La struttura è una componente fondamentale per la scelta di un trapano, in quanto incide sia sulla praticità che sulla sicurezza.
Il primo elemento da analizzare è l’ergonomia, che assicura un lavoro ben fatto e sicuro. L’impugnatura deve essere comoda e morbida, possibilmente ricoperta da materiali anti-scivolo. Anche i comandi devono trovarsi in posizioni comode, così da poter essere facilmente raggiungibili con le dita durante le sessioni di lavoro.
Da valutare poi il mandrino del trapano, cioè quella parte metallica che circonda e che stringe gli utensili e le punte del trapano. Il mandrino per trapano può essere a cremagliera (da chiudere con una chiave), oppure autoserrante (che non ha bisogno di una chiusura manuale).
Altro elemento molto importante è il peso. Per le sessioni di lavoro molto lunghe i migliori trapani sono quelli leggeri e manuali, che non appesantiscono eccessivamente il braccio. I modelli più leggeri sono anche meno potenti, adatti per i piccoli lavoretti in casa. Il trapano avvitatore a batteria offre prestazioni più elevate, ma è anche più pesante.
1° consiglio: se hai problemi alla schiena o non puoi restare in piedi per molto tempo, puoi optare per il trapano da banco. Ne è un esempio il trapano a colonna da banco. Lo strumento è composto da un basamento dove si fissa un colonna, alla quale si applica un piano di lavoro.
La potenza, espressa in watt, indica la capacità “scavatrice” del trapano. In base a questo fattore si può dedurre la tipologia e l’intensità dei lavori che si possono effettuare. Ci sono tre tipologie di potenza, cioè di wattaggio: fino a 500 W (adatta per i piccoli lavori in casa); fino a 750/850 W (adatta per i lavori mediamente impegnativi, come la foratura del legno, dell’acciaio o del calcestruzzo ma con fori ridotti); fino a 900/1000 W (adatta per le prestazioni elevate, come la foratura di cemento e metalli con diametri di grandi dimensioni).
La velocità del motore incide sulla qualità del lavoro. Un trapano veloce non solo garantisce una maggiore efficienza e rapidità nello svolgimento del lavoro, ma si adatta anche più facilmente a diversi materiali. Gli elementi fondamentali da considerare in questo caso sono: i giri per minuto (il numero di rotazioni effettuate al minuto dalla punta); le velocità variabili (che consentono di scegliere la velocità più indicata in base al materiale ed al lavoro da svolgere); il variatore di direzione (la possibilità di modificare la direzione di rotazione del mandrino e della punta foratrice del trapano).
2° consiglio: per un corretto utilizzo del trapano resta fermo e concentrato, per evitare scatti e movimenti incontrollati che sono pericolosi per la tua incolumità e per la buona riuscita del lavoro. Lavora con mani asciutte, evita abiti che possono impigliarsi nell’attrezzo, ed indossa preferibilmente occhiali o maschere di protezione.
Tra i trapani esiste un’altra importante suddivisione: con o senza cavo.
I trapani con cavo, cioè alimentati a filo, per funzionare devono essere sempre collegati ad una presa di corrente. Ciò ne delimita naturalmente l’utilizzo, e la presenza del filo potrebbe creare un ingombro piuttosto scomodo, soprattutto se si opera in spazi stretti.
Il trapano senza cavo, cioè a batteria, non ha invece limitazioni ed è molto utile negli spazi aperti. I modelli alimentati a corrente assicurano una maggiore potenza, molto utili soprattutto per forare legno, ferro e calcestruzzo con estrema precisione. Tuttavia esistono moderni modelli a batteria capaci di fornire prestazioni simili ai trapani con cavo. Per questa tipologia di trapano i prezzi sono inevitabilmente più alti.
3° consiglio: ricordati che i modelli con cavo non hanno problemi di durata. Diversamente, i modelli a batteria, se non vengono utilizzati con costanza rischiano di deteriorarsi più velocemente. Non esiste un modello migliore o peggiore, ma la scelta dipende dall’utilizzo che ne fai.
Da valutare anche la capacità di foratura del trapano e la versatilità in termini di materiali su cui lavorare. Nello specifico bisogna quindi analizzare la percussione ed il diametro.
Un trapano a percussione esercita un doppio movimento, in quanto la punta ruota e batte contro la superficie da forare. Questa caratteristica consente di lavorare su un’ampia gamma di materiali. Altro parametro fondamentale è la frequenza della percussione, espressa in colpi al minuto.
Il diametro incide principalmente sui materiali su cui si può lavorare. Un trapano professionale, che offre prestazioni maggiori, in genere ha un diametro di foratura massimo che oscilla tra gli 8 ed i 16 mm per i metalli; da 25 a 40 mm per il legno; da 13 a 20 mm per il calcestruzzo. I modelli più economici invece offrono un diametro massimo di 8 mm per i metalli; 25 mm per il legno; 10 mm per il calcestruzzo.
4° consiglio: per effettuare fori di grandi dimensioni, oltre alle normali punte del trapano dovresti dotarti di seghe a tazza e di mecchie. Le prime consentono di praticare fori da 20 a 70 mm sul legno, le seconde da 12 a 30 mm sul legno.
Un trapano dotato di vari accessori e di componenti extra consente di diversificare il proprio lavoro, con la possibilità di operare su più superfici. Tra gli accessori più gettonati ci sono il dispositivo raccoglipolvere, l’asta di profondità per lavori di precisione, un’impugnatura supplementare per rendere la presa più comoda ed ergonomica, il set di punte da trapano, ecc. Altro accessorio molto pratico è la valigetta, che consente di alloggiare ogni singolo strumento nel suo vano, in modo da avere tutto in ordine e a portata di mano.
Anche la colonnina per trapano è molto utile per un corretto utilizzo dello strumento. Le colonne per trapano sono sostegni solidi e duraturi, che resistono agli urti ed alle vibrazioni e facilitano il lavoro.
Determinati trapani sono predisposti per l’acquisto di accessori supplementari, così da poter essere sfruttati in tanti altri modi. In questi casi il trapano può trasformarsi all’occorrenza anche in tassellatore, in levigatrice, ecc.
5° consiglio: affilare la punta del trapano è un ottimo sistema per garantire efficienza al dispositivo. Non sempre è necessario cambiare le punte se non sono molto vecchie, basta dotarsi di un affilapunte trapano da utilizzare quando le prestazioni sono meno incisive.
Prima di concludere la nostra guida è doveroso soffermarsi sugli ultimi due aspetti decisivi prima di effettuare un acquisto, ovvero la marca e il prezzo.
Chiaramente il nostro suggerimento è quello di affidarvi alle marche con storica esperienza nel settore , quali ad esempio Black+Decker, Mannesman, S&R, Bosch.
Nel confrontare i prezzi e l’assortimento di queste marche, non sarà poi così difficile trovare un set di punte al miglior prezzo possibile, tenendo presente che il range di spesa si aggirerà dai 15 ai 45 euro ( per i set professionali)
Siamo quindi giunti alla fine della nostra breve guida dove abbiamo imparato come orientarsi per scegliere le migliori punte per trapano in circolazione, per cui volendo riepilogare:
- le punte si differenziano per forma (a lancia, elicoidale, HSS) e materiale (diamantate, al titanio, al cobalto, al carbonio, al widia);
- la scelta della punta dipende dal materiale da forare, tenendo presente che esistono tre grandi famiglie di punte: da ferro, da muro, da legno;
- la parte inferiore della punta, il codolo, può essere cilindrico, conico, esagonale, a piramide, SDS;
- punte di alta qualità consentono di risparmiare tempo e fatica: rivolgendosi a marchi con esperienza nel settore (Black+Decker, Mannesman, S&R, Bosch etc) si possono ottenere ottimi prodotti col giusto rapporto qualità-prezzo.