Prima di passare a descrivere le diverse tipologie di punte in commercio, partiamo dai rudimenti base, ovvero della struttura della punta per trapano. Essa è costituita dal codolo, la parte inferiore che si inserisce nel mandrino, dispositivo meccanico che serve per serrare la punta vera e propria del trapano che si trova all’altra estremità ed è quella che ha il compito di forare.
Le dimensioni e forme di punta e codolo possono cambiare a seconda dell’utilizzo e del tipo di trapano.
Le punte per trapano si possono trovare in differenti forme, quali:
- a lancia (o a saetta), che all’estremità del codolo presentano una punta di lancia;
- elicoidale, ideali per forare il legno e rimuovere trucioli allo stesso tempo;
- HSS, sigla che sta per High Steel Speed, e che indica un tipo di punta con estremità appuntita adatta a forare metalli e ad agire ad alta velocità.
A seconda del materiale troviamo le seguenti punte:
– diamantate, usate per taglio e rifiniture di gemme, ceramica e vetro;
– al titanio, aggiunto ad una punta in HSS forma una lega più dura e più resistente;
– al carbonio, adatte anche per forare efficacemente travi di grande spessore;
– al cobalto, ottime sull’acciaio. Il cobalto mantiene le sue proprietà intrinseche a una temperatura più alta rispetto al titanio, e questo vuol dire che è possibile forare ad una velocità più elevata;
– al widia, ovvero carburo di tungsteno sinterizzato che agisce con efficacia su muri, cemento e pietra.
1° consiglio: se vuoi evitare di impazzire ogni qualvolta le esigenze del lavoro ti portano a dover cambiare punta al tuo trapano, ti suggeriamo di acquistare un set di punte da trapano, un investimento che agevolerà non poco le tue operazioni di bricolage.
Come già anticipato nella premessa della nostra guida, la scelta della punta del trapano non può assolutamente prescindere dalla tipologia di materiale su cui useremo il nostro strumento di lavoro, visto che ogni materiale ha caratteristiche diverse e proprio per questo motivo ci sono diversi tipi di punte in commercio.
Le principali punte per trapano presenti sul mercato sono quelle da ferro, quelle da muro e quelle per il legno.
La punta per ferro è la più universale nel senso che è l’unica che può essere utilizzata per forare anche il legno, la plastica e altri materiali. Le si trova in commercio in cromo vanadio, da usare per materiali non ferrosi (per esempio l’alluminio o la plastica) e in acciaio (per ferro, acciaio temprato, ghisa e metalli duri). Queste ultime possono essere al cobalto o, ancora meglio, rivestite con nitrato di titanio.
La punta per ferro durante l’uso deve essere lubrificata e raffreddata.
La punta da muro è la più robusta ed è dotata all’estremità di placchette in widia che consente di affrontare l’alta velocità necessaria per fare un buco in un muro, soprattutto se in cemento armato, e la continua percussione. Questo tipo di punte possono essere usate solo per cemento, calcestruzzo e laterizio e sono le sole che si possono usare perché le punte per legno o per ferro non sono in grado di sostenere le sollecitazioni richieste per un foro nel muro.
Per quanto sia possibile usare una punta per ferro per forare il legno, tuttavia esistono le punte apposite, le punte per legno, ovviamente più efficaci.
La prima peculiarità della punta per legno è un’elica speciale che scarica molto bene il truciolo, cosa che non avviene con quelle da ferro, le quali hanno la tendenza a bruciare (specie su legni duri) con la loro vorticosa rotazione la superficie del legno. Con le punte da legno si riducono poi le possibilità di sfondamenti in uscita, si evitano scheggiature ed il diametro del foro, grazie al taglio specifico della punta, è preciso ed esatto.
Ovviamente esistono anche altre tipologie di punte in commercio come ad esempio le punte per metalli che non siano il ferro, ovvero le HSS di acciaio, che alcune volte vengono rinforzate da TiN, ovvero nitrito di titanio, un composto che rende le punte dorate e aggiunge ulteriore resistenza. Solitamente la loro forma è a spirale.
Ci sono poi le punte per vetro, materiale,che a causa della sua fragilità, va lavorato a bassa velocità e a bassa pressione, con punte di acciaio a lancia che permettano di rifinire con attenzione anche i dettagli più impegnativi.
Finiamo poi il nostro elenco con le punte per cemento armato, dalla forma elicoidale e a spirale, composte da acciaio molto resistente che lavora senza problemi anche ad alte temperature. Tali punte sono utilizzabili anche per forare marmo, mattoni e pietra.
2° consiglio: nel momento in cui acquisti le punte trapano rifletti bene sulla qualità. Meglio spendere qualcosa in più piuttosto che utilizzare la punta sbagliata. Il tuo trapano e i lavoretti di casa possono solo trarne beneficio!
A seconda del materiale su cui userai le punte, queste devono avere delle specifiche caratteristiche. Più nel dettaglio:
Punte per il metallo
• coda liscia ed esagonale
• materiale: hss, cobalto, nitrato di titanio
• punta rettificata o laminabile
L’uso di una punta per metalli avviene con olio da taglio lubrificante e raffreddante, a velocità ridotta e a pressione costante controllata; anche la punta per metalli deve essere affilata in modo opportuno e frequente.
Punte per il legno
• coda liscia ed esagonale
• materiale: acciaio
• punta piatta o a spirale
In questi casi è importante la forma. Quella per il legno è elicoidale, pronunciata ed efficace per espellere più materiale di risulta possibile.
Punte per la muratura
• codaliscia, SDS+ ; SDS Max
• materiale: carburo di tungsteno, carburo
• punta con 2, 3 o 4 taglienti
Le punte da muratura hanno diverse eliche costruite per una migliore evacuazione delle polveri.
La geometria dell’elica di una punta da muratura è legata alla qualità della punta e al numero di taglienti; in base a questi due criteri l’elica non si sceglie di per sé perché è complementare.
3° consiglio: per forare i metalli deve essere disabilitata la funzione percussione, bassa velocità ed alta pressione, meglio se possibile utilizzare un trapano a colonna; per forare muri deve essere invece abilitata la funzione percussione e la foratura deve avvenire ad alta velocità; infine per forare il legno deve essere disabilitata la funzione percussione ed il foro deve essere praticato con bassa velocità.
Anche le forme dei codoli (le code della punta) possono cambiare, a seconda dello sforzo che devono trasmettere. Si suddividono in:
- cilindrici, che sono quelli più utilizzati e montano su quasi tutti i mandrini;
- conici, con o senza dente di trascinamento;
- esagonali, studiato principalmente per avvitatori e trapani portatili , consente di cambiare velocemente l’utensile
- a piramide, svasati ma con sezione quadra;
- SDS, di forma particolare che si collega al mandrino tramite un bloccaggio specifico. Altamente performante, è utilizzato in lavorazioni pesanti e professionali.
4° consiglio: per coloro che utilizzano il trapano per lavori amatoriali/casalinghi suggeriamo i codoli cilindrici e quelli esagonali, mentre per l’utilizzo professionale sono fortemente consigliati i codoli SDS.
Affinché il proprio trapano duri nel tempo occorre seguire delle piccole accortezze durante i lavori che ti accingerai a fare: a tal proposito ti proponiamo alcuni semplici suggerimenti che potranno facilitarvi la vita nei vostri lavori di bricolage:
- usa la forza…con parsimonia: meno forza viene usata per premere la punta contro il pezzo in lavorazione, più è facile guidare la punta. Così, il foro risulta dritto e rotondo;
- preforare i fori di grandi dimensioni: quando si deve praticare un foro di diametro superiore a 5-6 mm nell’acciaio, la forza di avanzamento necessaria comincia a superare quella che può essere ottenuta con i trapani portatili, portando la punta ad incepparsi. Grazie all’operazione di pre-foratura (con una punta di diametro inferiore rispetto a quella finale), è possibile ridurre proporzionalmente la forza di avanzamento e quindi evitare l’inconveniente dell’inceppamento;
- se si perforano contemporaneamente due pezzi, mantenerli fissati insieme: si consiglia di fissare insieme i pezzi inserendo un bullone o una vite nel primo foro prima di praticare gli altri fori;
- perforare fori profondi: quando la lunghezza del foro è 5 volte maggiore del diametro della punta, quest’ultima deve essere estratta a intervalli regolari per la rimozione dei trucioli.
- perforare fori inclinati: iniziare la perforazione realizzando una cavità servendosi di una punta di diametro doppio rispetto al diametro del foro inclinato.
5° consiglio: ti suggeriamo di utilizzare punte di alta qualità che, associate ad una buona attrezzatura di rettifica delle punte consentono di risparmiare tempo e fatica.
Prima di concludere la nostra guida è doveroso soffermarsi sugli ultimi due aspetti decisivi prima di effettuare un acquisto, ovvero la marca e il prezzo.
Chiaramente il nostro suggerimento è quello di affidarvi alle marche con storica esperienza nel settore , quali ad esempio Black+Decker, Mannesman, S&R, Bosch.
Nel confrontare i prezzi e l’assortimento di queste marche, non sarà poi così difficile trovare un set di punte al miglior prezzo possibile, tenendo presente che il range di spesa si aggirerà dai 15 ai 45 euro (per i set professionali)
Siamo quindi giunti alla fine della nostra breve guida dove abbiamo imparato come orientarci nel scegliere le migliori punte per trapano in circolazione, per cui volendo riepilogare:
• le punte si differenziano per forma ( a lancia, elicoidale, HSS) e materiale (diamantate,al titanio, al cobalto, al carbonio, al widia);
• la scelta della punta dipende dal materiale da forare, tenendo presente che esistono tre grandi famiglie di punte: da ferro, da muro, da legno;
• la parte inferiore della punta, il codolo, può essere cilindrico, conico, esagonale, a piramide e SDS;
• punte di alta qualità consentono di risparmiare tempo e fatica: rivolgendosi a marchi con esperienza nel settore (Black+Decker, Mannesman, S&R, Bosch etc) si può ottenere ottimi prodotti col giusto rapporto qualità-prezzo.