Quando si parla di pulisci vetri la prima distinzione da fare è relativa alla tecnologia. Esistono infatti 3 tipologie: quello manuale, il pulisci vetri a vapore e quello magnetico. Le differenze sono stanziali e determinano tipo di uso e praticità.
Il lavavetri manuale è quello più economico e può essere una buona soluzione quando i vetri da pulire non sono molti. Richiede però più manualità, forza e attenzione sia ai tanto odiati aloni che all’acqua che inevitabilmente può cadere sul pavimento o sugli stipiti delle finestre danneggiando il legno. Inoltre il gommino va cambiato spesso.
Il lavavetri magnetico invece pulisce allo stesso tempo sia l’interno del vetro che l’esterno, evitando di sporgersi dalle finestre. Le due parti scorrono e sono tenute insieme per mezzo di potenti magneti. Lo sforzo per la pulizia è minimo. Questo modello si adatta a finestre (vetro singolo o doppio) e va bene anche per pulire il pannello doccia. È dotato di cordino di sicurezza per evitare cadute.
Fra i migliori lavavetri troviamo poi quelli a vapore che sfruttano l’azione combinata dell’acqua e del vapore, sono chiamati anche aspiragocce e risultano un po’ più costosi ma molto efficaci. Questi modelli di lavavetri automatico richiedono molti meno sforzi e riducono i tempi di pulizia. Hanno infatti un piccolo motore in dotazione che aspira le goccioline di acqua, limitando così la formazione di aloni. Con il pulisci vetro elettrico inoltre non si deve passare ad asciugare e non si rischia di bagnare il legno delle finestre.
1° consiglio: scegli un lavavetri con asta telescopica per arrivare nei punti più difficili.
Se l’idea è quella di acquistare un lavavetri automatico è fondamentale parlare anche di prestazioni. Queste dipendono innanzitutto dal serbatoio integrato, che serve a contenere l’acqua sporca che l’aspiragocce aspira da vetri, bordi e angoli. Le dimensioni standard del contenitore sono sui 100-150 ml. I lavavetri a vapore invece hanno un serbatoio maggiore proprio perché l’acqua va trasformata in vapore per esercitare la funzione pulente.
La lunghezza della spazzola determina invece quante volte è necessario passare per la pulizia vetri. Le misure sono di solito standard sui 28 cm, ma fra gli accessori di un pulisci vetro troviamo anche bocchette e beccucci più grandi o più piccoli.
I modelli di miglior lavavetri riescono ad aspirare sia verticalmente che orizzontalmente e questo consente di pulire anche altre superfici, come piani di lavoro o tavolini. Inoltre, nella scheda tecnica indicano la resa, cioè i metri quadri che si possono pulire con una ricarica della batteria. Mediamente si considera un buon dato 70-80 m² con una ricarica e 30 minuti di utilizzo.
2° consiglio: se vuoi evitare aloni non pulire i vetri quando sono colpiti dal sole diretto.
Nella scelta di un pulisci vetri automatico gli aspetti più importanti da considerare riguardano la durata della batteria e i tempi della carica, che influenzano praticità ed efficacia del dispositivo.
I modelli di lavavetri elettrico in commercio sono generalmente a batteria e hanno un’autonomia di 20-30 minuti, un buon tempo se pensiamo che per la pulizia di una finestra servono circa 2-3 minuti. In caso di vetrate molto grandi invece 30 minuti potrebbero non bastare. I modelli di miglior lavavetri hanno un’opzione standby pensata per il risparmio energetico.
Anche il tempo di ricarica del pulisci vetro elettrico è essenziale. Meglio optare per un modello che non richieda più di 2-3 ore e con batteria al litio che può essere messa in carica anche prima che sia terminata. Le batterie al litio con il passare del tempo diminuiscono le prestazioni, per questo sarebbe fondamentale acquistare un pulisci vetri con batteria sostituibile.
3° consiglio: se cerchi un lavavetri leggero e più maneggevole scegli un modello con batteria al litio.
Oltre alla batteria e ai tempi di ricarica, la praticità di un lavavetri automatico è data anche da altri aspetti secondari che rendono migliore l’utilizzo. Fra questi troviamo prima di tutto il peso che determina la maneggevolezza dell’apparecchio. Mediamente i modelli in commercio pesano sui 700 gr – 1 kg, ma si possono trovare validi lavavetri sui 400 gr.
I pulisci vetri con manico telescopico (fino a 3 metri) sono di sicuro i più pratici perché aiutano ad arrivare anche nei punti più alti. Quelli con testina snodata puliscono bene in tutte le direzioni, mentre i pulisci vetro elettrico con distanziatore regolabile arrivano anche ai bordi della finestra senza creare striature. Il LED di ricarica presente in molti apparecchi a vapore permette di controllare la carica della batteria.
4° consiglio: verifica se il pulisci vetri a vapore ha il serbatoio removibile che si può sciacquare sotto l’acqua o mettere in lavastoviglie.
Gli accessori sono una dotazione importante di ogni lavavetri e più il set è completo più l’apparecchio risulterà pratico e funzionale, soprattutto quando lo si vuole usare anche su altre superfici, come ad esempio parabrezza, vetrate alte e superfici curvate.
Oltre all’asta telescopica che non dovrebbe mai mancare sia per la sicurezza che per la praticità, gli accessori di base includono generalmente bocchette grandi e piccole. Queste ultime sono particolarmente utili per arrivare nelle parti più strette e scorrono bene sulle superfici curve.
Nei modelli di miglior lavavetri troviamo solitamente anche serbatoio e spruzzino, indipendente o integrato. In questo caso l’apparecchio si occupa sia di lavare che di asciugare i vetri. Attenzione però perché con lo spruzzino integrato ci sono due serbatoi e l’apparecchio diventa più pesante. Molti modelli sono dotati anche di panni in microfibra, funzionali nelle operazioni di pulizia e per le finiture.
5° consiglio: ricordati che il liquido lavavetri fa la differenza per evitare aloni ed ottenere vetri brillanti.