Cominciamo offrendo alcune nozioni basilari, così da definire in maniera più specifica le diverse categorie di cuffie wireless disponibili sul mercato. Innanzitutto, le cuffie wireless possono essere distinte in due tipologie:
- Cuffie on ear, definite anche sovraurali; in questo caso, le dimensioni sono certamente più contenute e le cuffie poggiano sui padiglioni auricolari;
- Cuffie over ear o Around ear, dette anche circumaurali; a differenza delle prime, queste ultime sono evidentemente più grandi e, a fronte di un simile ingombro, prevedono appositi cuscinetti allo scopo di avvolgere comodamente i padiglioni auricolari; anche il peso risulterà maggiore; tuttavia, si garantisce un più efficace isolamento dai rumori ambientali.
In maniera ancora più generale, potremmo distinguere le seguenti categorie di cuffie wireless:
- Cuffie chiuse, grazie alle quali sarà possibile ottenere il massimo livello di isolamento acustico, concentrando l’ascolto esclusivamente sul contenuto musicale che si andrà a riprodurre;
- Cuffie aperte che, a scapito di un suono compromesso dalle interferenze ambientali, sono però decisamente più pratiche, facilmente trasportabili e soprattutto molto più comode da indossare;
- Cuffie semiaperte che, in buona sostanza, rappresentano un valido punto di incontro fra i due modelli che abbiamo avuto modo di descrivere un attimo fa; possiamo facilmente individuarle grazie alla loro particolare conformazione; solitamente, unità di questo tipo permettono un isolamento sufficiente e, salvo alcuni compromessi, sono piuttosto comode da indossare (anche se, chiaramente, non lo saranno mai quanto le cuffie aperte, specie in riferimento all’entità del peso percepito).
1° consiglio: per la scelta delle cuffie wireless più adatte entrano in gioco molteplici fattori, tra cui la comodità di utilizzo. Pertanto, sarà fondamentale capire se orientarsi verso modelli più comodi ma meno efficaci in termini di isolamento acustico o se prediligere varianti nettamente più grandi; queste ultime peseranno di più ma saranno in grado di assicurare una maggiore profondità e qualità del suono. Oltretutto, non andrebbe sottovalutata l’eventuale presenza di occhiali che, qualora venissero indossati, andrebbero senza dubbio ad interferire con il corpo delle cuffie senza fili dalle dimensioni più accentuate, rendendo il tutto parecchio più scomodo.
A questo punto, dobbiamo addentrarci meglio nel discorso prettamente tecnico, evidenziando le diverse tipologie di connettività senza fili e le loro relative potenzialità in merito al prodotto in questione. Possiamo distinguere 3 precise tipologie di unità:
- cuffie ad infrarossi che, nella stragrande maggioranza dei casi, rappresentano l’alternativa in assoluto più economica; pur avendo un raggio d’azione piuttosto limitato, la qualità audio non è in alcun modo inficiata; inoltre, non dovendo agire pesantemente sul dispositivo di riproduzione, vengono scongiurati eventuali problemi di sovraccarico; di norma, le cuffie ad infrarossi agiscono in abbinamento con qualunque modello di tv ma anche di stereo Hi-Fi.
- cuffie a radiofrequenza che, rispetto alle precedenti, godono di un raggio d’azione più elevato. Di contro, è pur vero che questi modelli possono essere soggetti ad interferenze. Un altro dettaglio che caratterizza le cuffie a radiofrequenza è l’utilizzo di un apposito trasmettitore, per effetto del quale viene posta in essere la conversione del flusso audio che verrà poi inviato all’apparecchio;
- cuffie Bluetooth, certamente le più conosciute fra il pubblico e che, di conseguenza, non hanno bisogno di presentazioni; il loro funzionamento si basa sulla compressione del segnale audio (operazione che, nei top di gamma, garantisce una qualità estremamente simile a quella riscontrata sulle più tradizionali cuffie con cavo); il vantaggio principale consiste nella loro estrema duttilità, trattandosi di dispositivi che sono in grado di collegarsi senza alcun problema a smartphone, tablet e computer senza la necessità di un apposito ricevitore esterno. Quasi tutti i modelli, anche gli entry level, sono poi dotati di appositi pulsanti per avviare o interrompere telefonate, saltare da un brano musicale all’altro, agire sul volume e tanto altro ancora.
A livello commerciale, queste ultime sono le cuffie più facili da trovare sul mercato.
2° consiglio: in merito a tali aspetti, sarà dunque importante riflettere chiamando in causa il dispositivo con il quale verrà poi stabilita la connessione senza fili. Appare chiaro che se l’intenzione fosse quella di adoperare la cuffia wireless esclusivamente in casa, magari per godersi il proprio programma tv preferito, sarebbe meglio che la scelta ricadesse sulla prima, o eventualmente seconda, categoria che abbiamo citato poco fa.
Il vero grande “intoppo” nel prodotto considerato è la batteria. Ciò non significa che la capacità risulti insufficiente ma, di contro, è pur vero che nelle alternative con cavo questo problema non si pone. Per cui, nell’eventualità in cui utilizzassi le tue cuffie wireless al di fuori del contesto domestico, sarà importante valutare bene il discorso inerente all’autonomia.
Soprattutto per coloro che fanno uso di questo strumento nel corso di lunghe giornate trascorse fuori casa, sarebbe il caso di scongiurare il rischio che la batteria smetta anzitempo di fare il proprio dovere, specialmente qualora non ci fosse immediata disponibilità di una presa per la ricarica (ma anche per evitare di portare sempre con sé un cavo USB, tra i più comuni per “ridare vita” alla cuffia).
Nello specifico, le cuffie wireless hanno un’autonomia differente a seconda del modello preso in considerazione. Quelle Bluetooth sono dotate di batterie ricaricabili che possono garantire un utilizzo anche di 10 ore: non va dimenticato il fatto che alcuni modelli prevedano anche l’implementazione di un cavo che, di fatto, le rende equiparabili a quelle classiche.
Nelle cuffie ad infrarossi ed a radiofrequenza troviamo invece batterie AA e batterie AAA: come nel caso precedente, parliamo di svariate ore di utilizzo e quindi, in gran parte delle situazioni, non dovrebbero esserci particolari problemi. Chiaramente, il discorso andrà poi ricondotto al singolo modello considerato, valutando attentamente l’amperaggio della batteria e facendo le opportune considerazioni.
3° consiglio: nell’ipotesi in cui utilizzassi la cuffia wireless principalmente in casa, questo aspetto non sarebbe di fondamentale importanza, essendo costante la possibilità di procedere ad una ricarica. Al contrario, per un utilizzo prevalentemente in esterna sarebbe il caso di spendere qualche euro in più per un modello in grado di coprire l’intera giornata (la stessa natura del prodotto implica che non si debba in alcun modo sorvolare su un aspetto di tale entità, specialmente in questo secondo caso).
Un altro elemento tecnico da tenere presente in fase di acquisto è la portata. In base ad essa riusciremo a capire a quale distanza dallo strumento di riproduzione (tv, stereo, smartphone e tablet) sarà possibile utilizzare la cuffia wireless. Per maggiore comodità e chiarezza, approfondiamo l’argomento realizzando la stessa suddivisione apportata nel paragrafo inerente alla tecnologia di trasmissione:
- cuffie ad infrarossi: l’impedimento principale è rappresentato proprio dalla bassa portata; di conseguenza, se ne consiglia l’utilizzo in abbinamento ad un apparecchio sistemato nella medesima stanza in cui la cuffia verrà messa in funzione per ricevere il segnale audio;
- cuffie a radiofrequenza: focalizzandoci su questi modelli evidenziamo come, anche nei base di gamma, il raggio d’azione possa estendersi fino a 100 metri; da un punto di vista qualitativo però, come già precisato, la resa è minore rispetto alle versioni ad infrarossi;
- cuffie Bluetooth: hanno un raggio d’azione molto più limitato; nella migliore delle ipotesi, parliamo di una portata di circa 10 metri che, però, risulta più che sufficiente considerando il fatto che tali versioni siano adoperate principalmente con smartphone e tablet che, di norma, utilizziamo sempre a breve distanza.
4° consiglio: rifletti sull’effettivo utilizzo che farai della cuffia senza fili da acquistare. Se intendi sfruttarla in una stanza piuttosto lontana rispetto al dispositivo di riproduzione, sarebbe il caso di optare per cuffie ad infrarossi o a radiofrequenza. In tutti gli altri casi, una semplice cuffia Bluetooth può essere sufficiente e saprà ben soddisfare le tue aspettative a riguardo, non essendoci una vera e propria rinuncia da questo punto di vista.
Analizzando il discorso sotto il profilo meramente pratico, le cuffie Bluetooth wireless sono certamente tra le più semplici da utilizzare, non essendoci il bisogno di un apposito ricevitore (almeno nel 90% dei modelli considerati). L’abbinamento con i dispositivi mobili, come appunto smartphone e tablet, avviene per effetto del semplice riconoscimento dell’apparecchio tramite le impostazioni del sistema operativo (uno step che, nelle volte successive, non sarà più necessario intraprendere in quanto la cuffia verrà automaticamente rilevata dopo l’accensione).
Il singolo prodotto andrebbe poi valutato in base alla sua complessità ed alle potenzialità operative messe a disposizione dell’utente. A seconda dell’ambito considerato, infatti, saranno disponibili apparecchiature che potranno meglio adattarsi alle esigenze del pubblico. Il tutto si traduce anche in una maggiore ricercatezza sotto il profilo del design: un modello rivolto al pubblico più giovane sarà quasi certamente caratterizzato da linee più spigolose e futuristiche.
Anche il funzionamento dovrebbe risultare semplice ed intuitivo: in assenza di un display su cui visualizzare eventuali messaggi di conferma, si rende obbligatoria la presenza di indicatori a LED che si illuminano (anche con colorazioni diverse) a seconda dell’operazione compiuta (come lo spegnimento o l’abbinamento con altri dispositivi).
5° consiglio: il videogiocatore, molto probabilmente, non si accontenterà di un modello base ma, piuttosto, andrà a ricercare alternative che possano consentirgli di accedere nell’immediato ad alcune funzionalità (come il voice call o il bilanciamento del suono) cosicché la sessione di gaming possa svolgersi nella maniera più entusiasmante possibile.
Da circa 10 anni, le cuffie wireless sono andate incontro ad un vero e proprio boom di vendite. In molti casi, più che un desiderio, l’acquisto è stato il frutto di una necessità (si pensi a tutti quegli smartphone che non sono più dotati di ingresso per cuffie con cavo).
Il mercato ci offre tante valide soluzioni fra le quali scegliere, partendo dalle cuffie Beats wireless alle cuffie wireless Sony, fino ad arrivare alle cuffie Bose wireless. Salendo di prezzo, com’è ovvio che sia, risulterà possibile beneficiare di caratteristiche aggiuntive (come la soppressione dei fruscii o eventualmente un più accurato sistema di riconversione dell’audio).
In assenza di particolari pretese, volendo rivolgere il proprio acquisto ad una cuffia wireless che permetta di intrattenere conversazioni telefoniche o godersi qualche oretta di musica, con una spesa discreta riuscirai quasi certamente a mettere le mani sul prodotto giusto (chiudendo però un occhio sulla qualità d’ascolto).