La prima fondamentale distinzione da fare, quando si parla di macinacaffè è quella tra macinacaffè manuale, detto anche macinacaffè a manovella, e macinacaffè elettrico. Il primo funziona, appunto, manualmente, mentre il secondo viene alimentato dalla corrente elettrica e rappresenta la categoria di macina caffè più venduti e utilizzati. A questi si aggiunge una terza tipologia di macinacaffè, che è quella che normalmente viene utilizzata nei bar: il macinacaffè professionale. Ma andiamo con ordine. Una fondamentale differenza fra un macinacaffè e l’altro è data dal sistema di macinatura. I sistemi di macinatura sono sostanzialmente due, differenti fra loro: a lame o a macina interna.
Il macinacaffè a lame è sicuramente il più economico, quando si va a confrontare i prezzi, e funziona come un semplice frullatore. È dotato infatti di lame simili a quelle del frullatore, spesso in acciaio inossidabile. È perfetto per una macinatura del caffè grossolana, adatta al caffè americano o al caffè per la moka. Di solito è l’utente che sceglie il grado di macinatura dei chicchi di caffè: più si tiene acceso l’elettrodomestico, più la macinatura sarà fine. Se il nostro obbiettivo, da veri amanti del caffè, è ottenere una macinatura perfetta, adatta per le nostre esigenze, forse questo non è il macina caffe più adatto.
Con un prezzo leggermente più alto, ma comunque abbordabile, si possono trovare, fra i migliori macinacaffè esistenti, quelli con macina interna. Le macine interne al macinino da caffè sono di diversi tipi e materiali: possono essere coniche, piatte, in ceramica o metallo. Possiamo attribuire il primo posto in classifica alle macine in ceramica, che scaldano davvero poco i chicchi e sono le più silenziose. Buone sono anche le macine coniche che, girando a una velocità contenuta, surriscaldano poco i chicchi. Le macine piatte hanno dalla loro il fatto di essere sicuramente più economiche, con una differenza di risultato non proprio eccessiva. Le macine in acciaio o in titanio, invece, tra tutte, spiccano per la loro resistenza e durevolezza.
I macinacaffè con macina interna restano i più apprezzati dai veri puristi del caffè e, anche se appartengono a una fascia medio-alta di prezzo, sono molto utilizzati. Questa tipologia di macinacaffè garantisce sicuramente una qualità superiore nella macinatura del caffè. La macina, infatti, permette di triturare efficacemente i chicchi di caffè senza produrre il calore o l’aria che il movimento sicuramente più violento delle lame rotanti crea e che, senza dubbio, va a danneggiare l’intensità dell’aroma originario del caffè. Questi modelli, anche se possono sembrare molto costosi rispetto ad altri, rispecchiano sicuramente gli standard dei migliori macinacaffè in circolazione e sono quelli che più si avvicinano ai macinacaffè professionali.
Ecco appunto questi ultimi: i macinacaffè professionali che vengono utilizzati nei bar e che, in scala più ridotta, sono stati riprodotti anche per essere utilizzati in casa. Questi macinacaffè, oltre ad essere con macina interna, hanno un’altra caratteristica: hanno un dosatore. Sono macinacaffè con dosatore integrato che permette al caffè macinato di scendere attraverso una sorta di imbuto. Questo fa sì che si possa gestire la quantità di caffè appena macinato. Un modello di questo tipo ha diversi livelli di macinatura automatica: parliamo di oltre quaranta livelli. Ma si può anche scegliere, se si preferisce, la macinatura manuale. Il macinacaffé professionale ovviamente ha molti vantaggi ma anche qualche svantaggio. A un confronto dei prezzi risulta molto caro, poco economico ed è un oggetto abbastanza ingombrante; basta pensare al posto che occupato nei bar.
Infine parliamo anche dei macinacaffè manuali. Probabilmente tutti noi ne abbiamo visto uno, a casa dei nostri nonni o dei nostri bisnonni. Sono macina grani completamente manuali, che si avvalgono dell’uso di un braccetto superiore. Si inseriscono i chicchi, si gira il braccetto, i chicchi vengono macinati e nel cassetto inferiore si troverà il caffè, macinato a nostro piacimento, nelle quantità che desideriamo. Ovviamente questi oggetti antichi sono a macina interna. Sono apparecchi molto poco rumorosi, al contrario di quelli elettrici a lame o di quelli automatici ma, per ottenere un’ottima macinatura, è necessario un tempo superiore rispetto agli altri modelli. Si tratta di apparecchi che si trovano tuttora in commercio, con un design innovativo che però non dimentica le tradizioni: una volta, infatti, il caffè si poteva ottenere soltanto così.
1° consiglio: se si sceglie un macinacaffè con macina interna, le macine migliori sono quelle coniche in ceramica che permettono una qualità più alta rispetto alle altre tipologie. Ovviamente questo fa sì che il prezzo sia più elevato.
Il caffè, come abbiamo capito, può avere diversi gradi di macinatura: si può avere una macinatura più raffinata, sottile, oppure una macinatura più grossolana. Grazie alla presenza di una macina interna in alcuni macinacaffè, la macinatura avverrà lentamente, permettendo ai chicchi di conservare la fragranza originaria. Con una macinatura a lame invece, più violenta, i chicchi perderanno un po’ di quella fragranza, soprattutto a causa dell’aria che entra a far parte, inevitabilmente, di questo processo.
Nei macinacaffè elettrici a lame, come in quelli manuali, il grado di macinatura viene deciso da noi: più teniamo premuto il pulsante che permette alle lame di girare, oppure più ruotiamo il braccetto che gestisce la macina interna, più la macinatura sarà fine. Nei modelli elettrici a macina interna invece è possibile un’altra opzione: si può certamente decidere manualmente il grado di macinatura desiderato, ma questi apparecchi hanno anche livelli differenti di macinatura già programmati. Questo significa che possiamo impostarli e poi fare altro, magari preparare la colazione. Nei modelli più avanzati si hanno addirittura fino a quaranta e più livelli di macinazione da scegliere. Nei modelli meno avanzati il numero di livelli scende intorno ai diciassette, che comunque non sono pochi.
I prezzi dei macinacaffè variano anche in base a queste caratteristiche: più si sceglierà un modello avanzato, con più gradi di macinatura, più il prezzo crescerà. Per scegliere il miglior macinacaffè è giusto dunque tenere in considerazione tutti i fattori. Fra questi ce ne sono altri: ad esempio è molto importante la potenza di questi macchinari. Più saranno potenti, più il grado di macinatura risulterà impeccabile in tempi più brevi. Attenzione però: non necessariamente più veloce significa più buono. Il calore sprigionato dalla velocità infatti potrebbe rovinare il sapore del caffè. Per preservare la qualità e l’intensità dell’aroma si dovrebbe operare in maniera più lenta, in modo che i chicchi non si surriscaldino, e non si disperdano le note più caratteristiche del caffè stesso. I macinacaffè a bassa velocità producono infatti meno elettricità statica, calore e rumore; ovviamente, il prezzo è più alto.
2° consiglio: per bere un caffè di qualità è importante prima di tutto scegliere dei chicchi di alta qualità. Con l’uso di un macinacaffè il gusto potrà sbizzarrirsi, comprando anche varietà di caffè molto buone e più ricercate, al posto delle classiche in commercio. Inoltre teniamo in considerazione il fatto che il caffè in chicchi si conserva molto meglio rispetto al caffè in polvere.
Come si usa, esattamente un macinacaffè? Si tratta di pochi passaggi, molto semplici, che rendono questo apparecchio facile da usare. Per ogni tipologia di macinacaffè il primo passaggio è procurarsi chicchi di caffè di buona qualità, o comunque della qualità che preferiamo. Il secondo passaggio sarà inserire la quantità di chicchi desiderata all’interno della macchina.
Alcuni macinacaffè saranno più capienti, altri meno: questa differenza rispecchia logicamente una differenza anche nel prezzo. Una volta inseriti i grani, è necessario chiudere il coperchio e avviare il processo di macinatura, sia questo automatico o manuale, elettrico o attraverso una manovella. Una volta ottenuto il grado di macinatura desiderato il caffè è pronto. Si troverà in polvere all’interno di un recipiente o di un cassetto, oppure potrà essere servito attraverso un dosatore a leva, se si tratta di un macinacaffè professionale. A questo punto basterà inserire la polvere dei nostri chicchi all’interno dell’apparecchio utilizzato per preparare il caffè, sia esso la moka o una macchina per espresso, o ancora, il filtro per il caffè americano.
Una volta terminato l’uso del macinacaffè è importantissimo pulirlo. La pulizia è infatti una delle pratiche più importanti per garantire sempre un caffè perfetto. Alcuni modelli sono provvisti di cestello removibile. In questo caso sarà molto semplice poter lavare a mano o in lavastoviglie le componenti del nostro macinacaffè. In alcuni casi però questa operazione non sarà possibile. Il modo migliore per pulire comunque dopo ogni utilizzo la nostra macchina per macinare il caffè, è utilizzare dei pennellini per poter rimuovere tutta la polvere rimasta in eccesso.
Quando si tratta di modelli a lame, bisogna sempre fare molta attenzione a non ferirsi.
Il corpo macchina invece può essere pulito con un panno umido, facendo attenzione a non bagnare i cavi elettrici.
3° consiglio: cerca sempre di andare a macinare solo la quantità di caffè che pensi di consumare, anche se la capienza del contenitore è maggiore. Sta proprio qui la bellezza nell’uso di questa macchina: non perdere il gusto del caffè appena macinato. Questo ti farà anche sprecare meno caffè quando andrai a pulire la macchina.
Un’altra caratteristica importante da prendere in considerazione è la sicurezza. Sono diversi gli elementi che rendono i migliori macinacaffè anche più sicuri. In alcuni macinacaffè elettrici non ci sono veri e propri sistemi si sicurezza, pertanto, soprattutto se si tratta di macinacaffè a lame, è importante rilasciare il pulsante d’accensione per macinare il caffè, prima di aprire il coperchio, attendendo qualche secondo affinché le lame smettano di ruotare.
I modelli più evoluti hanno sistemi di sicurezza integrati: ad esempio in alcuni modelli sarà impossibile accendere il macinino del caffè prima che il coperchio sia ermeticamente inserito. Questo fa in modo che le lame non possano iniziare a ruotare se il coperchio dell’apparecchio non è al suo posto, evitando spargimenti di caffè in cucina. Altri modelli pongono il pulsante di accensione proprio sopra il coperchio, in modo tale che sia virtualmente impossibile utilizzare il macinacaffè senza il coperchio sopra.
Un’ulteriore caratteristica da prendere in considerazione è la capienza del cestello. Il contenitore dei chicchi, detto anche campana, può essere più grande o più piccolo, con una portata variabile fra i 60 e i 150 grammi. I macinacaffè con capienza maggiore permetteranno di preparare un numero maggiore di caffè contemporaneamente, mentre quelli più piccoli prepareranno meno tazze. Nei modelli più avanzati e automatici, è addirittura possibile selezionare il numero di tazze che si vogliono preparare. È importante valutare anche questo aspetto, prima di acquistare un macinacaffè: se si ha una famiglia numerosa e tutti la mattina bevono caffè, sarà importante assicurarsi che la capienza del recipiente permetta la preparazione di più polvere di caffè, necessaria per preparare più tazze. Se invece pensiamo di usare singolarmente o in coppia il macinacaffè, sarà sufficiente un modello più piccolo e contenuto nei prezzi.
4° consiglio: per quanto riguarda la sicurezza è meglio scegliere un modello, anche se economico, che abbia l’avvolgicavo. Si tratta di un sistema automatizzato che permette al cavo di riavvolgersi dentro l’apparecchio, una volta terminato l’uso, utilizzando un semplice interruttore. Questo farà sì che non ci siano cavi esposti in cucina o dentro i cassetti, con il rischio che si vadano a rovinare.
I macinacaffè a lame possono considerarsi dei tritatutto. Hanno infatti lo stesso funzionamento di un frullatore. Sono elettrici e portano via poco spazio in cucina. Grazie a queste caratteristiche, questi modelli di macinacaffè possono essere utilizzati anche per altri scopi e per triturare altri alimenti, l’importante è che siano alimenti non troppo duri e non troppo grandi. In tantissimi utilizzano il macinacaffè anche per triturare diversi tipi di semi, come quelli di lino, oppure per fare lo zucchero a velo, triturando lo zucchero semplice. Si può utilizzare questo elettrodomestico anche per macinare frutta secca o spezie, ottenendo ottimi risultati, o ancora per ridurre in polvere i cereali. Insomma è possibile scegliere il miglior macinacaffè per le proprie esigenze tenendo conto anche di questi piccoli particolari.
5° consiglio: non sovraccaricare l’elettrodomestico. Bisogna sempre inserire piccole quantità di prodotto per non oberare eccessivamente il motore e per non ottenere un risultato poco soddisfacente: più la quantità di prodotto inserita sarà elevata, più le lame faticheranno a girare e quindi sarà più difficile ottenere una buona polverizzazione dell’alimento.
Sembra davvero che oggi sia possibile gustarsi un ottimo caffè anche a casa. Si possono addirittura scegliere caffè differenti, con aromi e fragranze più ricercate, e per farlo basta procurarsi questo piccolo apparecchio che, come abbiamo visto, si adatta alle necessità di tutti quanti.
Grazie ai macinacaffè possiamo bere tutte le mattine, al nostro tavolo della cucina, un caffè buono come quello del bar. Per gli amanti del caffè, i cosiddetti “puristi del caffè”, questa è una piccola rivoluzione. Per tutti gli altri è comunque un’innovazione utile e pratica, oltre che non troppo costosa.