Piano cottura a gas o a induzione

Piano cottura: a gas o a induzione?

Ultimamente nel nostro Paese un nuovo elettrodomestico sta prendendo sempre più piede nelle nostre case: il piano cottura a induzione. Questa nuova tecnologia è ancora poco diffusa e guardata, in realtà, con sospetto dagli italiani, ma riscontra notevole successo tra chi l’ha già provata nella propria abitazione.
Quindi qual è il miglior piano cottura tra quello classico a gas o quello moderno a induzione? Quale dei due conviene di più in termini di praticità e risparmio?

Differenze sostanziali tra piano a gas e piano a induzione

Il piano cottura a induzione funziona sfruttando il principio di induzione elettromagnetica per riscaldare le pentole. L’energia elettrica alternata viene trasmessa a bobine ricoperte di vetroceramica o vetroresina che si azionano e permettono di riscaldare direttamente la pentola tramite il magnetismo esercitato sulla sua superficie dell’utensile.

In questo modo il calore viene generato solo dove serve, ovvero sulla superficie della pentola: si produce infatti un campo magnetico che genera delle correnti elettriche che si dissipano in forma di calore direttamente sulla pentola, riscaldando solamente quest’ultima e lasciando quindi il piano cottura freddo.

Le cucine a gas, le più diffuse ad oggi in Italia, funzionano convertendo l’energia di base in calore attraverso una scintilla. Le moderne cucine a gas hanno subito diverse migliorie dai primi modelli; ad esempio i bruciatori sono stati innovati per generare fiamme più calibrate e quindi ridurre il consumo della materia prima gas: possono far risparmiare fino a 200mc di gas per abitazione; il rendimento, di conseguenza, è più elevato. La cucina a gas comunque presuppone l’utilizzo di fiamme libere ed è più soggetta a rischi come fughe di gas o scottature. Tuttavia i sistemi più moderni sono dotati di appositi meccanismi salvavita che li rendono comunque sicuri da utilizzare.

I vantaggi e gli svantaggi delle due varietà di piano cottura

La modalità di cottura a induzione permette di concentrare il calore solo sulla padella e far sì che quindi tutto il calore prodotto sia finalizzato alla cottura dei cibi, riducendo di molto i tempi di cottura e la stessa resa. Ad esempio, per far bollire un litro d’acqua bastano tre minuti. Questo significa che la resa massima di un fornello a induzione è del 90% contro il massimo di 55% di un fornello a gas, il quale è più soggetto a dispersione di energia per il fatto che gran parte del calore prodotto dalla fiamma si disperde nell’aria circostante e non viene quindi impiegato esclusivamente per la cottura.

La pulizia del piano a induzione è inoltre facilitata proprio dal materiale di cui è costituita; si tratta poi di un’operazione che si può avviare immediatamente dopo la cottura poiché il piano rimane freddo anche appena dopo essere stato utilizzato. Al contrario, il piano cottura a gas va innanzitutto lasciato raffreddare, dopodiché si dovrà procedere alla sua pulizia scomponendolo in tutte le sue parti.

In termini di consumi e costi, comunque, il piano a induzione è un’implementazione dalla spese ancora abbastanza elevata e che ha bisogno di tanta energia elettrica per poter funzionare. Sarà quindi necessario sostenere, oltre al prezzo di acquisto, anche le spese previste dal proprio gestore di fiducia per aumentare la potenza del contatore nella propria abitazione; in questo modo non salterà la corrente mentre si utilizzano i fornelli a induzione. Generalmente la fornitura di energia elettrica per uso domestico ammonta a 3 kw, ma se si ha intenzione di installare un piano cottura a induzione bisognerà prendere in considerazione di aumentare la fornitura fino ad almeno 6 kw.

Alcuni modelli di piani a induzione sono dotati di regolatori che permettono di regolare la potenza di cottura da 500 a 2.000 watt, e senza il regolatore si possono raggiungere anche i 3.500 watt di consumo. Non dimentichiamo però che la resa di cottura è quasi massima; l’energia impiegata viene quindi finalizzata quasi totalmente alla cottura rendendola più rapida. Un fornello a gas ne disperderebbe almeno la metà. Il non utilizzo di materia prima fossile – e quindi non rinnovabile – come il gas, inoltre, rappresenterebbe un significativo sostegno all’ambiente, il che rende la scelta di implementare un piano cottura a induzione una scelta anche ecologica.

Con la concentrazione del calore solo sulla superficie magnetizzabile della pentola, il piano a induzione riduce – se non addirittura annulla – qualsiasi rischio legato all’utilizzo di gas e fiamme libere. Il fornello a induzione viene infatti attivato solamente a contatto con la padella, per cui non si corre il rischio di scottarsi o bruciarsi in caso di contatto accidentale con il fornello. Ciononostante, questa caratteristica è anche abbastanza restringente per quanto riguarda il pentolame compatibile con i fornelli a induzione: bisognerà infatti sostituire la propria batteria di padelle e pentole perché la maggior parte delle padelle comuni sono rivestite in alluminio, materiale che non innesca reazione magnetica e quindi non mette in moto le bobine della cucina a induzione.

Per le stesse ragioni, non si possono usare teglie di vetro o pentole in terracotta, anche se in realtà sono stati creati degli adattatori per poter utilizzare il pentolame già a disposizione su un piano cottura a induzione.

Consigli per l’acquisto

Se state prendendo una nuova casa e volete darle un aspetto moderno, potreste prendere in considerazione la possibilità di allacciare da subito un contratto di fornitura di elettricità dalla potenza più elevata rispetto alle forniture comuni e abbellire la vostra cucina con un piano cottura a induzione. In commercio sono disponibili modelli fino a cinque fornelli, comunque molto raffinati ed eleganti e adatti ad un ambiente dal design più moderno. Qualora invece vogliate sostituire il piano cottura a gas già in vostro possesso con una cucina a induzione, dovete prendere in considerazione tutte le variabili di cui abbiamo finora trattato. È consigliabile, inoltre, fare una stima dei costi e dei tempi (rifornendo la vostra attrezzatura da cucina e modificando il contratto per la fornitura di elettricità) e valutare se l’estetica della vostra cucina si accompagna al design raffinato del piano cottura a induzione.

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