Esistono due tipologie principali di lavasciuga; si distinguono sostanzialmente per la tecnologia di funzionamento soprattutto in fase di asciugatura. Infatti, il ciclo di lavaggio è praticamente uguale a quello di una comune lavatrice; pertanto, anche la lavasciuga è dotata di un tubo di carico dell’acqua e di uno per lo scarico.
Per quanto riguarda la fase di asciugatura, esiste una tecnologia a pompa di calore che sfrutta:
- una ventola, posta nella parte posteriore del prodotto, per spingere l’aria dentro al cestello;
- una resistenza elettrica, per riscaldare l’ambiente e asciugare il bucato.
A distinguere le due tipologie di lavasciuga è la modalità di eliminazione del vapore acqueo accumulato: a condensazione o a espulsione.
Le lavasciuga a condensazione sono dotate di un apposito condensatore che raccoglie il vapore acqueo prodotto dall’asciugatura dei capi, questo viene poi riversato in un’apposita vaschetta che va svuotata alla conclusione di ogni ciclo di asciugatura. Alcuni modelli sono dotati di un’apposita spia che segnala quando la vaschetta è piena, aiutandoci così a non danneggiare l’elettrodomestico e a mantenere elevate le sue prestazioni.
Le lavasciuga a espulsione, invece, sono dotate di un apposito tubo di scarico dal quale il vapore acqueo viene direttamente espulso. Per questi modelli, non sarà quindi necessario ricordarsi di svuotare la vaschetta in quanto l’intero processo sarà gestito autonomamente dall’elettrodomestico.
1° consiglio: la scelta del tipo di lavasciuga da acquistare dipende dal luogo in cui si intende collocare l’elettrodomestico. La lavasciuga a condensazione prevede un’installazione del tutto simile a quella di una comune lavatrice, mentre il modello a espulsione è preferibile da collocare in luoghi areati (come terrazze o balconi) per evitare fastidiosi accumuli di umidità.
Per scegliere la migliore lavasciuga è necessario tenere conto di un fattore fondamentale, ovvero la capacità di carico. Infatti, come nel caso delle lavatrici, per assicurarsi un prodotto che soddisfi le proprie esigenze è importante considerare la quantità di bucato da inserire nel cestello.
Nel caso di un elettrodomestico come la lavasciuga, è bene tenere presente però che la capacità di carico in fase di lavaggio non è uguale a quella in fase di asciugatura. Pertanto, se si intende lavare e asciugare il bucato, è consigliabile non riempire il cestello alla sua capacità massima, in modo da assicurarsi un’asciugatura più uniforme.
Per quanto riguarda le dimensioni è inoltre possibile individuare 3 differenti tipologie di lavasciuga:
- slim: le lavasciuga slim solitamente hanno una profondità di circa 40/45cm e sono dotate di una capacità di lavaggio di 6kg che si riduce a 4/5kg in fase di asciugatura;
- standard: questi modelli hanno una dimensione di circa 60cm di larghezza e 50-60cm di profondità; sono dotate di una capacità di carico che può arrivare anche a 9kg in fase di lavaggio;
- big: sono le lavasciuga più capienti ma anche più ingombranti e possono raggiungere capacità, in fase di lavaggio, anche di 11-12kg.
Attualmente in commercio sono anche presenti modelli di lavasciuga dotati di due cestelli differenti per lavaggio e asciugatura che possono funzionare anche in contemporanea. Questi elettrodomestici sono quindi in grado di ridurre ulteriormente i tempi ma comportano anche un maggiore ingombro.
2° consiglio: è importante valutare la dimensione e la capacità di carico in base alle proprie necessità e allo spazio che si ha a disposizione. Un modello slim sarà adatto ad assicurare le esigenze di nuclei composti da un massimo di due persone; i modelli big, invece, saranno adatti per famiglie composte da quattro o cinque persone.
Come nel caso di altri elettrodomestici, anche le lavasciuga sono dotate di numerosi programmi e funzioni aggiuntive che rendono ogni modello versatile e adatto a rispondere a specifiche esigenze. Per quanto riguarda i programmi, tutte le lavasciuga sono dotate delle impostazioni tradizionali (cotone, jeans, lana, capi delicati, capi sintetici, risciacquo e centrifuga) alle quali possono aggiungersi altre più specifiche come: outdoor, eco, intensivo, rapido, prelavaggio e stiratura facile.
Alle impostazioni che riguardano la fase del lavaggio, si aggiungono poi ulteriori funzioni come, ad esempio, la funzione di pausa, utile per aggiungere detersivo o inserire ulteriori indumenti. Vi è, inoltre, la funzione di timer utile a impostare i cicli di lavaggio o la pulizia del cestello, ed assicurarsi così sempre ottime prestazioni dell’elettrodomestico.
Altra funzione particolarmente importante è quella dell’attivazione automatica del ciclo completo di lavaggio, centrifuga e asciugatura: è possibile far partire la lavasciuga senza doversi ricordare di dare l’avvio dell’asciugatura. Questa funzione risulta particolarmente utile a chi è costretto da impegni lavorativi o altre attività a trascorrere molto tempo fuori casa: basterà avviare la lavasciuga la mattina o la sera e l’elettrodomestico farà trovare i capi puliti e asciutti.
Alcuni modelli più moderni sono dotati persino di una connessione allo smartphone, che consente così di gestire comodamente il tutto a distanza.
3° consiglio: è molto importante consultare la scheda tecnica di ciascun prodotto per conoscere nello specifico programmi e funzioni. Solo in questo modo ci si assicura un prodotto versatile in grado di adattarsi al meglio alle proprie esigenze.
Il consumo di una lavasciuga è maggiore rispetto a quello di una lavatrice. Ciò è dovuto proprio al processo di asciugatura; infatti la fase di lavaggio richiede un dispendio energetico e idrico pressoché identico tra i due elettrodomestici. Facendo un calcolo approssimativo, il consumo energetico durante il ciclo di lavaggio si aggira intorno a 1,5kW/h; questo sale a 4,5kW/h durante il processo di asciugatura.
Le schede tecniche di ciascun prodotto forniscono comunque informazioni molto dettagliate utili per confrontare i diversi elettrodomestici; in particolare bisogna valutare il consumo di energia per un ciclo completo che prevede lavaggio, centrifuga e asciugatura.
Si deve inoltre tener presente che la normativa del 2012 che distingue gli elettrodomestici in classi energetiche dettagliate (A+, A++, A+++) non include le lavasciuga; pertanto, questa tipologia di elettrodomestici risulta più genericamente assegnata alle tradizionali classi energetiche A o B.
4° consiglio: al momento della scelta della lavasciuga è utile confrontare le schede tecniche di differenti modelli per assicurarsene uno con prestazioni elevate ma consumi ridotti. Attenzione: non esistendo le distinzioni tra A+, A++ e A+++, la lavasciuga in classe A è la migliore in commercio.
I materiali con cui sono realizzate le lavasciuga sono pensati per resistere al calore e al deterioramento; pertanto sono pressoché uguali per tutti i modelli.
Generalmente, il corpo macchina è realizzato in metallo o acciaio smaltato, mentre il cestello interno è realizzato i acciaio inox resistente e di alta qualità. L’oblò è realizzato in vetro rinforzato, ideale per venire a contatto con acqua e detersivi e resistere al calore prodotto in fase di asciugatura.
A seconda del modello, può variare invece il design: i modelli più tecnologici possono essere dotati di un display LED per la gestione delle funzioni, mentre altri possono essere dotati di pratici pulsanti utili nella selezione dei programmi.
5° consiglio: la qualità e il tipo di materiali sono aspetti da non sottovalutare al momento dell’acquisto in quanto sono fondamentali per assicurarsi un prodotto resistente, duraturo e anche esteticamente gradevole.
Attualmente in commercio sono presenti diversi modelli di lavasciuga pensati per rispondere ad esigenze differenti.
Tra le opzioni più interessanti possiamo senza dubbio citare la lavasciuga Miele, Hoover o AEG, brand che assicurano prodotti eccellenti e di qualità. Conoscere i parametri da valutare al momento dell’acquisto e tener presente le proprie necessità sono gli aspetti più importanti per assicurarsi l’acquisto della migliore lavasciuga a prezzi competitivi!