio che si corre al di sopra di una certa temperatura.
A questo punto è inevitabile chiedersi qual’è la temperatura ideale per l’acqua delle piscine (fuori terra):secondo gli esperti, per le piscine esterne, la temperatura ottimale è compresa tra i 22° e i 28° gradi.
1 ° consiglio: se le temperature esterne sono piuttosto elevate, ti suggeriamo di regolare la temperatura tra i 22° e 24°; se invece il clima è più fresco, è possibile portare la temperatura tra i 26° e i 28° gradi con un apposito riscaldatore d’acqua per piscine.
Come abbiamo accennato nell’introduzione alla nostra guida, esistono varie tipologie di termometri: noi ci occuperemo delle due tipologie più diffuse, i termometri galleggianti e i termometri digitali.
I termometri galleggianti per piscina hanno la curiosa peculiarità di essere costruiti spesso a forma di boa, di papera, di pesciolino e così via, un simpatico escamotage che oltre a dare un tocco di colore alla propria piscina, diventa motivo di attrazione per i bambini. Se reputi questa scelta troppo eccentrica per i tuoi gusti, nessun problema visto che esistono anche dei normalissimi modelli dal design semplice ed essenziale.
I termometri digitali per piscina , caratterizzati da un display che indica la temperatura, possono essere di diversi tipi, a seconda del tipo di alimentazione e tecnologia che usano: modello base a batteria, modello ad energia solare, modello wireless.
Per comprendere al meglio funzionamento e caratteristiche specifiche di questi utili strumenti, ti invitiamo a proseguire nella lettura della nostra guida.
2 ° consiglio: a prescindere dalla tipologia di termometro che deciderai di acquistare, ti suggeriamo di dare priorità ai termometri che garantiscono un grado di precisione accurato (solitamente +/-1 °C ).
Per quanto riguarda i termometri per piscina galleggianti le caratteristiche da prendere in considerazione sono:
• range di temperatura dell’acqua ,misurato sia in gradi Celsius ( solitamente 0-50 °C) che Fahrenheit;
• livello di accuratezza della misurazione ( margine di errore tollerato, solitamente +/-1 °C );
• dimensioni del prodotto;
• eventuale cordino/cavo con cui legare o spostare il termometro;
• design semplice o con animaletto
Molte questi parametri ( range di temperatura, livello di accuratezza della misurazione) sono comuni anche ai termometri digitali, che presentano però anche sostanziali differenze:
• il display digitale;
• la tipologia di alimentazione: a batteria o solare;
• forma tondeggiante.
Per quanto riguarda il termometro wireless per piscina va fatto un discorso a parte, viste le sue peculiari caratteristiche:
• composto da una stazione base e da un sensore per la temperatura da collocare all’esterno;
• Il sensore esterno è impermeabile, galleggiante, resistente ai raggi UV e ai prodotti chimici;
• la stazione base visualizza contemporaneamente la temperatura ambiente interna/esterna (°C o °F);
• distanza massima di trasmissione tra unità di base e sensore: ( distanza ideale circa 30 metri);
• range di temperatura maggiore rispetto agli altri termometri (solitamente -40°C a +60°C;
• alimentazione a batteria.
3 ° consiglio: l’opzione green per antonomasia è il termometro ad energia solare, ma prima di acquistare questo prodotto ricorda di controllare che abbia la cordicella per il fissaggio, visto che questa tipologia di termometro non sempre ne è provvisto!
Quando si acquista qualsiasi prodotto, la prima preoccupazione di un neofita è che l’oggetto acquistato sia pratico ovvero facile da usare, immediato.
E’ questo sicuramente il caso del termometro galleggiante, solitamente realizzato in plastica trasparente resistente, ed inserito in un involucro di plastica che protegge l’accessorio dagli urti.
L’unico neo di una tipologia di prodotto che è la quintessenza della facilità di utilizzo, potrebbe essere la dimensione dei numeri e dei simboli non molto grande, cosa, quest’ultima, che potrebbe rendere più difficile la lettura della temperatura a chi ha qualche problema di vista.
Estremamente semplici nel loro utilizzo sono anche i termometri digitali ad energia solare, con un unico aspetto leggermente problematico: spesso , a causa della loro forma tondeggiante ( non esistono solo modelli con questa forma, ma è senza dubbio la più diffusa) tendono a ribaltarsi, incidendo in questo modo sulla misura della temperatura. Tale problema si può ovviare grazie all’utilizzo di una cordicella, che però non fa parte della dotazione di tutti i modelli.
Di utilizzo sicuramente più complesso sono i termometri digitali wireless, che richiedono un minimo di dimestichezza tecnologica per usare e far comunicare tra loro la stazione base e il sensore, ossia le due componenti fondamentali di questo accessorio.
E’ questo l’altro lato della medaglia, di uno strumento davvero sofisticato che permette di impostare l’allarme della temperatura, l’allarme con snooze, visualizzare la temperatura interna e dell’acqua, il mese, la data, la data, la settimana, l’orario e il canale di ricezione, potente e affidabile.
4 ° consiglio: se la tecnologia non è il tuo forte, e desideri soltanto conoscere in modo semplice e immediato la temperatura della piscina il termometro galleggiante o quello digitale ad energia solare fanno sicuramente al caso tuo: fai solo attenzione che abbiano in dotazione la cordicella in modo che il tuo relax possa essere completo!
La semplicità di utilizzo di uno strumento come il termometro per piscina , consiste nella possibilità di leggere in maniera immediata e senza troppi problemi la temperatura dell’acqua: la facilità di lettura diviene quindi un criterio fondamentale per la scelta del prodotto che acquisterai.
A proposito del modello base del termometro galleggiante ci siamo già espressi: in alcuni casi la dimensione dei numeri e dei simboli è troppo piccola, e questo sicuramente incide sulla facilità di lettura.
Al contrario, il display digitale dei termometri ad energia solare semplifica notevolmente la lettura, aspetto questo che accomuna tutti i termometri digitali, quindi anche i termometri wireless che hanno però la caratteristica di richiedere un minimo di dimestichezza tecnologica per poter sfruttare al meglio le opzioni su cui ci siamo già soffermati (allarme della temperatura, temperatura interna e dell’acqua, data, canale di ricezione etc), aspetto questo che incide inevitabilmente anche sulla facilità di lettura.
5 ° consiglio: se decidi di optare per la semplicità e quindi acquistare un termometro galleggiante, assicurati di non dover sforzare la vista per poter leggere i numeri che indicano la temperatura.Nel caso non dovessi trovare un modello con questa fondamentale caratteristica, punta senza esitazione su un termometro digitale, visto che soprattutto online si possono acquistare a prezzi davvero vantaggiosi!
Siamo quindi giunti alla fine della nostra breve guida dove abbiamo imparato come orientarsi per scegliere il miglior termometro per piscina in circolazione, per cui volendo riepilogare:
• è importante controllare la temperatura dell’acqua della piscina affinchè chi fa il bagno non si trovi a nuotare in acqua troppo calda o troppa fredda: ricorda che la temperatura ottimale è compresa tra i 22° e i 28° gradi;
• esistono in commercio due fondamentali tipologie di termometri: i termometri galleggianti ( spesso a forma di animaletto) e i termometri digitali (che a loro volta si possono classificare in modello base a batteria, modello ad energia solare, modello wireless);
• Il range di spesa varia da pochi euro a qualche decina di euro ( i modelli più costosi – quelli wireless – possono arrivare a costare anche 60 – 70 euro): facendo una semplice ricerca on line non è difficile fare un confronto di prezzi e trovare un prodotto economico al miglior prezzo possibile;
• nei termometri galleggianti i numeri che indicano la temperatura sono spesso piccoli e può diventare difficoltoso poterli leggere in modo immediato: ricorda la facilità di lettura è una condizione fondamentale per l’acquisto di un buon termometro da piscina!