Il modello casalingo classico è il tostapane verticale. Questo modello presenta, solitamente, due vani dove inserire il pane o i toast. Qui il pane viene scaldato e quando è pronto, dopo il tempo trascorso in base alla scelta di tostatura, scatta in su pronto per essere mangiato. Esiste la versione di tostapane con pinze, la quale può rappresentare una sicurezza in più nel maneggiare toast caldi, così da evitare di scottarsi, risulta però più difficile da pulire e il toast pronto deve essere tolto appena il timer si sarà staccato. Il tostapane orizzontale invece presenta un vano apribile a libro, dove sono presenti delle griglie riscaldanti da entrambi i lati. Il pane posto all’interno viene chiuso nel vano e scaldato da entrambi i lati dalle griglie. Questo tostapane risulta decisamente più facile da pulire di quello verticale, ma si presenta anche con un costo maggiore.
1° consiglio: se sei alla ricerca di un modello che non risulti difficile da pulire, la scelta sarà un tostapane orizzontale; spesso infatti le griglie sono anche rimovibili e consentono una pulizia facile ed accurata, senza lasciare alcuna traccia di sporco.
Le dimensioni del tostapane riguardano solo in parte lo spazio a disposizione in cucina in cui verrà riposto l’elettrodomestico. O meglio, questo è il requisito da cui partire, ma non è l’unico da considerare. Nella scelta del miglior toaster, infatti, bisogna valutarne la struttura, strettamente legata alle misure.
Innanzitutto, bisogna distinguere tra tostapane allungati, dove i vani porta-fette sono disposti uno accanto all’altro, e tostapane profondi, dove invece i vani porta-fette sono disposti uno dietro l’altro. Altro fattore che fa la differenza è il numero di vani: un tostapane con 4 vani sarà ovviamente più ingombrante di uno da due. Questa prima distinzione riguarda i toaster verticali; quelli orizzontali, invece, hanno delle dimensioni piuttosto standard e possono scaldare due toast alla volta. Eccezion fatta per i modelli di fascia superiore, più cari e più capienti.
Altro elemento da valutare è lo spazio dei vani porta-fette, chiamato camera di cottura. Anche in questo caso, distinguiamo tra tostapane orizzontali e verticali. Le piastre dei toaster orizzontali possono essere fisse o mobili: in quest’ultimo caso, lo spessore delle fette da tostare può variare visibilmente. Nei tostapane verticali, invece, le dimensioni delle camere di cottura sono perlopiù standard. Nei modelli di fascia superiore, lo spazio aumenta, fino ad essere, in alcuni casi, regolabile manualmente tramite una levetta.
Terzo fattore da valutare relativamente alle dimensioni: il numero di fette da tostare. Come anticipato, nei tostapane più classici, si va dalle due alle quattro fette. Salendo di livello, si possono tostare più fette in contemporanea.
Quanto pesa un tostapane? Il peso di un toaster è variabile. Generalmente, i tostapane più leggeri pesano circa 1 kg, mentre quelli professionali e più strutturati sono decisamente più pesanti. Un tostapane orizzontale, ad esempio, in media pesa circa 4 kg. Questo fattore è da valutare attentamente soprattutto se si intende spostare il toaster ogni volta che lo si utilizza e poi riporlo in un armadio.
2° consiglio: se lo spazio nella tua cucina è ristretto, preferisci un tostapane verticale. È generalmente più leggero, quindi più facile da riporre su un ripiano alto dopo l’utilizzo; anche al momento della tostatura, è poco ingombrante. Se, invece, pensi di preparare il toast ogni mattina, anche per qualche altro componente della tua famiglia, trova uno spazio dedicato a portata di mano e valuta l’acquisto di un tostapane verticale. A fronte di un costo iniziale più alto, sarà più comodo da utilizzare, soprattutto per quanto riguarda la pulizia.
Come si è accennato, il tostapane orizzontale risulta il modello migliore per quanto riguarda la pulizia. Infatti, il tostapane verticale ha in sé questo grosso deficit: una difficile pulizia dell’interno. Non è raro infatti che all’interno dell’apparecchio rimangano briciole e altre parti di alimenti, e che si possano fare danni nel tentativo di rimuovere ogni rimasuglio di cibo. Questo problema è risolto nei tostapane verticali che possiedono un vano raccogli-briciole estraibile.
Per i tostapane professionali invece, la pulizia ottimale è un vantaggio da non sottovalutare, proprio perché sono pensati per un uso commerciale; quindi è preferibile scegliere modelli con griglie o piastre smontabili o vani apribili, così da effettuare una pulizia accurata, anche direttamente in lavastoviglie.
Agevole è anche la pulizia del tostapane a fornetto, con l’interno antiaderente.
Per quanto riguarda la manutenzione dei tostapane, c’è un’unica grande accortezza da seguire: non tenerli eccessivamente vicini a fonti di calore. Se sono costituiti esternamente da plastica, questa potrebbe facilmente rovinarsi. Se è possibile scegliere, sicuramente è preferibile un tostapane in acciaio.
3° consiglio: in commercio sono presenti da poco anche modelli di tostapane verticale che presentano apertura dell’intera scatola, così da rendere la pulizia interna decisamente efficace. Il problema è che hanno un costo decisamente più alto dei modelli comuni, ma la maggior spesa è un guadagno in minor perdita di tempo durante la pulizia e una maggiore igiene.
Prima di effettuare l’acquisto di un tostapane bisogna prendere sempre in considerazione l’utilizzo che se ne farà. Se l’uso dovesse essere piuttosto sporadico, prediligere modelli economici e con funzionalità piuttosto semplici sarà sempre la scelta ideale. Nel caso di un uso quotidiano, domestico o professionale, allora bisognerà tenere conto:
- del materiale con cui è realizzato, preferendo modelli in acciaio inox, resistenti e leggeri;
- della capacità del tostapane;
- della frequenza di utilizzo.
Ci sono, poi, delle funzioni relative al tostapane orizzontale, come:
- l’espulsione automatica delle fette a tostatura completata;
- il defrost, o funzione scongelamento, grazie al quale si possono inserire delle fette di pane che verranno scongelate senza il rischio che di essere seccate o bruciate;
- lo scalda-brioche, uno strumento accessorio che viene posto sopra il tostapane e che consente di riscaldare brioche o pane, appoggiati in sospensione;
- il sistema di centratura, che garantisce una posizione sempre centralizzata della fetta inserita, in modo che la tostatura sia omogenea;
- le pinze, strumento con cui tostare anche sandwich già assemblati.
Per quanto riguarda, invece, il tostapane verticale, le funzioni accessorie possono essere:
- le piastre intercambiabili: in base alla loro forma e struttura, possono grigliare, tostare in modo liscio o con decorazioni, come waffle, ecc.;
- l’autospegnimento: dopo un lasso di tempo durante il quale il tostapane non viene utilizzato, si arresta da solo;
- il riscaldamento veloce: il tostapane è utilizzabile in un tempo decisamente ridotto dal momento in cui viene acceso.
Altre caratteristiche da valutare sono:
- la funzione girarrosto, per cucinare polli o tacchini interi;
- la vaschetta raccogli-briciole;
- il bottone per cancellare, in modo da poter stoppare la tostatura in qualsiasi momento;
- la guida per l’autoregolazione, in modo da poter centrare manualmente il toast.
4° consiglio: un tostapane per toast grandi può rappresentare la scelta ottimale per un uso casalingo ma che coinvolga più persone. Sarà possibile scaldare un numero limitato di fette di pane ma con dimensioni maggiori, quindi divisibili per creare toast triangolari comunque sostanziosi.
Anche il tostapane ha bisogno del suo design. Nel caso dei tostapane professionali, il design non è la caratteristica più importante, dato che la funzione sarà l’aspetto chiave. Per quanto riguarda invece i modelli per uso domestico, il design si differenzia principalmente in due tipi:
- contemporaneo, con spigoli vivi e ben levigati, dall’aspetto moderno, spesso smaltato e lucente, dove il metallo la fa da padrone; la scelta ideale in una cucina moderna, che guarda sempre avanti. Non è raro trovare anche modelli dai colori molto accesi e sgargianti.
- retrò, che vuole richiamare il tostapane degli anni ’50 e ’60 soprattutto dell’ideologia americana; le forme sono più arrotondate e i colori vicini al rosso e al nero, senza trascurare tocchi di giallo e il metallo. Sono modelli di tostapane comunque funzionali, ma che vogliono adattarsi ad ambienti che richiamano stile e passato.
5° consiglio: amanti del cinema, della tv e della musica non potranno poi innamorarsi di modelli che richiamano veri cult della cultura pop moderna. Dalle saghe più famose del cinema fino a gruppi internazionali del rock e del pop; tostapane per veri appassionati.
I consumi del tostapane, così come tutti i piccoli elettrodomestici, quanto pesano sulla bolletta? Questo piccolo strumento, utile per fare ottimi toast in pochi minuti, in realtà non ha un consumo eccessivo. Infatti, in media un apparecchio di questo tipo può arrivare a consumare 1,15 W circa di energia ogni ora, quindi non influisce molto sui costi della bolletta.
Ad una condizione, però, che si scelga quello giusto, ovvero con la potenza che fa consumare meno energia elettrica. Sul mercato esistono diversi tipi di tostapane, di modelli e potenze differenti, e per ridurre i consumi bisogna scegliere quello con una potenza più elevata.
E’ proprio così, un tostapane da 900W consuma meno perché permette alle resistenze di scaldarsi subito e tostare le fette di pane in brevissimo tempo. Invece, un tostapane da 500W ha bisogno di più tempo per scaldare le resistenze e di conseguenza occorrerà più tempo per grigliare il pane.
Ma quali sono i consumi effettivi di un tostapane? Ipotizzando di usare un apparecchio da 900 Watt per tostare 4 fette di pane al giorno, il consumo annuale si attesta intorno ai 20 khw di energia elettrica. Ovviamente un elettrodomestico di potenza maggiore costerà un po’ di più, ma si guadagna sul risparmio energetico e quindi sui costi della bolletta.
E’ chiaro che questo tipo di tostapane è ideale per chi ogni giorno ha l’esigenza di tostare 4 o più fette di pane, ma se serve per uso sporadico, tipo per tostare qualche fetta di pane ogni tanto, allora va bene anche un modello di fascia bassa, che costa anche meno. Tuttavia, c’è da dire che sul mercato si trovano anche tostapane economici con potenze elevate, quindi si può avere due cose in uno, potenza e risparmio.
Consumi a confronto
Ecco alcuni modelli di tostapane fra cui scegliere per sfruttare tutti i vantaggi di questo elettrodomestico in cucina e preparare toast succulenti.
Tostapane Bosch TAT3A014
Dotato di una potenza di 980 W, il tostapane Bosch TAT3A014 ha un sensore elettronico che assicura un’eccellente tostatura. Le fette sono sempre cotte alla perfezione e ha anche la funzione di espulsione integrata, ma si può impostare anche l’espulsione a mano. E’ presente il pulsante Stop per bloccare la tostatura.
Tostapane Smeg TSF01RDEU
Realizzato in acciaio inossidabile, ha una linea vintage elegante e un bel colore rosso. Dotato di una potenza di 950 W, il Tostapane Smeg TSF01RDEU permette di introdurre fette da 36 mm, ha centraggio dei toast automatico, così come automatica è l’espulsione quando il pane è pronto. L’apparecchio dispone di 6 livelli di tostatura e una serie di funzioni fra cui riscaldamento e scongelamento. Sono realizzati in acciaio inossidabile la leva di attivazione e il vassoio raccoglibriciole, mentre la leva di comando è cromata e dotata di illuminazione.
Tostapane Braun HT550 MultiQuick 5
Con una potenza di 1000 W questo tostapane è perfetto per ottenere ottime fette croccanti in pochi secondi. Dotato di spegnimento automatico, ha funzioni di riscaldamento e scongelamento integrate, vassoio a parte per riscaldare il pane e controllo elettronico della doratura. Ha anche dei grandi slot per tostapane, capaci di accogliere molti toast.