Come accennato, esistono diverse tipologie di stepper, ma possiamo racchiuderle in 4 macrocategorie:
- Lo stepper classico, o step, o pedana: si tratta, appunto, di una semplice pedana che simula l’azione di un normale gradino. Ne parliamo meglio tra qualche paragrafo, ma per ora ti basta sapere che è la tipologia meno sofisticata, seppure in alcuni modelli è possibile variare l’altezza del gradino. È perfetto per iniziare, ma meno indicato per un allenamento intenso.
- Il mini stepper: una via di mezzo tra la pedana semplice e i modelli più avanzati. Consiste solo nei pistoni idraulici e i pedali che servono a compiere il movimento di salire i gradini ma, rispetto allo step classico, permettono un allenamento focalizzato anche sui fianchi, che devono adoperarsi per mantenere bene l’equilibrio. Un ottimo compromesso tra la semplicità dello step e l’impegno di una pedaliera completa, sia in termini di spazio occupato che di fatica nell’attività fisica.
- Il mini stepper obliquo: simile al precedente ma più completo. Permette, infatti, di compiere movimenti anche laterali oltre che verticali. È particolarmente indicato in seguito a infortuni o comunque per specifiche terapie, perché sollecita in modo più intensivo le articolazioni di ginocchia e caviglie.
- Lo stepper vero e proprio: completo di manubrio, con telaio rinforzato e base solida e sicura. Assomiglia un po’ a una cyclette, ed è l’attrezzatura perfetta per chi vuole dedicarsi ad un allenamento preciso e ben mirato.
1° consiglio: se l’ingombro è un fattore decisivo per te, ma non vuoi rinunciare alle prestazioni, opta per un mini stepper. È il giusto connubio tra ottime qualità tecniche e compattezza.
Quando si parla di struttura di uno stepper, si fa riferimento ai materiali con cui è costruito e a peso e dimensioni. Questi fattori, naturalmente, cambiano a seconda della tipologia di stepper.
In generale, gli stepper e i mini stepper sono fatti in acciaio, il che garantisce un’ottima stabilità anche alle sollecitazioni più intense come quelle degli allenamenti particolarmente faticosi. Le pedane dove si appoggiano i piedi possono essere ricoperte da uno strato di gomma, per evitare che durante l’attività fisica ci si faccia male o si scivoli. Importantissimo è comunque utilizzare delle scarpe fitness step per assicurare una presa salda e una postura del piede corretta.
I pistoni delle pedane sono di solito pistoni idraulici e, a causa dell’attrito causato dal movimento, tendono a diventare caldi durante l’utilizzo: è importante quindi fare attenzione se prevedi di muovere lo stepper subito dopo l’allenamento.
Esistono in commercio attrezzi meno costosi in plastica: si tratta di strumenti altrettanto validi per una palestra casalinga, ma meno adatti a solleciti particolarmente pesanti. Gli stepper in acciaio, infatti, grazie al loro peso si rivelano più stabili e sicuri durante un allenamento di alto livello.
Veniamo dunque alla seconda caratteristica: peso e dimensioni. I mini stepper possono arrivare a pesare massimo 7 kg, e sono quindi perfetti da tenere in casa e utilizzare all’occorrenza, da riporre facilmente una volta terminato l’allenamento. La loro leggerezza, però, va a scapito della stabilità. I modelli realizzati in acciaio, invece, si aggirano intorno ai 20 kg di peso, e naturalmente si sviluppano anche in altezza.
Attenzione anche al rapporto tra altezza e base: ovviamente il baricentro degli stepper con manubrio si concentra verso il basso, dove ci sono le pedane ed il telaio, ma è comunque fondamentale effettuare le opportune regolazioni a seconda della tua altezza e del tuo peso.
2° consiglio: ricorda di regolare lo stepper secondo la tua altezza! Anche se può sembrare un po’ fastidioso quando lo condividi con qualcun altro, aggiustare l’attrezzo alle tue caratteristiche è fondamentale per evitare brutti imprevisti.
Concentriamoci ora sull’attività specifica dello stepper: glutei e polpacci sono sicuramente le parti del corpo che traggono maggior giovamento dall’allenamento sullo stepper.
Come detto prima, il tipo di movimento che ti viene richiesto è esattamente lo stesso di quando fai le scale: appoggiare il piede su una superficie e fare leva per sollevare l’altro, che a sua volta si appoggerà e via dicendo. Ciò che cambia è che, pur facendo questo movimento, in realtà starai fermo sul posto, perché i pistoni idraulici collegati alle pedane simuleranno il “cambio di gradino”.
Negli stepper motor più sofisticati, questo movimento si accompagna a una discreta sollecitazione dei muscoli addominali. La postura di base è sempre questa: mani poggiate sul manubrio, braccia piegate, busto leggermente inclinato in avanti, addominali ben tesi, bacino in linea. Modificando leggermente questa posizione si può incidere sulla stimolazione di zone del corpo differenti: per esempio, stando sulle mezze punte si coinvolgono maggiormente i polpacci, mentre sporgendosi un po’ all’indietro si agisce sul retro-coscia.
Nei mini stepper, l’assenza dei manubri significa un maggiore impegno richiesto alla parte superiore del corpo per mantenere l’equilibrio. Questo si traduce in un esercizio più intenso per addominali e posteriori, ma allo stesso tempo un’attenzione maggiore nel mantenere la postura corretta, onde evitare affaticamenti e sforzi dannosi.
Sia nello stepper normale che in quello mini, c’è la possibilità di regolare la resistenza delle pedane: la resistenza è proporzionale allo sforzo che dovrà fare l’intera gamba per compiere il movimento, in quanto non sarà sufficiente una leggera pressione per spostare il pedale.
3° consiglio: indipendentemente da quale tipologia di stepper tu scelga, l’attività di cardio fitness è assicurata, a beneficio di circolazione, respirazione e benessere psicofisico in generale. Per questo non c’è alcun bisogno di strafare: se per te una bassa resistenza è sufficiente, rimani su quella ed aumenta gradualmente.
La quasi totalità degli stepper con manubrio e buona parte dei mini stepper è dotata di display LCD: questo serve per visualizzare i parametri vitali monitorati dall’attrezzo, e anche scegliere la funzione più adatta alle tue condizioni fisiche.
Tra i parametri monitorati troviamo la frequenza cardiaca, le calorie bruciate, il tempo di impiego, ecc. I parametri legati alle tue performance sono misurati grazie a dei sensori presenti sul manubrio.
I modelli di stepper più sofisticati consentono di poter selezionare tra diverse funzioni e intensità, a seconda della difficoltà di allenamento che vuoi intraprendere. Ad esempio puoi modificare la resistenza delle pedane, in maniera da sollecitare maggiormente gli arti inferiori.
Tieni a mente che i modelli con display generalmente richiedono una o due batterie (di solito batterie di tipo AAA), e che a volte vanno acquistate separatamente.
4° consiglio: anche i manubri differiscono da modello a modello. I più diffusi sono i manubri statici, che garantiscono stabilità durante i movimenti, ma esistono mini stepper con elastici che combinano al movimento di gambe e addominali anche quello di braccia, spalle e torace.
Sembra un gioco di parole, ma è una domanda che devi porti quando scegli di acquistare uno stepper. Molte persone, infatti, confondono stepper e step.
Nel primo paragrafo abbiamo incluso lo step tra le tipologie di stepper, ma in un certo senso possono essere considerati attrezzi differenti.
Lo step, infatti, consiste in una semplice pedana, generalmente fatta di plastica, che simula proprio lo scalino. Si tratta di uno strumento completamente analogico (eccezione fatta per alcuni modelli particolarmente avanzati, che invece presentano un piccolo display lcd), che in certi casi consente, come unica modifica, la possibilità di variarne l’altezza tramite dei supporti – anch’essi in plastica.
Il vantaggio di questa tipologia di step è sicuramente la facilità di utilizzo e, allo stesso tempo, la versatilità: l’allenamento consiste “semplicemente” nel salire e scendere dalla pedana, con il valore aggiunto di poter costruire coreografie o piccole acrobazie.
Per esempio, puoi decidere di salire da lati diversi dello step, sollecitando diversi muscoli, di compiere piroette e giri, o combinare affondi o altre tecniche al semplice utilizzo base. Online trovi numerosissimi video e tutorial, anche con coreografie e routine particolarmente elaborate, spesso accompagnate dalla musica, per rispondere alle tue esigenze.
5° consiglio: allenarsi in questo modo è sicuramente più divertente e stimolante, ma allo stesso tempo più rischioso: potresti infatti assumere una postura scorretta, o sopravvalutare le tue capacità fisiche. Per questo generalmente si consiglia l’utilizzo di questi step palestra sotto supervisione di un personal trainer, in maniera da allenarsi in modo sicuro.
Come avrai capito, lo stepper è un attrezzo che si adatta moltissimo alle diverse necessità di ognuno: possono beneficiarne sia neofiti del fitness che gym addicted, e la maggior parte dei modelli è perfetta per costituire una palestra fai da te.
L’importante, nella scelta del miglior stepper, è avere ben chiare le proprie esigenze, i propri spazi e le proprie intenzioni. I modelli, infatti, sono tanti, e altrettante sono le case produttrici che si occupano di fabbricare e commercializzare questi strumenti: diversi quindi saranno i materiali impiegati e le funzioni disponibili, che andranno dunque a incidere sulla scelta.
Atleti più allenati ed esigenti sicuramente preferiranno materiali più solidi e robusti, che consentono workout intensi. I materiali più abbordabili non necessariamente significano prodotti più scadenti, anzi: anche chi si sta avvicinando al mondo del cardiofitness troverà sicuramente stepper affidabili e sicuri in offerta.