Innanzitutto, è importante capire verso quale modello sarebbe il caso di orientare la propria scelta. Esistono diverse alternative a disposizione dell’utente, ognuna delle quali ben distinta dalle altre per caratteristiche e finalità di utilizzo. Ovviamente, maggiore sarà la complessità del prodotto tanto più elevato sarà il prezzo. Individuiamo, quindi, le molteplici categorie di scanner attualmente presenti sul mercato.
Scanner flatbed
Si tratta delle classiche versioni con coperchio rialzabile, al di sotto del quale andrà poi sistemato il documento che si intende digitalizzare. Tale coperchio verrà poi richiuso e sarà quindi possibile procedere con l’operazione. Unità di questo tipo ben si prestano per la scansione di foto e documenti singoli.
Tuttavia, sono state predisposte anche varianti dotate di caricatore automatico, così da poter completare il lavoro anche con un numero maggiore di documenti in fila.
Scanner sheetfed
Modelli di questo tipo, di norma, includono già il caricatore automatico per la scansione in sequenza di più documenti. Esteticamente, il loro form factor è molto simile a quello di una tipica stampante o di un fax. Vengono scelti principalmente per digitalizzare i documenti di testo. Non sono invece la migliore opzione andando a considerare il materiale fotografico. In linea di massimo, il loro costo è superiore rispetto a quello delle unità flatbed.
Scanner portatile
In termini di comodità e praticità di utilizzo, questa categoria risulta certamente la più indicata. Gli apparecchi funzionano per mezzo di un’alimentazione a batteria o tramite un normale cavo USB. L’utente sarà in grado di interfacciarsi con il dispositivo grazie allo schermo montato su di esso. Dimensioni e peso risultano molto contenuti. Per alcuni di essi è previsto anche un vano per l’inserimento di apposite memory card. Il loro utilizzo è però meno pratico dato che, ai fini della scansione, si rende necessario spostare manualmente il dispositivo al di sopra della foto o del documento da salvare. Negli ultimi anni, però, sono stati predisposti anche modelli automatici (ovviamente più costosi).
Scanner fotografico
Come il nome stesso ci suggerisce, siamo di fronte alla scelta più quotata tra coloro che intendono servirsi di uno scanner per la scansione di foto. Non solo: strumenti del genere si rivelano efficienti anche andando a considerare diapositive o negativi, generando poi immagini di elevata qualità. Non va però dimenticata la presenza di “add-on” dedicati che possono tranquillamente essere integrati anche con le altre tipologie di scanner che abbiamo fino ad ora elencato.
Stampante multifunzione
Terminiamo chiamando in causa l’apparecchio ibrido per eccellenza. Si tratta di una stampante che, qualora servisse, potrebbe fungere anche da scanner. Si tratta di una delle alternative più valide soprattutto in contesti d’ufficio. Fotocopiare documenti sarà certamente più veloce e pratico. Le operazioni di scansione e stampa saranno eseguibili anche singolarmente. Questi modelli possono essere a laser o a getto d’inchiostro: il primo caso è il più indicato per elevate quantità di stampa.
1° consiglio: per un utilizzo domestico, oltre che per ottimizzare lo spazio, la stampante multifunzione potrebbe sembrare la scelta più scontata. In realtà, se solitamente non utilizzi la stampante, ma hai solamente bisogno di scansionare qualche documento o foto, orientati su uno dei modelli di scanner indicati, a seconda del tipo di scansioni che farai. In questo modo il tuo investimento economico sarà più contenuto e soddisferà comunque le tue esigenze.
L’altro particolare da tenere in forte considerazione è il software presente nello scanner. Grazie ad esso, infatti, sarà possibile compiere specifiche operazioni utili per migliorare il risultato finale e non solo. In linea generale, siamo in grado di distinguere tre precise categorie di programmi che di seguito andiamo ad elencare.
Software di pulizia delle pagine
Non è una regola ma, solitamente, uno scanner per documenti viene adoperato per fogli di testo che, nel tempo, potrebbero essere stati compromessi dalla presenza di aloni, scarabocchi e polveri di vario genere. Grazie al software di pulizia si è in grado di ridurre al minimo la presenza di simili “tracce di disturbo” e migliorare così non solo la leggibilità, ma anche la qualità del documento in sé. Questa tipologia di programma si rivela particolarmente utile anche durante la scansione di foto o pellicole che, proprio a causa di un’esposizione duratura nel tempo, mostrano palesi segni di usura; questi possono quindi essere rimossi con estrema facilità.
Software di correzione delle deformazioni
Un altro imprevisto che spesso è riscontrabile nei documenti riguarda il non corretto allineamento del testo. Con l’ausilio di tool dedicati si potrà agire sul bordo della pagina con l’obiettivo di raddrizzare le righe di testo. Utility di questo tipo sono indicate soprattutto qualora venissero scannerizzate le pagine di un libro con una rilegatura piuttosto ingombrante; in circostanze simili, è frequente la comparsa di ombre ed aloni sul documento digitalizzato, nonché dell’immancabile curvatura in prossimità della stessa rilegatura.
Il software di correzione agisce proprio per migliorare la distribuzione delle lettere lungo la superficie e determinare una sostanziale uniformità cromatica su tutta la pagina.
Software con sistema OCR
In alcuni contesti, potrebbe presentarsi l’esigenza di creare sul pc nuovi file di testo contenenti la trascrizione dei contenuti presenti nei documenti cartacei. Un lavoro che, a volte, si rivela parecchio lungo e complicato.
Con lo scopo di ottenere il migliore risultato nel minor tempo possibile, alcuni sistemi riconoscono in maniera del tutto automatica il testo e rendono così possibile la selezione dello stesso: procedere ad un più immediato “copia-incolla” risulterà sicuramente più agevole e pratico. Ovviamente, tutto il relativo contenuto potrà poi essere sistemato ed ottimizzato grazie all’utilizzo di un qualunque editor testuale.
2° consiglio: se non hai particolari esigenze o lavori di trascrizione da eseguire, ti basterebbe concentrarti su uno scanner con un solo tool di modifica in post produzione della foto o del documento scansionato. Tuttavia, il sistema OCR non è così raro da rintracciare e spesso lo si rende fruibile anche a bordo di apparecchiature piuttosto economiche.
Veniamo ora ad un altro aspetto di prim’ordine da valutare, specialmente nell’eventualità in cui l’attività di scansione riguardi le fotografie. La risoluzione, espressa in standard DPI (ossia i punti per pollice) è indicativa della qualità finale: maggiore sarà tale variabile e tanto più definita sarà la scansione ottenuta.
Esistono valori indicativi che, solitamente, vengono applicati in relazione al tipo di input che si intende digitalizzare. Provando a fare alcuni esempi, uno standard di 600 DPI risulta più che sufficiente partendo dai classici fogli con contenuto di tipo testuale; invece, per documenti dalle dimensioni più ridotte, tra cui i biglietti da visita, non bisognerebbe mai effettuare l’operazione di scansione con meno di 4800 DPI.
Valutazioni di questo tipo andrebbero fatte anche nell’ipotesi di uno scanner per foto: applicando una risoluzione più elevata sarà possibile mettere in atto un ingrandimento più preciso e dettagliato in fase di post produzione, così da procedere poi con la relativa modifica mediante software di fotoritocco.
Se, al contrario, la scansione finale fosse meno definita, il lavoro di miglioramento risulterebbe più complicato e senza dubbio meno accurato; non sarebbe possibile distinguere con la massima precisione gli elementi più piccoli della foto.
3° consiglio: anche in questo caso, senza volerci dilungare più del dovuto, la scelta in merito allo scanner da acquistare andrà perfezionata sulla base dell’effettiva destinazione d’uso. Di conseguenza, in previsione della classica attività di digitalizzazione di documenti testuali, anche un modello economico con capacità di risoluzione più limitata si rivelerebbe più che sufficiente.
Il punto precedente influisce sicuramente sui tempi dell’operazione: appare chiaro come, ad una risoluzione maggiore, il dispositivo abbia bisogno di più tempo per catturare e digitalizzare al meglio ogni minimo dettaglio. L’osservazione è comunque molto relativa: anche a valori di DPI piuttosto elevati, ci sono macchinari in grado di assicurare una velocità più sostenuta rispetto a quella evidenziabile per una scansione standard su modelli più economici.
È chiaro che, per utilizzi intensivi, tale aspetto non andrebbe assolutamente trascurato ed anzi dovrebbe essere una delle principali discriminanti di scelta.
In maniera molto generica, un lasso di tempo variabile tra i 20 ed i 25 secondi sarebbe più che comprensibile per la scansione di un documento a colori ed in bassa risoluzione; tale intervallo potrebbe scendere dai 16 ai 18 secondi andando a considerare un semplice foglio in bianco e nero con la medesima risoluzione del caso precedente; infine, un tempo compreso fra 10 e 12 secondi appare adeguato per foto a colori con dimensioni di 10 x 15 cm.
Inoltre, per le unità con sistema automatico, sarà importante osservare il numero di pagine scansionate al minuto.
4° consiglio: per un tipo di lavoro intenso e continuativo, la scelta deve necessariamente orientarsi verso unità più prestanti ed in grado di occupare il minor tempo possibile, senza però trascurare la qualità finale dei documenti.
Per completare l’esperienza di utilizzo, è chiaro come un gran numero di funzioni disponibili possa rendere ancora più ottimale la scansione. Ovviamente, il tutto dipenderà dal tipo di modello preso in considerazione e, quindi, dalle scelte attuate dal produttore.
Solitamente, le opzioni principali sono immediatamente accessibili tramite un pulsante dedicato nella tastiera.
Le più comuni sono:
- “Copia”, grazie a cui effettuare la scansione di un documento o di un’immagine e, in seguito, stamparne una fotocopia (salvo realizzare una preventiva modifica per sistemare al meglio l’output);
- “Invio” che, una volta eseguito, permette di inoltrare il risultato della scansione ad un indirizzo email preimpostato, su un percorso di rete o eventualmente su un servizio di storage online;
- “Auto”, vale a dire una scansione basata su specifici settaggi impostati in precedenza e poi salvati come un “profilo predefinito”.
Chiaramente, non si tratta della totalità di funzioni rintracciabili su questi terminali. Specialmente nelle stampanti multifunzione è frequente trovare tra le impostazioni la possibilità di settare la scansione del documento in “fronte/retro”, così da determinare un cospicuo risparmio di tempo (e di carta).
In altre versioni è anche disponibile il riconoscimento automatico del bordo, dando così modo di ingrandire la parte centrale contenente il testo e permettendo quindi una maggiore dimensione dei font nel documento finale.
Ancora, molti scanner sono provvisti di connettività Bluetooth: grazie ad essa, l’utente potrà ricevere l’output sul proprio smartphone o tablet o inviarlo ad una stampante.
Non dimentichiamo la comoda funzionalità di creazione dei PDF. Soprattutto andando a considerare le scansioni in serie dei documenti, è possibile generare un file PDF contenente tutti i documenti salvati, così da rendere ancora più semplice ed immediata l’eventuale condivisione con altri utenti.
5° consiglio: alla luce delle numerose possibilità messe al servizio dei consumatori, la scelta in questo senso appare tutt’altro che semplice. Alcune funzionalità risultano spesso superflue nel caso in cui ci riferissimo ad un utilizzo prettamente “casalingo” o comunque sporadico dello scanner. Tuttavia, come già in precedenza abbiamo evidenziato, sul posto di lavoro tutto assume una connotazione diversa ed alcune funzionalità potrebbero davvero fare la differenza in termini di risparmio del tempo.
Difficile stabilire quale possa essere il modello di scanner migliore in assoluto. Ogni prodotto è studiato per andare incontro a specifiche categorie di consumatori finali.
Se vuoi scansionare foto, dovrai orientarti su un modello ad alta risoluzione; se le tue necessità riguardano grandi quantità di documenti, la velocità di scansione sarà una prerogativa a cui non rinunciare. Infine, se l’utilizzo che ne devi fare è sporadico e casalingo, è inutile spende cifre esorbitanti per l’ultimo modello iper-funzionale: uno scanner entry-level sarà più che sufficiente.
Tuttavia, analizzando il mercato nella sua totalità, possiamo evidenziare come gli scanner Canon siano tra quelli in grado di assicurare il migliore rapporto qualità-prezzo.