Prima di spiegare la differenza fra le due tipologie di tritacarne presenti sul mercato, è importante soffermarsi sulla struttura di base. La macchina tritacarne è costituita da tre parti:
- Il corpo centrale: presenta due buchi, uno per l’entrata della carne e uno per l’uscita. Il cibo viene inserito nel corpo centrale attraverso la bocca superiore dell’elettrodomestico.
- L’elica: sminuzza e favorisce l’entrata della carne. Le lame dell’elica sono infatti modellate proprio come quelle di un normale ventilatore. L’elica generalmente è in metallo o in alluminio ed è molto resistente.
- La piastra forata: Il diametro dei suoi fori determina lo spessore della carne macinata. La piastra forata può essere sostituita con altri accessori che consentono la lavorazione di altri alimenti come pomodori o altre verdure.
Tornando alle tipologie di trita carne, ne esistono due: elettrico e manuale. Nel primo caso l’azionamento dell’elica viene effettuato manualmente, tramite una manovella che viene fatta ruotare. Nel secondo caso invece, tutta l’operazione avviene automaticamente grazie all’azionamento di un motore interno. Con il modello elettrico, per tritare basta inserire la carne nel corpo centrale e azionare il pulsante. Uno svantaggio del tritacarne elettrico è che è molto più rumoroso di quello manuale, un fattore che va considerato se si vive in un condominio.
Nonostante il tritacarne elettrico risulti molto pratico e facile da utilizzare, anche quello manuale ha dei vantaggi. Esso infatti può essere utilizzato ovunque, in quanto non necessita di corrente elettrica ma solo della manovella. Inoltre, è più piccolo e leggero e occupa meno spazio e, per questo motivo, viene consigliato a chi ha a disposizione spazi limitati.
1° consiglio: se vivi in una famiglia numerosa o devi cucinare per un ristorante, ti consigliamo i tritacarne elettrici che possono arrivare a tritare diversi chili di carne al minuto. I tritacarne elettrici consentono inoltre di dedicarsi ad altre attività durante la lavorazione degli alimenti. Invece, se preferisci risparmiare sulla bolletta della luce, ti consigliamo di procedere all’acquisto di un tritacarne manuale.
Prima di parlare della potenza del motore del modello elettronico, è importante soffermarsi sul suo funzionamento. Il tritacarne manuale, come accennato nel paragrafo precedente, si aziona mediante una manovella, mentre quello elettrico consente di automatizzare questo processo. I tritacarne elettrici sono di due tipi: quelli con la cinghia di distribuzione e quelli con il solo motore. I primi hanno un costo e una potenza maggiore e consentono di tagliare anche le carni più dure e nervose.
Se si decide di procedere all’acquisto di un tritacarne elettrico, non bisogna sottovalutare la potenza del motore. Un tritacarne di qualità dispone di circa 900 – 1000Watt che gli consentono di affrontare qualsiasi tipo di preparazione casalinga. Se invece non si hanno grandi pretese e si desidera un tritacarne da utilizzare ogni tanto per piccole preparazioni, sul mercato esistono anche tritacarne dotati di motore meno potente, che rendono di conseguenza l’elettrodomestico anche meno costoso. La potenza minima per macinare con facilità la carne deve essere di almeno 400-450 Watt.
Per soddisfare le esigenze della grande distribuzione e di coloro che hanno necessità di lavorare grandi quantitativi di carne, esistono anche tritacarne refrigerati che permettono di mantenere costante la temperatura della carne grazie ad una ventola interna, utile a preservare la freschezza della carne e ad evitare la formazione di batteri.
2° consiglio: se lavori nel campo della ristorazione o in una macelleria e hai bisogno di un tritacarne professionale in grado di reggere lavorazioni intense e prolungate, in commercio sono disponibili anche modelli con una potenza del motore notevole, dai 1000 fino ai 2000 Watt.
In commercio ci sono tritacarne costituiti da materiali più resistenti e altri più pratici ed economici realizzati con materiali più semplici. Generalmente i tritacarne presenti in commercio sono di due tipi: i modelli più economici sono fatti di materiali in plastica, mentre quelli maggiormente costosi sono costituiti da metallo o alluminio.
Un altro aspetto da non sottovalutare durante l’acquisto del tritacarne è il materiale della piastra forata che trita la carne. Questa può essere realizzata in acciaio al carbonio o in acciaio inossidabile. Le piastre in acciaio al carbonio sono robuste e resistenti, ma presentano lo svantaggio di non durare a lungo. A differenza di quelle in acciaio inox, risultano però più leggere.
Le piastre in acciaio inossidabile garantiscono una lunga durata e, contrariamente a quelle al carbonio, non si arrugginiscono facilmente. Le piastre in acciaio inox possono, inoltre, essere lavate comodamente in lavastoviglie.
3° consiglio: se non hai grandi esigenze, il tritacarne in plastica può rivelarsi una buona soluzione. Se invece desideri farne un uso continuativo e intenso, ti consigliamo i modelli in acciaio e in alluminio che, oltre a garantire ottime prestazioni, durano molto più a lungo e sono facilmente lavabili.
La maggior parte dei tritacarne disponibili in commercio è dotata di accessori che agevolano la lavorazione della carne. Gli strumenti più funzionali e importanti sono i dischi e le trafile, che consentono di decidere se macinare una carne fine o spessa.
Molti modelli sono dotati di diverse trafile intercambiabili, in modo da avere maggiore scelta nello spessore da dare al macinato. Alcuni tritacarne, grazie all’insaccatore, offrono la possibilità di realizzare salsicce: basta inserire la carne all’interno del budello. Per chi desidera realizzare il kibbeh (polpette in stile libanese) è possibile acquistare separatamente gli accessori appositi. Gli strumenti possono essere reperiti facilmente anche sul web, ad esempio nella categoria tritacarne su Amazon.
Un altro accessorio generalmente in dotazione nella confezione è il pestello che serve ad inserire il macinato nel tritacarne, evitando quindi di utilizzare le mani. Nella parte superiore del tritacarne, infine, si trova nella maggior parte dei casi un vassoio che serve a posizionare la carne prima della lavorazione. Alcuni modelli sono dotati anche di una ciotola che accoglie la carne alla fine della lavorazione.
4° consiglio: poiché il prezzo di un tritacarne varia anche a seconda degli accessori in dotazione, sarebbe meglio valutare che tipologia di lavorazioni intendi fare. Il tritacarne super-accessoriato costa di più. Se pensi di non sfruttarne tutti gli strumenti, orientati su un modello più basic: risparmierai e avrai meno ingombro in cucina.
Pulire il tritacarne è un’azione fondamentale per garantirne la funzionalità ed evitare la proliferazione di batteri. Generalmente, i pezzi dei tritacarne disponibili in commercio sono facilmente smontabili e lavabili anche in lavastoviglie. Oltre alle parti esterne, è importante pulire anche a fondo le componenti interne, per eliminare gli eventuali residui di grasso e di carne non macinata. Durante questa operazione è importante fare attenzione, soprattutto nel caso del tritacarne elettrico, a non bagnare il motore. Per quanto riguarda il tritacarne manuale, invece, può essere sciacquato completamente con l’acqua.
I prezzi dei tritacarne dipendono molto dai materiali utilizzati, dalla marca, dalla varietà delle funzioni proposte e dagli accessori in dotazione. I tritacarne manuali, come accennato in precedenza, sono solitamente meno costosi di quelli elettrici. Per i tritacarne elettrici il prezzo più alto viene giustificato dalla presenza del motore e dalle maggiori prestazioni garantite sia a livello qualitativo che a livello quantitativo.
5° consiglio: prima di scegliere, prediligi i modelli in metallo e acciaio che, rispetto ad altri materiali, sono più resistenti alla ruggine – molto scomoda da eliminare una volta formatasi. Inoltre, l’acciaio è un materiale molto facile da pulire.
Quando si acquista un tritacarne è importante ricordarsi di affilare regolarmente le lame che, lavorando, si rovinano e diventano meno aguzze. Almeno una volta, durante il processo di lavorazione della carne, si consiglia di fermare il tritacarne e ripulirlo da grasso, cartilagine e pelle (prima di procedere è fondamentale assicurarsi che il tritacarne abbia la presa elettrica scollegata). Dopo la pulizia, per evitare la formazione di ruggine nel macchinario, si consiglia sempre di asciugare bene le sue componenti. Un altro consiglio riguarda le ossa: se si desidera tritarle, è meglio consultare prima il manuale delle istruzioni, poiché non tutti i tritacarne prevedono questa possibilità.