Per comprendere bene le caratteristiche è necessario prima porsi una domanda sulla saldatrice a filo: come funziona?
Come detto, la saldatura si verifica grazie ad un apposito filo metallico che, essendo continuo, garantisce un’elevata produttività. Non c’è quindi necessità di cambiare l’elettrodo e non si creano scorie grazie al gas che protegge la saldatura.
Una delle principali caratteristiche di questa saldatura è la capacità di creare un arco tra il pezzo da saldare e gli elettrodi – grazie ad un generatore di corrente. Il risultato finale è quindi una saldatura pulita, poiché il bagno di saldatura viene protetto da un gas di copertura che evita l’ossidazione.
È opportuno sapere che, se il bagno di saldatura entra in contatto con l’aria, la superficie saldata potrebbe ossidarsi. Con una saldatrice a filo questo inconveniente non si verifica poiché il bagno di saldatura, perfettamente protetto dal gas, fluisce dalla torcia fino al pezzo da saldare, evitando ogni inconveniente o altre brutte sorprese.
1° consiglio: generalmente è sconsigliato utilizzare semplici saldature a filo in un luogo aperto poiché un semplice venticello, la polvere o altri agenti esterni ed atmosferici potrebbero far disperdere il gas di protezione, con una conseguente saldatura poco efficiente.
Le tipologie di saldatrici a filo sono diverse ed è opportuno conoscerle approfonditamente per capire quale modello scegliere in base alle proprie necessità.
Innanzitutto, c’è la saldatrice GMAW (Gas Metal Arc Welding) che a sua volta si differenzia in saldatrice MIG (Metal Inert Gas) e saldatrice MAG (Metal Active Gas). Il nome cambia a seconda del tipo di gas utilizzato ed analizzeremo meglio la differenza tra questi due modelli in un paragrafo a parte.
La saldatrice FCAW (Flux-cored Arc Welding) è meglio conosciuta come saldatrice a filo animato. Il materiale d’apporto ha al suo interno delle sostanze che bruciano durante la saldatura, producendo così dei gas che proteggono il bagno di saldatura. Si tratta di una saldatrice a filo senza gas poiché durante la saldatura non c’è bisogno delle bombole di gas, anche se la fusione del filo animato lascia un maggior quantitativo di scorie.
La saldatrice SMAW (Shielded Metal Arc Welding) assicura la saldatura avvicinando un elettrodo rivestito al materiale da saldare ed il bagno di saldatura è protetto dai gas rilasciati dalla fusione dell’elettrodo.
Nella saldatrice GTAW (Gas Tungsten Arc Welding) la saldatura si forma tra un elettrodo di tungsteno ed il materiale di base. Sono considerate saldatrici a filo con gas poiché è richiesto l’utilizzo di un gas per proteggere il bagno di saldatura.
Infine, la saldatrice SAW (Submerged Arc Welding) è estremamente potente ed indicata per un utilizzo di tipo industriale e professionale.
2° consiglio: per un utilizzo hobbistico di tipo intensivo e piuttosto elevato la tipologia migliore è la saldatrice GTAW: lascia poche scorie, può essere utilizzata a bassi amperaggi e consente di saldare lamiere sottili e lamine. Tuttavia, risulta piuttosto difficile da usare quindi è consigliabile a chi ha già una discreta esperienza nel settore.
Nella scelta della saldatrice a filo continuo professionale risultano particolarmente importanti i materiali degli elettrodi, ognuno dei quali è adatto alle diverse tipologie di saldature.
Gli elettrodi con rivestimenti acidi vengono definiti anche elettrodi ad alto rendimento e producono un arco stabile ed una scoria facilmente rimovibile. Pur essendo facili da usare, tendono a rilasciare delle fratture del metallo nella zona di saldatura.
Gli elettrodi con rivestimenti rutili garantiscono un cordone di saldatura senza sbavature o imperfezioni. Sono piuttosto versatili, ma il loro bagno di saldatura risulta molto liquido; c’è, quindi, il rischio che si formino delle piccole crepe nell’area saldata.
Gli elettrodi con rivestimenti cellulosici producono poca scoria ed il loro utilizzo è particolarmente indicato per le saldature verticali discendenti.
Gli elettrodi basici contengono la fluorite, un particolare minerale che ostacola la stabilità dell’arco, quindi vanno utilizzati con la corrente continua e con la pinza portaelettrodo collegata al polo positivo.
3° consiglio: gli elettrodi con rivestimenti cellulosici sono indicati per lavorare su tubature di ogni genere poiché garantiscono prestazioni elevate anche in ambienti umidi. Gli elettrodi basici sono invece consigliati quando si punta ad una saldatura che rispetti soprattutto i canoni estetici.
Quando si parla di funzionalità bisogna tenere a mente diversi aspetti; uno dei più importanti è la trasportabilità.
Le saldatrici MMA e TIG sono tra le più leggere in commercio poiché pesano tra i 5 ed i 10 kg, quindi risultano piuttosto facili da trasportare da un luogo all’altro. Le saldatrici MIG e MAG generalmente pesano più di 15 kg e naturalmente risultano più difficili da spostare.
Inoltre, è opportuno ricordare che le saldatrici MIG, MAG e TIG per funzionare hanno bisogno di una bombola di gas, anche se alcuni modelli consentono di utilizzare delle cartucce usa e getta contenenti piccole quantità di gas.
Per comprendere la funzionalità delle saldatrici, bisogna fare un discorso piuttosto approfondito anche sull’amperaggio.
Gli ampere (A) infatti misurano l’intensità della corrente elettrica che, a sua volta, determina la temperatura raggiunta dall’arco elettrico. I modelli destinati ad un uso domestico solitamente raggiungono gli 80 A; i modelli adatti ad un uso semiprofessionale raggiungono i 125 A; infine, sono finalizzati ad un uso professionale quei modelli che superano i 125 A. Le saldatrici di ultima generazione di solito consentono di regolare l’amperaggio a seconda delle proprie necessità risultando così particolarmente versatili in base ai lavori da effettuare.
Alcuni modelli sono dotati di funzionalità aggiuntive che facilitano la saldatura e la rendono più veloce ed efficiente.
- La funzione “Hot start” facilita l’innesco dell’arco elettrico ad ogni ripartenza grazie ad una sovracorrente.
- La funzione “Anti stick” spegne automaticamente l’alimentazione elettrica nel momento in cui l’elettrodo si incolla al materiale da saldare, rendendo più facile la rimozione manuale.
- La funzione “Arc force” facilita il trasferimento delle gocce di materiale fuso dall’elettrodo al materiale da saldare nelle saldatrici MMA.
4° consiglio: per saldare metalli piuttosto spessi è opportuno utilizzare un amperaggio elevato. Per saldare materiali più sottili è invece consigliabile scegliere un amperaggio basso altrimenti si corre il rischio di bucarli.
Precedentemente abbiamo accennato alla differenza esistente tra le saldatrici Mig o Mag che, pur assicurando la stessa tipologia di saldatura, sfruttano metodologie diverse. Come abbiamo visto, la saldatrice a filo continuo genera un arco tra gli elettrodi e la parte da saldare tramite un generatore di corrente. In questo modo il bagno di saldatura viene protetto da un gas di copertura che evita l’ossidazione.
Nella saldatura MIG, il procedimento è praticamente identico, con la differenza che il gas utilizzato è una miscela di argon più anidride carbonica. Fondamentalmente, la saldatura MIG sfrutta gas di protezione inerti che non prendono parte alla reazione e non ne modificano il risultato. In questo caso, i materiali che si possono saldare sono il rame, le leghe leggere e l’acciaio inox.
Nella saldatura MAG, invece, il gas ha un ruolo attivo ed in questo caso si utilizza solo l’anidride carbonica. Questo processo è particolarmente indicato per la saldatura dell’acciaio al carbonio poiché ha un maggiore potere di penetrazione e rende più stabile il posizionamento dell’arco elettrico sui materiali ferromagnetici.
5° consiglio: la saldatrice a filo animato senza gas Parkside utilizza la tecnica MIG ed è una delle migliori sul mercato per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo. Questo modello risulta facile da trasportare e da usare anche per chi non è molto esperto; inoltre, tende a sporcare di meno garantendo buoni risultati con relativa facilità. Infine, essendo un modello a filo animato, può essere utilizzata anche all’esterno senza temere eccessivamente le condizioni meteo.
A questo punto eccoci alle valutazioni finali che ci portano ad una domanda: quale modello di saldatrice a filo scegliere?
Dipende naturalmente dall’utilizzo che se ne intende fare. Se la saldatrice deve svolgere un lavoro molto intenso e prolungato, allora è consigliabile virare su modelli semi-professionali dal prezzo medio-alto. Meglio fare una spesa importante all’inizio ma avere la garanzia che il prodotto funzioni bene, piuttosto che risparmiare inizialmente col rischio di ritrovarsi con un prodotto che non soddisfa le proprie necessità. Se invece la saldatrice è destinata ad un uso saltuario e prevalentemente hobbistico, si può tranquillamente scegliere un modello economico di fascia medio-bassa.