La prima distinzione che va fatta quando si parla di giochi educativi per bambini è fra manuali ed elettronici, anche se oggigiorno tecnologia e manualità si uniscono per offrire giochi sempre più intelligenti e completi. Entrambe le tipologie favoriscono i processi logici e, come dimostrano diversi studi pedagogici, aiutano a sviluppare immaginazione, creatività e problem solving. L’importante è che siano adatti all’età del bambino.
Fra i giochi educativi manuali adatti già a partire dai 3 anni troviamo ad esempio i puzzle, i memo per allenare la memoria, cubi, lavagne scrivi impara e domino. In questa fase il bambino sviluppa l’intelligenza senso-motoria e i giochi interattivi manuali sono preferibili, magari anche con il supporto dell’elettronica per quando riguarda voci, suoni e musichette.
Nei giochi elettronici spaziamo invece dai tappeti interattivi alle penne elettroniche, fino a mappamondi girevoli, microscopi e sistemi solari motorizzati per capire l’universo. Per i più grandicelli sono perfetti anche i giochi didattici per bambini che avvicinano a geografia, matematica e scienza applicata, chimica e robotica. Solo dopo gli 11 anni il bambino infatti ha imparato a fare ragionamenti più complessi, a gestire molte informazioni e ad accettare il senso delle regole, perciò può avvicinarsi con più entusiasmo a giochi elettronici e di classificazione. Questi giochi sviluppano l’innovazione, a maggior ragione nei giochi didattici Stem, dove i bambini agiscono come dei piccoli scienziati che esplorano la realtà divertendosi.
1° consiglio: quando scegli un gioco educativo ricordati sempre di seguire le indicazioni dell’età scritte sulla scatole.
I giochi educativi possono svolgersi con giocatore singolo oppure in gruppo. Secondo diversi studi, i giochi da tavolo didattici sono molto utili per approfondire le capacità di collaborazione del bambino. Tuttavia vanno sempre considerate le fasi di crescita.
Nei primi anni di vita i bambini esplorano il mondo, iniziano a coordinarsi, a sviluppare le abilità motorie di base e potrebbero ripetere per ore lo stesso gioco senza annoiarsi. Solo a partire dai 6-7 anni cominciano a capire e accettare il fatto che esistano delle regole da seguire. Inizialmente cercano di aggirarle per un vantaggio personale, poi però ne capiscono la funzione e migliorano l’interesse nel gioco.
E’ solo da questo momento che iniziano a fare attenzione ai dettagli, ad utilizzare la logica, a sentire il bisogno di socializzare e interagire con i coetanei, tutti aspetti fondamentali per i giochi educativi di gruppo. Di sicuro il lavoro di squadra verso un obiettivo comune e la sana competizione seguendo delle regole è alla base di una buona educazione.
2° consiglio: considera l’età e gli interessi del tuo bambino e ricordati che ognuno ha un percorso di crescita diverso.
Uno degli aspetti fondamentali nei giochi è la sicurezza. Questa caratteristica non va sottovalutata perché l’intrattenimento più innocuo può diventare una fonte di pericolo per un bambino.
Tutti i tipi di gioco per bambini vengono maneggiati per ore ed ore. Per questo motivo l’attenzione principale è ai materiali. I migliori giochi educativi non emanano nessun tipo di odore, perché sono realizzati in modo da essere privi di sostanze tossiche o allergizzanti.
Le normative europee sono molto severe in materia di giocattoli. Solo per fare un esempio nei giochi di musica i suoni non devono essere troppo acuti o distorcere, i rumori non devono infastidire e in tutti i giocattoli sono vietati bordi taglienti. Anche acquistare giocattoli contraffatti può essere pericoloso, perché non hanno seguito lo stesso iter di controllo. Meglio quindi rivolgersi a marche conosciute, con prodotti testati e controllati, e a rivenditori online affidabili. La regola numero uno poi è rispettare le indicazioni sull’età, anche se il bambino è già più maturo dei suoi anni.
3° consiglio: elimina i giochi rotti che possono costituire un pericolo e scegli sempre giochi con marcatura CE.
Attraverso il gioco i bambini scoprono il mondo, fanno esperienze e imparano nuove abilità. Manualità, sensorialità e capacità percettive si coltivano giorno per giorno e in ogni momento della crescita vi sono competenze diverse. Per questi motivi è fondamentale scegliere un gioco didattico in linea con le fasi evolutive del bambino, senza metterlo di fronte a prove troppo stressanti o al contrario troppo noiose.
Lo stesso Ministero della Salute ha pubblicato delle linee guida suddividendo i giochi a seconda dello sviluppo del bambino. Fino a 5 mesi ad esempio i giocattoli per neonati devono essere ergonomici e morbidi, colorati e con suoni dolci. Dai 6 agli 11 mesi la vista è più forte e il bambino afferra meglio gli oggetti. Fra gli altri giochi, i libri di favole con illustrazioni grandi e colorate sono ideali.
I giochi educativi per bambini dai 12 ai 18 mesi privilegiano immaginazione, riconoscimento di oggetti e imitazione dei comportamenti dei grandi (es. parlare al telefono), mentre dai 19 ai 23 mesi, oltre a peluche e bambole, i bimbi iniziano ad apprezzare costruzioni, pulsanti e musiche.
Ma è solo a partire dai 2 anni che vivono il gioco in senso simbolico, riportando scene di vita quotidiana, imparando nuove parole e numeri. Dai 3 anni in su invece i bambini iniziano a preferire le costruzioni, mentre fra i giochi bambina troviamo bambole e accessori cucina, ma non è la regola. I giochi educativi più consigliati in questa fase sono puzzle, cera pongo, memory, domino, cubi e attività che sviluppino l’abilità manuale. Dai 4 -5 anni apprezzano la lavagnetta magnetica e iniziano i giochi di ruolo, ma la manualità continua ad attirare l’attenzione, mentre dai 6 agli 8 anni, oltre a fare attività all’aria aperta, è fondamentale che i bambini possano leggere, colorare e misurarsi in nuove sfide.
4° consiglio: dopo una giornata intensa proponi al tuo bambino di colorare i mandala, davvero positivi per la mente.
Quando si parla di migliori giochi didattici è importante prendere in considerazione anche il rapporto che i bambini hanno con la tecnologia che circonda il loro mondo dalla nascita. Le nuove tecnologie di fatto sono sempre più presenti, sotto forma di schermi interattivi, Smartphone, lettori e tablet a cui i bambini hanno facile accesso.
Le nuove generazioni sono definite nativi digitali, ma non basta avere uno schermo tra le mani, usare applicazioni e schiacciare bottoni. É importante che i bambini non diventino spettatori passivi dello schermo ma vengano guidati dai genitori verso attività istruttive ed educative, come ad esempio imparare a leggere giocando, scrivere, contare e arricchire il vocabolario. Gli stessi giochi didattici online non sono tutti uguali. Alcune app sono solo ripetitive e meccaniche, altre invece sono studiate in modo accurato perché vi sia interazione, crescita e apprendimento.
In molte scuole oggi si sta valutando come inserire questi nuovi approcci nei programmi formativi. Di sicuro le nuove tecnologie possono sviluppare l’intelligenza, ma solo se sono volte ad allenare la mente e vissute come un mezzo per portare ad un obiettivo educativo.
5° consiglio: prova i giochi didattici online prima di proporli al tuo bambino e accompagnalo nella scoperta.
Grazie a questa guida hai potuto scoprire come scegliere i migliori giochi educativi per bambini. Questi possono essere sia manuali che elettronici, la cosa fondamentale è che siano adatti all’età del bambino.
Oltre che a sviluppare la capacità di problem solving, i dispositivi devono stimolare i processi logici, l’immaginazione e la creatività. Alcuni esempi di giochi educativi manuali a partire dai 3 anni sono i puzzle, i memo, i cubi, le lavagne scrivi impara e il domino. Per i più piccoli è consigliato l’utilizzo di giochi manuali, così da sviluppare al meglio l’intelligenza senso-motoria. Mappamondi girevoli, sistemi solari motorizzati, penne elettroniche, tappeti informativi e mappamondi girevoli invece sono giochi educativi elettronici. Dopo gli 11 anni il bambino riesce a gestire molte informazioni, a fare ragionamenti complessi e ad accettare il senso delle regole, perciò si può passare ad un altro livello di giochi, che possono riguardare la geografia, la matematica, la chimica, la robotica e la scienza applicata. Con questi giochi verrà sviluppata l’innovazione, soprattutto se sono giochi didattici Stem.
I giochi educativi possono essere giocabili in singolo o in gruppo. In base all’età e agli interessi del bambino opta per una delle due tipologie: fino ai 6-7 anni di età tendenzialmente potrebbero divertirsi per ore e ore con lo stesso gioco, successivamente sviluppano il senso delle regole, l’attenzione ai dettagli e a sentire la necessità di socializzare. Con i giochi educativi i bambini possono possono accrescere la propria capacità di collaborazione per riuscire a raggiungere un obiettivo comune, naturalmente seguendo delle regole.
Presta attenzione ai materiali, che non devono emanare alcun tipo di odore, che di solito è tipico di quei giochi con sostanze tossiche o allergizzanti. La sicurezza è la parte più importante: il bambino deve divertirsi ma non deve essere in pericolo! Per fortuna le normative europee sono molto rigide a tal riguardo e prevedono restrizioni riguardo ai suoni, che non devono essere troppo acuti o distorcere, ai bordi, che non devono essere taglienti, e molte altre. Perciò non acquistare prodotti contraffatti se vuoi che il giocattolo abbia seguito determinati iter di controllo che mettono in sicurezza la salute di tuo figlio. Controlla che ci sia la marcatura CE e che i giochi educativi siano testati e controllati.
Fai giocare il bambino con giochi che rispecchiano la sua fase di crescita ed evita prove troppo impegnative o noiose per lui. Segui le linee guida proposte dal Ministero della Salute per scegliere il tipo di gioco adeguato all’età del bambino. Lo sviluppo tecnologico ha dato la possibilità di poter giocare anche da smartphone, tablet e altri schermi interattivi. Tuttavia, i nativi digitali rischiano di diventare spettatori passivi di quello che il tablet, o altri schermi, gli propongono. Invece, devono svolgere un ruolo attivo come leggere, scrivere, contare, arricchire il vocabolario e ragionare. Evita le app che sono ripetitive e scegli quelle che impongono interazione, crescita e apprendimento. Prova tu stesso i giochi educativi online prima di far giocare il bambino, e stagli vicino mentre ci gioca.